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giovedì 20 aprile 2023

La Sardegna che non ti aspetti - 7)


Intorno ai nuraghi aumentano le capanne nei villaggi, si incrementa la topografia; grazie al prosperare dei villaggi, le città stato fanno gola ai cartaginesi che mirano, non solo al controllo dei centri urbani costieri ma anche alle fertili pianure dell'entroterra; ancora più forte è l'interesse per le nostre ricche miniere di metallo, sempre state dominio delle genti nuragiche dell'interno. Da allora inizia una lunga guerra che vede i punici (le genti di Cartagine)penetrare fino all'interno dell'isola; arrivano da Karalis (Cagliari), Monastir e San Sperate, vanno verso Sulky, l'odierna Sant'Antioco, fino a Monte Sirai. Da Tharros occupano il Sinis, spingendosi fino a Narbolia e San Vero Milis (ottima la Vernaccia); messi alle strette, i sardi nuragici reagiscono ed in breve tempo occupano i territori invasi, minacciando la distruzione delle città costiere. Per la prima volta nel VI secolo a.C. la Sardegna rientra negli annali della storia. La letteratura classica infatti, ci fornisce un preciso resoconto su ciò che accade nell'isola. Per difendere gli interesserei punici, nel 540 a.C. Cartagine inviò in Sardegna un suo esperto generale, reduce dalla vittoria in Sicilia contro i greci, tale Malco. Egli sbarca in Sardegna con un corpo di spedizione il cui compito è appunto quello di liberare le città costiere dal pericolo di annientamento. Malco però trova ad attenderlo la feroce ed organizzata resistenza dei sardi nuragici che attaccano e travolgono i cartaginesi, ormai costretti alla ritirata ed a sopportare le pesanti perdite. Dopo tale disfatta, l'esercito cartaginese viene potenziato. In quel periodo viene introdotta nella nostra isola la zanzara anofele che nell'isola trova terreno fertile tra paludi, acquitrini e campagne incolte. A detta di alcuni storici l'isola, all'epoca, si trasforma ben presto in una terra maledetta, infestata com'è dalle micidiali zanzare anofele che si sono conservate molto bene, riuscendo ad arrivare all'epoca moderna; dal 1946 al 1950 vengono considerate un flagello per la Sardegna a causa della malaria che le stesse zanzare trasmettevano.

Cicerone chiama il poeta sardo Tigellio,  "Hominem pestilentiorem patria sua" mentre gli inviati a Roma definiscono i sardi "razza maledetta". Ormai radicata nei secoli, la malaria continua ad imperversare durante la dominazione di Bisanzio con picchi elevati nel Medioevo. Durante il Feudalesimo, la gente sarda viene  decimata e gli abitanti ridotti a 150.000, ossia, lo stesso numero di persone che oggi vive a Cagliari. Gli eserciti stranieri perdono spesso le loro battaglie non per la forza dei sardi, ma perché ai sardi, dava man forte la malaria, nemico invisibile ed invincibile.
 Per fortuna nel dicembre del 1943, gli americani introducono il DDT eseguendo una potente disinfestazione. 
I cartaginesi si spingono all'interno della Sardegna tanto da distruggere la reggia nuragica di Barumini. A Malco successe Magone, vero fondatore della potenza cartaginese; Asdrubale, suo figlio morì in battaglia nel 510 a.C. e la guerra viene portata avanti da suo fratello Amilcare, vittorioso sui sardi che trovano riparo all'interno dell'isola. I cartaginesi ricostruiscono la fortezza di Monte Sirai e ne ripristinano delle altre nei punti strategici dell'isola. Quella cartaginese è un'occupazione molto più estesa di quella fenicia, tanto da arrivare nelle pianure e sulle colline dove fondano diversi centri abitati; così da una parte proteggono i loro commerci e dall'altra sfruttano le risorse agricole del nostro paese. Dopo la conquista dell'isola, Cartagine importa una grande quantità di indigeni berberi dal Nord Africa (Magreb), destinata alla coltivazione del grano nel Campidano. Cartagine regola i traffici navali da e per la Sardegna. Nel 509 a.C. viene sancito il primo trattato di Roma che riconosce a Cartagine il possesso della Sardegna e vieta ai romani ogni tipo di commercio con l'isola.

Tuvixeddu nel cuore di Cagliari


Nel 378 a.C. i romani fondano la colonia Sardonia che potrebbe essere identificata con la Sardegna, per la sua forma di sandalo. Dal 360 a.C. Cartagine decide di fortificare alcune città importanti della Sardegna a difesa dell'esponenziale crescita della Repubblica Romana. Per questo vengono costruite le mura di cinta intorno a Tharros, Sulcis, Nora e Karalis e vengono fortificate quelle di Olbia, Santu Antine e Genoni. L'occupazione punica trasforma anche l'organizzazione della Società Sarda. Le città diventano centri di potere politico, religioso, militare ed economico; viene inoltre imposto alla popolazione sarda  un tipo di cultura diverso; dopo un periodi di forti scontri proprio in merito a questo, i rapporti tra sardi e punici migliorano, tanto da avere una fusione tra le due culture.  
 

                                                            
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venerdì 16 febbraio 2018

Acqua di Tabiano - Salso - Bromo - Iodica


All'inizio di  febbraio mia madre è stata ricoverata d'urgenza a causa della Polmonite. Purtroppo è sopraggiunta anche una piccola emorragia cerebrale che ha complicato ulteriormente il suo quadro clinico. Tutto faceva pensare che lei fosse giunta al punto di non ritorno. Dopo 15 giorni di ricovero in cui è stata monitorata mattina e sera, mia madre è stata dimessa. Aveva ancora la tosse molto forte che mi ha fatto dubitare della sua completa guarigione.
Mi hanno assicurato che ai raggi "X" la polmonite era scomparsa. A casa ha continuato la cura con due tipi di antibiotici non più per puntura ma per bocca, l'appetito pian piano spariva e mia madre si stava indebolendo ogni giorno di più. Mi è ritornato alla mente che quand'ero piccola, per farmi sviluppare l'appetito lei mi dava Betotal, uno sciroppo che fa miracoli con i bambini più inappetenti, così l'ho comprato in farmacia ed ho iniziato a darglielo. Ha fatto effetto da subito, con un solo cucchiaio al giorno, ha ripreso a mangiare ed a bere. Non vi dico la mia gioia! Pian piano si è ripresa ma la tosse è dura a morire.
Ho avuto un flash e mi sono ricordata di quando da ragazza andavo a Tabiano Terme per curare la mia allergia. Tabiano è una cittadina a due chilometri da Salsomaggiore, dove ogni anno si tiene il concorso per eleggere Miss Italia, alle Terme Berzieri nel  bellissimo Tempio di Igea. Tabiano non ha nulla da invidiare a Salsomaggiore, un posto da favola, con tantissimi alberghi per ospitare un bacino di turisti non indifferente. La gente che si incontra è elegantissima e che dire dei negozi con i brands più prestigiosi di auto, gioielli e pellicce. Andare alla stazione termale era una pacchia, ci trovavamo tutti in fila per il nostro quarto d'ora di cura con l'acqua termale e si chiacchierava per passare il tempo, con quelle persone che provenivano da tutte le parti d'Italia. Alcuni di essi, dopo le inalazioni, facevano anche i fanghi per combattere i dolori causati dall'avanzare dell'età. La cittadina ricordo che era pervasa da quella sottile puzza che emana l'acqua salso bromo iodica che sgorga calda da sottoterra. L'effetto di quella cura dura ancor oggi. Oggi non vado più alle terme, visto che le bottiglie sono vendute anche nelle nostre farmacie al prezzo di 3,40 €. al litro ed ogni cura dura 15 giorni, inalando un litro d'acqua al giorno nell'apposita macchinetta brevettata dalle terme stesse. A mia madre ho fatto fare a casa quella cura e la tosse è sparita. Purtroppo ho saputo che il Comune di Tabiano e quello di Salsomaggiore, essendo stati toccati anch'essi dalla crisi di questi ultimi anni, avevano gli alberghi semi vuoti, così sono stati reclutati per ospitare i ragazzi  arrivati in Italia dal Nord Africa. Il turismo termale d'elite, è finito, chi ha bisogno di fare le cure termali, oggi può farlo comodamente a casa propria, davanti alla tv ed il prezzo, visto l'incremento della domanda, ha lievitato ed oggi il costo della bottiglia  è passato dai 2,20€. agli attuali 3,20€ in poco più di un anno e se una persona deve fare la cura completa, dovrà fare una spesa di 48.00€..

domenica 1 maggio 2016

Zona d'ombra - Una scomoda verità - Recensione. Mamme, leggete con attenzione!!

Ieri ho visto un film che ha destato la mia attenzione perchè trattava un tema a cui molti genitori non danno sufficiente peso; si, parlo di quei genitori che iscrivono i figli ad uno sport in cui si prendono tanti colpi alla testa, quindi al cervello, anche se apparentemente protetti dal casco. Sto parlando dei ragazzi che vanno a giocare a Football,  Rugby, Arti Marziali, Baseball e Hokey e Pugilato. Il film spiega bene come un medico della Nigeria, che lavora a New York, come neuropatologo, Bennet Omalu, impersonato da Will Smith, esplorando all'interno dei corpi ormai privi di vita, si accorge che diverse anomalie pervadono il cervello dei cadaveri, molti di questi ex giocatori di football.

Intorno ai cinquant'anni, queste persone, vedono la loro memoria offuscarsi, sentono delle voci nella loro testa, dei rumori fastidiosissimi, diventano irascibili e violenti in famiglia, depressi ed alla fine la demenza diventa progressiva, di certo hanno bisogno d'aiuto, prima di ricorrere al suicidio. Ad insospettire il Dr. Omalu, è la degenerazione del tessuto cerebrale, in età non avanzata ed un conseguente accumulo di proteina detta TAU. Il nome della malattia è C.T.E - Chronic trumatic encephalopathy.  Il medico non ha vita facile, nonostante la clamorosa scoperta, i giornali non lo ascoltano e la Lega del gioco Football, getta discredito sul neuropatologo, cercando di dissuaderlo nella ricerca.
L'opinione pubblica non capisce bene dove sia la verità, si crea un tale caos che non sa più a chi dar  ragione. Quello che il medico vede dagli esami,  è una serie di traumi nei cervelli dei giocatori deceduti, causati dai vari matchs, accumulati anno dopo anno. Ora, qui si racconta una storia vera che dovrebbe servire da monito a tutti quei ragazzi che esercitano quel genere di sport e non solo pugilato, come si credeva un tempo. 








                                                                                              

mercoledì 10 giugno 2015

MonnaLisa Touch - Il laser che aiuta le donne in Menopausa.




Il periodo di vita che la donna trascorre in menopausa sta diventando sempre più lungo, rispetto a quello della vita fertile; si sta cercando pertanto di offrirle la possibilità di affrontare nel modo migliore questa importante tappa della vita. Dagli "anta" in avanti molte donne soffrono per l'atrofia vaginale legata al calo di estrogeni ed all'invecchiamento dei tessuti, creando problemi nella vita sessuale della coppia. Per far fronte a questa serie di inconvenienti, si ricorre alle cure ormonali oppure alla chirurgia estetica; oggi esiste un nuovo sistema testato ovvero un trattamento Laser, non invasivo chiamato "MonnaLisa Touch". Così come teniamo a mostrarci giovani e fresche  fuori, questo nuovo sistema, ci aiuterà a mantenere giovane anche il nostro aspetto più intimo e nascosto. La macchina miracolosa è arrivata anche al Policlinico di Cagliari rendendo sorprese ma felici, tantissime donne di età matura. Qualcuna riferisce che il metodo sia leggermente doloroso, chi ha sentito piccole scosse durante il trattamento, chi leggére punture, ma se una donna ha già provato il travaglio, concedersi alla MonnaLisa Touch, diventa un gioco da ragazzi, considerando i benefici che si protrarranno per un lungo anno e mezzo. Il sistema è utile, non solo perchè viene rinnovata la flora vaginale e stimolata la produzione del collagene, una gelatina che aiuta a lubrificare le parti intime che essendo spesso asciutte, rendono doloroso il rapporto col proprio partner, ma è stato studiato anche per l'incontinenza urinaria. Il trattamento con la  MonnaLisa Touch, non  richiede l'anestesia o punti di sutura e la sua durata non supera la mezz'ora durante la  quale si sente un leggero tremolio, mentre la macchina emana delicate scosse elettriche. 


giovedì 19 febbraio 2015

Il Daikon, questa curiosa radice bruciagrassi bianca che tiene in forma i giapponesi.

Il Daikon è una radice bianca molto simile alla carota, con la buccia bianca più sottile ed appena piccante, quasi come il ravanello. Nei nostri mercati non è semplice trovarla, occorre andare o nei supermercati biologici oppure in quelli cinesi. Il Daikon è una radice giapponese ed essendo bruciagrassi, i nipponici la servono come contorno ai fritti. Si può consumare crudo ed è freschissimo e buono da sgranocchiare; si può servire grattugiato insieme all'insalata mista oppure cotto nelle minestre o zuppe.
E' semplice da piantare, i suoi semi, al contrario delle sue radici, sono facilmente reperibili nei supermercati e nei Consorzi Agrari italiani. Al Daikon sono attribuite molte virtù terapeutiche, E' ricco di calcio, magnesio, potassio, ferro, fosforo, fibre, vitamina C e quelle del gruppo B. Questa radice ha poche calorie, 15 per ogni 100 grammi. Ha proprietà anti gonfiore quindi è ottimo come drenante e come  diuretico naturale. Alla luce di queste notizie, sarebbe il caso di iniziare a scoprirlo e farlo entrare nelle nostre tavole.

domenica 28 dicembre 2014

Quello che le gestanti non sanno - Rischi dall'utilizzo dell'alcool in gravidanza. Un articolo dell'Unione Sarda di oggi, 27 Dicembre 2014.


Stamane,  mentre facevo colazione, leggevo il giornale; davo uno sguardo a volo d'uccello alle notizie più importanti che poi sono le stesse ripetute per tutta la giornata di ieri ai vari TG ed arrivo a pagina 25, nella cronaca di Cagliari, mi attira un articolo della Ricerca, intitolato "Ostetricia, questionario sui pericoli dell'alcol".... e poi ancora recita l'articolo "Il consumo di alcool  in gravidanza al centro dei quesiti posti alle donne intervistate". Dall'articolo si evince che quelle donne, in seguito al " progetto regionale di ricerca sulla fetopatìa derivante dal consumo di alcool in gravidanza, in una popolazione di donne sarde", almeno un terzo, non conosce i danni che l'alcool procura al feto. A questo straordinario risultato si è arrivati in seguito alla somministrazione di un questionario a 1568 pazienti tra i 26 ed i 45 anni, la maggior parte delle quali, al terzo trimestre di gestazione.



Un'indagine molto importante, che dovrebbe avere più presa sulle donne interessate ed indurle a riflettere,  ma proprio quelle donne, non si preoccupano del futuro del loro figlio, che nascerà con i tratti somatici alterati, che fin da neonato mostrerà lo strascico che gli ha lasciato impresso il vizio della sua mamma per non parlare dei danni indelebili cerebrali ed alle varie ghiandole del corpo insieme al grosso rischio del nascituro, di contrarre diverse patologie nel corso della sua, forse breve vita. Mia figlia lo scorso Novembre, ha preparato una tesi proprio a tal proposito intitolata "Consapevolezza delle donne sui rischi dell'utilizzo di alcool in gravidanza." collaborando per la stesura del questionario da distribuire a tutte le strutture sanitarie  di ginecologia e ostetricia.



Immaginavo che i livelli di preparazione culturale a tale proposito inglobassero anche la totale consapevolezza di questi rischi per il nascituro, mentre leggendo le indagini fatte, mi rendo conto del contrario; con mio grande stupore. 

domenica 23 novembre 2014

L'Emoglobina Vegetale per curare le Talassemie.

Mille talassemici sardi che hanno bisogno di periodiche trasfusioni   adesso godono di un'opportunità in più, visto che purtroppo non è facile reperire all'occorrenza, sufficienti flaconi di sangue da trasfondere. All'Università di Lund, in Svezia, un team di scienziati, ha scoperto una versione vegetale dell'emoglobina la cui molecola è molto simile a quella  umana.
La pianta in questione, è la barbabietola da zucchero che contiene la proteina simile a quella della nostra emoglobina e che potrebbe trasportare l'ossigeno in tutto il corpo. La concentrazione di emoglobina nel sangue, è un parametro chiave nella medicina trasfusionale: se è troppo bassa il paziente necessita di una trasfusione ed il sangue è un bene prezioso, non sempre disponibile.
Per questo si cercano sempre succedanei artificiali dell'emoglobina. Gli esperti hanno scoperto nella barbabietola l'emoglobina vegetale e pensano che nel giro di tre anni riusciranno ad impacchettarla in  una forma che sia compatibile col sangue umano e che non causi pericolosi effetti collaterali. Verrà quindi testata prima sui maiali, in seguito sui tessuti umani.
Qui in Sardegna vi erano numerose piantagioni di barbabietola da zucchero, al tempo in cui lo zuccherificio Eridania, produceva grosse quantità di zucchero da esportare. Da quando si è fermata quell'attività, in attesa del decreto attuativo delle energie rinnovabili, i dipendenti sono tornati a casa e noi dobbiamo acquistare lo zucchero in Brasile. 
Speriamo che alla luce di questa nuova scoperta scientifica, a breve ci sia una contro tendenza. 

venerdì 20 dicembre 2013

Quante proprietà terapeutiche ha questo limone!

E' stata una sorpresa per me, scoprire i numerosi  benefici effetti del limone per la nostra salute e per il nostro corpo. Leggendo qua e la ho trovato tante buone informazioni in merito che mi piacerebbe condividere con tutti voi. Il limone, a volte così brutto e bitorzoluto è un alleato per

domenica 3 novembre 2013

Tutti i riconoscimenti al Miele di Sardegna.

E' di Ottobre scorso la notizia che il miele più buono d'Italia, per il secondo anno consecutivo è  quello sardo; infatti, grazie all'Antica Apicultura Gallurese di Berchiddeddu ed all'Ente Foreste che con i suoi svariati tipi di miele di Sardegna, la nostra Regione ha fatto il pieno di premi alla Sagra del  miele tenutasi lo scorso agosto a Montevecchio, vicino a Guspini:
- il premio di qualità per il miele di
cardo prodotto nell'area forestale di Croccorigas (Guspini);
- il premio di qualità per il miele multiflora prodotto nella foresta demaniale di Su Fligosu     (Limbara   -  Oschiri);
- il premio di qualità per il miele di Eucalipto prodotto presso la Foresta demaniale di Monte Arci (Palmas Arborea) e di eucalipto prodotto a Massama (Località Campulongu).
In realtà i mieli sono sempre Millefiori ed i monoflora non sono puri, visto che le api sono libere e padrone di andare dove vogliono! Dobbiamo quindi diffidare se vediamo scritto sul vasetto miele di eucalipto, castagno, acacia o di corbezzolo? Quest'ultimo si racconta che venga ottenuto inducendo le api ad un inganno umano, ossia,  si svegliano le api in autunno, quando per loro fa già freddo, per alimentarsi col fiore di corbezzolo; le api dello sciame risvegliato restano talmente indebolite da questa forzatura extra natura, che muoiono quasi tutte prima della bella stagione. In Sardegna vi sono tanti altri tipi di miele aldilà di quelli premiati, che sono delle grandi perle di cui pochi parlano e che pochissimi conoscono. Una di queste è il Mieli Mainas, di Luigi Mainas, prodotto nelle campagne di Ales, in Provincia di Oristano, all'interno del Parco Regionale Naturale di Monte Arci, in cui uomo ed api vivono in armonia da millenni; a Pompu, in un luogo panoramico, vicino al Nuraghe Santu Miali, si trova su "Laccu de su mebi" ovvero il bacile del miele; qui le campagne hanno nomi inerenti il rapporto tra l'uomo e le api, come "Sa domu e s'abi", ossia la casa delle api; "Sa scaba de su mebi", cioè la scala del miele ossia, una tomba scavata sulla roccia, di origine romana, in cui gli apicultori deponevano i favi di miele sottratti ai vicini alveari selvatici. Questo miele viene prodotto e  testato secondo metodi biologici certificati. Un altro tipo di miele che a noi sardi piace molto è quello di Lavandula Stoechas che si produce in grandi quantità qui in Sardegna e viene spesso usato per curare le affezioni broncopolmonari, apprezzato per il suo gusto fine e poco aromatico; lo si trova nelle colline di Oschiri in Gallura. La Lavandula Stoechas si trova nelle radure e nelle macchie dei pascoli cespugliati, vicino ai cisti.

domenica 27 ottobre 2013

Proteggiamo la nostra salute partendo dalla nostra tavola - Riciclaggio dannoso.

Leggevo oggi sul giornale locale, che il titolare di un'azienda che lavora le carcasse di animali, è stato rinviato a giudizio per tutta una serie di reati come smaltimento abusivo di rifiuti pericolosi e
disastro ambientale. Nel 2011 presso la ditta, che ha il capannone nella zona industriale di Cagliari, si è guastato un grosso macchinario che smaltiva detti rifiuti, lavorandoli per bene. Il responsabile, anziché interrompere l'arrivo delle carcasse dall'isola e dal continente, ha continuato a far arrivare i camion stracolmi ed a stoccare la merce,  senza però poterla lavorare, anzi, in piena estate, lasciava i rifiuti animali nel vasto terreno antistante il capannone, tant'è che le sostanze reflue, oggetto della  decomposizione, arrivarono nei terreni limitrofi, avvelenandoli. Da lì, all'irresponsabile dell'azienda è stato intimato di chiudere per qualche mese  l'attività, in attesa di bonifica del suolo. Chiudere quell'attività non fu facile, perché in Sardegna solo due aziende si occupano di smaltire questo tipo di rifiuti e l'altra azienda si trova nella parte settentrionale della Regione.  Ma non volevo soffermarmi troppo sul fatto giudiziario, bensì sull'impatto che questo tipo di attività ha sulla nostra salute. Gli avanzi di carcasse animali, sono le ossa e tutto ciò che avanza dalla macellazione delle bestie, occhi, code a quant'altro. L'azienda, tramite grossi generatori di vapore, fa cuocere tutti quegli avanzi che poi sono macinati, passando attraverso delle grosse macchine asciugatrici, si possono infine liofilizzare e ridurre in farina. Ridotti così in polvere i rifiuti vengono impastati con delle colle a formare delle palline che vengono vendute in grossi sacchi. Ma voi, sapete a chi viene venduto questo nuovo prodotto? Viene venduto a coloro che gestiscono gli allevamenti di pesci in vasca. Si, signori, servono per fare ingrassare quei pesci d'allevamento che noi troviamo nei mercati e nei supermercati, a prezzo basso, stracciato. Quando arrivate a casa con quel pesce e lo mettete ad arrostire, non sentirete odore di pesce arrosto, bensì di pollo arrosto, perché quello in fin dei conti, è un pollo mascherato da pesce. Quindi, se tenete alla vostra salute, è meglio mangiare una fettina di pollo in più, piuttosto che un pesce avvelenato come quello!!

mercoledì 25 settembre 2013

E' l'esercizio quotidiano moderato la chiave per mantenersi in forma.


Per essere quotidianamente in forma e di buon umore, non occorre svenarsi con ore di preparazione o di corsa, dove una persona arriva al termine sfinita e senza più voglia di muoversi. E' uno strapazzo, stare lì con l'occhio
all'orologio, sperando che il tempo passi rapidamente. Una rivista danese, lo Scandinavian Journal of Public Health riporta i risultati testati su un campione di 60 uomini che conducono una vita sedentaria, divisi in due gruppi che hanno lavorato per dodici settimane; il primo gruppo ha lavorato per mezz'ora al giorno, sviluppando un attaccamento insperato allo sport ed al movimento costante, tant'è che più passava il tempo, più le persone in esame aspettavano con ansia di potersi muovere, era il loro fisico che lo richiedeva ed oltretutto, grazie al costante impegno quotidiano, riuscivano a calare di peso; l'altro gruppo invece finiva esausto l'ora di allenamento; considerava tutto quel tempo uno spreco e sviluppava un senso di fastidio, ogni volta, oltre ad un aumento dell'appetito. In conclusione gli esperti hanno dedotto che un leggero impegno costante quotidiano, basta mezz'ora, fa bene al fisico e fa calare di peso; un impegno più pesante, scoraggia le persone impegnate inducendole a lasciare il lavoro a metà. Dal canto mio appoggio la prima teoria, così, da anni, ogni mattina, mentre accompagno il cane, faccio la mia corsetta di mezz'ora, tutti i giorni, sabato e domenica inclusi. Provate anche voi, vi aiuterà tra l'altro a ridurre il bisogno di fumare.

venerdì 29 marzo 2013

Come controllare i nostri vizi. Buona Pasqua.

Il vizio è una creatura d'aspetto così mostruoso, che più la guardi e più ti piace. Ognuno di noi, se si lascia andare, si inebria di vizi. Se si offrisse per gioco, una sigaretta ad un ragazzino, lui di sicuro, prenderà in vizio del fumo. Ricordo un mio cugino, tanto tempo fa, aveva si e no 12 anni, ed un lontano parente, per gioco gli disse, "prova a fumarti questa sigaretta", così da allora, il ragazzo non ha ancora smesso. Dico sempre ai giovani, non provate a fare nemmeno una tirata, perchè vi piacerà sicuramente e cadrete come pere cotte, davanti alla vostra prima sigaretta. Smettere di fumare o di avere qualunque vizio, è molto difficile, il nostro piccolo cervello, riesce ad assueffarsi molto bene e disabituarsi a qualcosa che ci piace, è molto difficile, ci fa male, sopratutto se siamo deboli di carattere. Cerchiamo sempre di rimandare la sfida con noi stessi, perchè sappiamo in partenza, che la perderemo. Lo stesso discorso calza bene per gli amanti del caffè, del vino, del gioco e di tanti altri piccoli vizi, dai quali non possiamo prescindere. Ma non abbiamo mai pensato che se tenessimo la mente ed il corpo concentrati in movimenti diversi, in gesti diversi, dai soliti, se ci distraessimo un pò, potremmo dimenticarci della nostra gestualità? Eppure è così. Provateci un pò. Per esempio, adesso che arriva la Primavera, possiamo decidere di andare a fare una bella passeggiata rilassante in bicicletta, magari anche a fare la spesa così abbiamo le mani impegnate e nei supermercati non si può fumare. Se iniziate  a diluire il tempo tra una sigaretta e l'altra, man mano sempre di più, allenerete il vostro cervello alla nuova situazione. Non pensate sempre a fumare, scoprirete, man mano, se riuscirete a tenere duro, che la vita è fatta di tanti altri piccoli gesti, che fanno bene alla salute. Pian piano, la vostra pelle inizierà a respirare di nuovo e sarà più luminosa, i vostri capelli resteranno puliti più a lungo e riprenderanno vigore, i vostri abiti, saranno sempre meno intrisi di odore di fumo, così pure i vostri armadi e la vostra casa. I primi a ringraziarvi, saranno i vostri figli. In genere i figli dei fumatori, per ritorsione, sono contrari al fumo. Dobbiamo metterci d'impegno e rimarcare al nostro subconscio, che noi, siamo in grado di decidere, con la nostra volontà, e non è il vizio che ci detta ciò che vuole lui. Se abbiamo il vizio di bere e so che purtroppo ci sono tante persone che non si tirano indietro, davanti all'ennesimo bicchiere, dobbiamo pensare, prima di deliziare la nostra gola e la nostra richiesta di alcool;  pensiamo prima di fare il gesto di bere, non dopo che abbiamo bevuto, inquanto il nostro cervello è già annebbiato. Ogni gesto che facciamo dobbiamo ponderarlo per bene e capire volta per volta, perchè lo facciamo e se lo vogliamo fare veramente o perchè siamo abituati così. Dove ci porterà il nostro modo di essere? Noi siamo abituati ad essere così, ma dobbiamo cambiare, se lo vogliamo, dobbiamo trovare la volontà che ci induca a fare cose positive per la nostra vita e per coloro che amiamo. Includo quì anche i giocatori d'azzardo, che hanno squagliato il loro stipendio, che non riescono ad arrivare a fine mese e che sono sempre mortificati e frustrati perchè non riescono a smettere di giocarsi i soldi e Dio solo sa cos'altro! E' arrivato il momento di dare una svolta positiva alla vostra vita, finitela di lasciarvi andare, state distruggendo tutto; ora dovete dire BASTA!! Ce la potete fare, parlatene con i vostri genitori, i vostri fratelli, sarà difficile ammetterlo le prime volte, ma poi sarete più scarichi, più leggeri e vi sentirete meglio. Non restate soli, uscite tra la folla, fate delle belle passeggiate, portate a spasso anche il vostro cane, fate divertire pure lui, non isolatevi.  L'augurio che vi faccio è che in questa Santa Pasqua, riusciate a trovare tutta la forza che avete in corpo per dire "BASTA, adesso DECIDO io, ciò che è meglio per me".

lunedì 17 dicembre 2012

Una particolare virtù.

Girolamo Calisi nacque a Ponza 94 anni fa e viveva ad Arbatax dove faceva il pescatore e non solo. Da quand'era bambino, lui aveva una particolare virtù, era un guaritore.  Conosciuto col nomignolo di Cilorno, godeva di una buona......

giovedì 23 agosto 2012

Un crudele destino.

Come potrà mai sentirsi la  Signora Leclaire, madre di due meravigliosi bambini americani a cui è stata diagnosticata la stessa terribile malattia rara, chiamata  Distrofia Muscolare di Duchenne? Le due creature però avranno sicuramente destini diversi. I bambini hanno uno 10 e l'altro...................

venerdì 17 agosto 2012

Il Riscatto del Cioccolato.

A chi non piace il cioccolato? Ma a tutti, naturalmente, dai bambini agli anziani; chi non si è mai sentito coccolato assaggiandone un quadratino e poi ancora un altro ed un altro ancora, magari di nascosto, perchè si sa, il cioccolato, non fa tanto bene, è solo molto buono ma anche tanto calorico, mannaggia! Oltretutto è bandito da qualsiasi dieta! Per fortuna, un team di ricercatori dell'Aquila, qui, in Italia, ha scoperto che i Flavonoli presenti non solo nel cioccolato ma anche nelle mele, nel vino rosso, nell'uva e nel te, contrastano lo sviluppo
dell'Alzheimer e rallentano il declino delle capacità cognitive a cui si va incontro con l'avanzare dell'età.
Da un test effettuato dai ricercatori dell'Aquila, facendo assumere quantità diverse di cacao e diversi gruppi di persone anziane, per otto settimane, è emerso che chi aveva assunto maggiori quantità di cacao, aveva migliorato notevolmente le proprie capacità cognitive. Altri effetti positivi collaterali sono stati la riduzione della pressione, lo stress ossidativo e l'insulino resistenza, dal quale dipende l'insorgere dell'Alzheimer ed il miglioramento dell'attività cardio - vascolare. Allora dunque, cioccolato a go go per tutti, evviva!

giovedì 16 agosto 2012

Dall'Alta Corte australiana con Furore - Guerra alle multinazionali del tabacco.



Si sa che prima o poi, adotteremo anche noi in Europa, lo stesso sistema per dissuadere i fumatori dall'uso delle sigarette e si sa anche molto bene che il fumo "UCCIDE", come veniva scritto sui pacchetti delle bionde. Delle scritte odiose, che però hanno dissuaso molte persone dall'acquistarle.




Adesso
questa nuova dall'Australia, l'Alta Corte impone che le sigarette siano confezionate in pacchetti tutti uguali, irriconoscibili, di colore verde oliva, con immagini scioccanti e raccapriccianti, che rappresentano gli effetti devastanti del fumo, sulle persone. La ditta produttrice vedrà scritto il suo brand sul pacchetto, in un angolo piccolissimo, quasi nascosto.

Chi avrà il coraggio di comprare un brutto ed anonimo pacchetto di sigarette, e lasciarlo, magari in giro per casa, visibile ai bambini, su cui appare la foto di un bimbo appena nato, disteso su una culletta d'ospedale, che porta sul viso la machera per l'ossigeno? Riusciranno i giudici di Canberra a dettare legge in tutto il mondo industrializzato? Potrà l'industria del tabacco, essere mai distrutta?