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lunedì 20 ottobre 2014

Wow - Un progetto sensazionale che rivoluzionerà il destino dell'acqua.

Questa mattina ho appreso una notizia che mi ha reso molto felice; si tratta della scoperta fatta da un ingegnere italiano, di Padova, il Signor Adriano Marin, che all'interno del suo garage, era tutt'intento a studiare un sistema di filtraggio dell'acqua, per aiutare le famiglie in difficoltà di uno stato africano, quando  si è trovato ad elaborare un filtro potentissimo che separa le molecole delle acque reflue, rendendole purissime.  
Avvalendosi di uno strumento grande quanto una lavatrice che tramite un "processo termo dinamico di separazione" fatto a base di filtri, senza l'aiuto di sostanze chimiche, è riuscito ad ottenere un risultato che lo studio fatto dal fior fiore  di scienziati, a confronto è una bazzecola. Ora col suo WoW, acronimo di Wonderful water, si potranno ridurre le concentrazioni di cesio radioattivo, di oltre 7.500 volte rispetto a prima, riducendo anche le quantità di scorie radioattive da stoccare. In sostanza, su 45 mila litri di liquidi radiattivi, ne resteranno soltanto 10 litri di concentrato insoluto, ossia di vere scorie.
Questo problema riguarda anche il nostro Paese, dove ogni anno si cercano i siti dove stiparle. Le acque reflue industriali, diventeranno purissime, ed il problema della penuria d'acqua, che ci ha sempre assillato, ora non esiste più. Anche l'acqua fognaria, verrà riciclata e potremo berla. Resta però un'incognita, come la metteranno le lobbies che la fanno da padrone sul ritiro dei rifiuti tossici, dove circolano mazzette su mazzette di euro? 

domenica 16 marzo 2014

La Sardegna diventerà il 27° Cantone svizzero, quello Marittimo.




La Sardegna non ce la fa più, sta affondando, i suoi giovani prendono altre strade ed emigrano in cerca di un lavoro; dopo aver studiato per tanti anni, non è giusto per loro lasciare la famiglia ed ambientarsi in una  terra straniera. La fiducia nelle istituzioni man mano regredisce ed è da troppo che si assiste al carosello dei governi che si alternano lasciando insoluti i problemi del Paese. Per la Sardegna avanzano sempre e  solo le briciole. I nostri Governatori interni, incapaci di interloquire col Governo centrale, riportano a casa solo sconfitte; così, grosse aziende, un tempo fiore all'occhiello della Sardegna, oggi non ci sono più, sono andate a produrre fuori dall'isola lasciando una terra bruciata che non riesce a rialzarsi. Per quanto tempo dovremo ancora prendere schiaffi in faccia, incassando solo bilanci negativi? Non si può andare avanti così ad oltranza. Soluzioni a breve non se ne intravvedono. Però una vaga idea l'hanno avuta un dentista cagliaritano, il Dottor Andrea Caruso ed un suo amico, il Dottor Enrico Napoleone, due  menti fuori dal comune certo,  hanno costituito un gruppo su Facebook dal titolo  "Canton Marittimo", che ha raggiunto i 10.000 iscritti; loro hanno azzardato l'ipotesi di una scissione della Sardegna dall'Italia ed una contemporanea annessione alla Svizzera. La Sardegna potrebbe diventare il 27° Cantone svizzero, quello marittimo. Ma certo, perchè non ci avranno pensato prima!!! La Svizzera, non ha uno sbocco al mare e la Sardegna glielo vorrebbe offrire su un piatto d'argento. La nuova generazione dei sardi, ha la mente aperta e vedrebbe questa annessione come un fatto positivo, come un sogno che realizzerebbe tutti i suoi ideali;  sono i loro genitori ed i loro nonni, che ancorati alle consuetudini passate, vedono lo straniero come un ospite, che dopo tre giorni però, deve togliere il disturbo, si sa, mentalità d'altri tempi!! Noi sardi siamo un pò come cani sciolti, non  tanto ben organizzati, parlo dei nostri vertici ed un pò di disciplina svizzera, di correttezza e di fermezza negli impegni, non guasterebbe anzi, ci raddrizzerebbe. Gli elvetici con i loro grossi capitali, sono sicura che investirebbero tanto in Sardegna,  da valorizzare le sue bellezze naturali, da renderla competitiva e appetibile agli altri stati, magari anche a quello italiano. Loro da buoni imprenditori, sarebbero capaci di trasformarci in ciò che abbiamo sempre desiderato di essere e che non siamo mai riusciti a realizzare.  

domenica 24 novembre 2013

La Sardegna risorgerà.

C'è un luogo, dimenticato da tutti, tutto l'anno, tranne in estate, dove è bello ed elegante trascorrere le vacanze. Quel luogo si chiama Sardegna e solo sulla cartina geografica, fa parte dell'Italia. In tutte le altre occasioni, è solo un'isola a Statuto Speciale, pertanto,

martedì 12 novembre 2013

Luna Rossa prende dimora a Cagliari.

Ormai è ufficiale, Cagliari, col suo Molo Sabaudo, saranno la base d'appoggio per Luna Rossa ed il suo equipaggio. Tutta l'equipe alloggerà in città e si allenerà al Porto per l'America's Cup del 2017. Una trentina di famiglie che si trasferiranno a Cagliari, aprono un indotto non indifferente per

lunedì 19 agosto 2013

Daniela Ducato, contadina dell'edilizia, una marcia in più per tutta la Sardegna!!

Daniela Ducato è una donna eccezionale, di 53 anni che ha visto oltre l'orizzonte; lei pensa che   la speranza vada coltivata,  che ci si deve  sempre mettere in gioco. E' una donna protagonista della Green Economy che vive nel cuore del Medio Campidano, a Guspini, , in Sardegna, dove ad ogni abitante corrispondono 5 pecore che producono tanta buona lana. Al suo attivo, la Ducato, ha ben ben 40 aziende, molte delle quali stavano per chiudere e con le quali sono state fatte delle alleanze, senza sperpero di denaro e senza sperpero di soldi pubblici.  Daniela, ha pensato di utilizzare   tutti gli avanzi di lavorazione della terra, come la paglia, della tosatura delle pecore, che altrimenti verrebbero trasportati al macero, generando ulteriori costi. Lei ha voluto riutilizzare ciò che la natura ci offre; tutto è iniziato alla banca del tempo locale,  con uno scambio di saperi vari. Lei ha avuto la brillante idea di utilizzare  la lana di pecora che ha tante qualità, spinta da un forte interesse nell'edilizia, avendo un pelo molto grosso, che ha la capacità di intrappolare l'aria. In Italia non siamo unici ad utilizzare questa lana, non basta un'ottima materia prima, bisogna applicarla con intelligenza per sfruttarla al massimo. Le imprese della Green Economy, della Signora Ducato, sono partite nel 2008. I suoi fornitori di materia prima, sono i pastori con i loro punti di raccolta. Non si utilizza direttamente il prodotto tessile, ma i resti della lavorazione.  Utilizzando la lana di pecora nella bio edilizia, si ha  meno bisogno di spessori, alla fine dei calcoli, il costo è simile agli altri prodotti sintetici usati nel mercato.  Le sue aziende, come la Edilana, la Casa Verde CO2.0, si occupano anche  di arredamento e abbigliamento, ma soprattutto di prodotti che isolano dal caldo e dal freddo nella bio edilizia. Gli acidi grassi di cui è ricca la lana di pecora sarda, aiutano ad avere case traspiranti e salubri. L'idea è partita dal consumo vertiginoso di materie e derivati petroliferi, dall'isolante del tetto all'imbottitura dei divani di casa e dell'ufficio, al diserbante usato in agricoltura. Oramai vivere in casa, è come vivere dentro una busta di plastica, efficiente e sostenibile, ma in realtà siamo sempre più immersi in un mare di petrolio, che ci sta soffocando! Qui in Sardegna, per fortuna, il paesaggio è sano , carbon free,  e lavorare queste materie naturali, permette, a seconda del vento, di respirare profumo di mare o essenza dei monti.   

mercoledì 14 agosto 2013

Il genio di Elon Musk ed il Hiperloop - in treno da Los Angeles a San Francisco in 35 minuti.

Al mondo abbiamo un nuovo GENIO, si chiama Elon Musk. Molti di voi lo conoscono già come il creatore del servizio PayPal, della Società Tesla Motors, la Tesla è una macchina completamente elettrica che ha recuperato tanto spazio al suo interno inquanto manca il vano motore, per cui oltre ad un portabagagli posteriore, ne troveremo un altro anteriore, bello capiente. Elon è anche l'ideatore di SpaceX, all'avanguardia nel campo dei trasporti aereo spaziali. Ora ha superato se stesso con un progetto che rivoluzionerà i mezzi di trasporto: Hyperloop. Elon Musk, 42 anni, è un economista ed imprenditore sudafricano, un personaggio che ha ottimizzato il settore aerospaziale ed ora quello automobilistico e dei trasporti. La sua nuova creatura, Hyperloop, è un treno velocissimo, che dovrebbe raggiungere i 1.102 Km./h e portare 28 pendolari alla volta, da Los Angeles a San Francisco in soli 35 minuti (614 Km) ad un costo di 20$ a testa. Nelle ore di punta, si potrà "sparare" nel tubo, una capsula ogni 30 secondi, ossia 3360 passeggeri all'ora, così da mantenere una distanza di 37 chilometri circa, l'una dall'altra. Il limite per il bagaglio è di 50 chili. In caso di emergenza le capsule contengono una quantità d'aria tale da mantenere la cabina pressurizzata, eventualmente usando le maschere d'ossigeno di cui il treno è dotato. Se necessario, le ruote verranno usate per portare le capsule fuori pericolo. Secondo Elon, il treno è un'ottima alternativa all'aereo ed alla macchina. Egli si è ispirato ai vecchi sistemi di posta pneumatica ed ha messo online un PDF di 57 pagine in cui descrive un sistema di veicoli che ospitano i passeggeri; essi dovranno stare seduti per tutto il tempo, in una posizione che li terrà leggermente inclinati, un pò scomodi, ma tanto il viaggio dura solo 1/2 ora! Non potranno fumare, nè andare al bagno, manca la toilette e poi a quella velocità non ci si può alzare. In alternativa, si può godere di un sistema di intrattenimento video, proiettato sulle pareti del treno, privo ovviamente di finestre. Il progetto è nato da una frustrazione di Elon Musk, in quanto non esiste un progetto ferroviario efficiente tra Los Angeles e San Francisco, che copra la distanza di 600 Km.. Il lavoro è stato portato avanti da una dozzina di ingegneri della Tesla e dalla SpaceX ed avrebbe un costo di realizzazione che si aggira intorno ai 6 miliardi di dollari per 7/10 anni di lavoro. Il super treno non avrà dei binari, ma un tubo a bassa pressione che dovrà estendersi ininterrottamente tra le due città da collegare, verrà montato su piloni antisismici, alti circa 100 metri, che verranno costruiti con ammortizzatori, in grado di attutire le scosse sismiche più potenti. La bassa pressione serve a ridurre l'attrito. I convogli del treno, sono capsule che vengono sparate nel tubo, all'interno del quale galleggiano su cuscinetti d'aria, procedendo ad altissima velocità. Muovendosi, aspirano l'aria presente nei tubi dalla parte frontale mediante un compressore molto potente a batteria, quest'aria viene espulsa dalla parte posteriore, dando così una spinta sufficiente tale da non perdere velocità all'attrito con l'aria. L'intero sistema sarà autoalimentato dalle celle solari montate nella parte superiore del tubo di transito che, secondo i calcoli, dovrà generare più del doppio di energia necessaria per farlo funzionare. In progetto figurano anche le ruote, che funzioneranno all'arrivo in stazione, a bassa velocità. Certo si tratta di un progetto ambizioso, visto che applicarlo in California, nota regione sismica, non sarà facile, ma in compenso esso avrà un basso impatto sulle proprietà agricole, sulle imprese, sulle comunità e proteggerà le aree ambientali e le specie animali a rischio di estinzione; per ora resta solo di un progetto, visto che Elon Musk, non ha la minima intenzione di realizzarlo!





lunedì 24 giugno 2013

La feccia del caffè risorge a nuova vita per trasformarsi in eleganti mobili da bar.

Gli italiani notoriamente sanno fare un buon caffè; quello che non sanno fare, però è riciclarne i fondi. Se ci fermiamo a pensare un attimo, con un piccolo sacrificio, da parte di ognuno di noi, potremmo raccogliere non meno di 500 tonnellate all'anno di fondi di caffè ed altrettanti di acqua, che con la feccia finisce puntualmente in discarica, risparmiando così il 50% dei costi di trasporto e del trattamento rifiuti. Un po' di noiose statistiche rendono l'idea della portata del problema; consumiamo ogni anno un miliardo di capsule di caffè, il 10% del consumo mondiale e davanti a tutto ciò è inevitabile trovare una nuova vita a questo prodotto di scarto. Se ognuno di noi conoscesse la doppia vita del caffè ed i suoi innumerevoli pregi, tutti staremmo più attenti a non gettarne via i suoi fondi. Infatti le risorse della feccia sono tante, un vero potenziale nel campo della cosmesi; per esempio potremmo combattere la cellulite legando i fondi del caffè con un po' d'olio di mandorle dolci e massaggiando  le parti interessate; una bella doccia e via, il trattamento si ripeterà ogni giorno per 15 giorni; servirà ad alleggerire la cellulite;  se leggete le indicazioni dei barattoli di questo cosmetico, noterete che le  caffeina è un componente. Se la nostra pelle è un po' opaca e ruvida, ha bisogno di un esfoliante, quindi uniamo dell'olio d'oliva alla feccia del caffè e con movimenti circolari e delicati, massaggiamo esercitando una leggera pressione. L'utilità della feccia in casa, era già nota alle nostre nonne, che la usavano per togliere  le macchie resistenti sui tessuti, per eliminare i cattivi odori nel frigo o l'odore del fumo di sigaretta nell'aria; inoltre dissuade i gatti dal fare la pipì nelle piante, visto che non tollerano l'acre odore di feccia; a proposito di piante, è ormai da anni che uso la feccia per rimpolpare la terra dei vasi che il vento soffia via; è un ottimo fertilizzante naturale ed allontana le lumachine. Gli avanzi del caffè, visto il loro alto contenuto di azoto, sono considerati scarti verdi come gli sfalci e le potature, sono inoltre ottimi come substrato per la coltivazione dei funghi in casa ed in serra, uniti al micelio. Ma la vita dei fondi del caffè non finisce qui; in Italia si sta facendo qualcosa, in questo senso, ma in Inghilterra, si va ben oltre. La Re-Worked, un'azienda fondata da un gruppo di designer ed ingegneri, coniugando  il design industriale con le tecnologie verdi,  ha trovato la formula magica per costruire dai fondi del caffè, tavoli e sedie; infatti, mischiando i fondi con la plastica riciclata, la Re-Worked, ha ottenuto un nuovo materiale che profuma di caffè, chiamato Curface, lavorato insieme alla plastica riciclata , ideale per costruire mobili da bar, ristoranti e tavole calde. Le lastre di Curface, di consistenza tra la pelle ed il legno, di un caldo colore marrone, risultano composte al 99% da materiale riciclato.

giovedì 7 marzo 2013

Finalmente la "Zona Franca" si farà.

                     La Sardegna sarà riscattata e dal 24 giugno, quindi fra circa tre mesi, diventerà "Zona Franca", ossia avrà uno sgravio totale dall'IVA e tasse fortemente ridotte. Ma perchè in giro non ne parla ancora nessuno? Eppure la data è imminente e quando ciò  avverrà, chissà quante persone vorranno venire a vivere in Sardegna, a cercare un lavoro, ad aprire un'azienda! Allora si, che l'economia potrà riprendere a decollare!! Si potrà vivere bene come una volta e tutti i nostri sacrifici saranno ripagati; pensateci, molte famiglie verranno da noi, magari solo per fare la spesa od il pieno di carburante alla macchina od al camper; carburanti ed energia elettrica, a costi ridotti, rimetterebbero in funzione l'indotto legato all'edilizia, in crisi da tempo. La nostra isola diventerà un paradiso fiscale! Abbiamo idea di quante iprese riescono a stabilirsi nelle zone franche, creando così tanti posti di lavoro? D'ora in poi tutti penseranno alla Sardegna, come alla "piccola Svizzera". La richiesta di Zona Franca è stata inoltrata dal nostro Governatore, Dr.Ugo Cappellacci, che accolte le 240 delibere dei consigli comunali, l'ha inviata al Commissario Europeo per la fiscalità , l'unione doganale e la lotta antifrode, il lituano, Algirdas Semeta. Entro il 24 Giugno 2013, se tutto andrà in porto e con i debiti scongiuri, la Sardegna sarà una nuova Zona Franca, al pari di Campione d'Italia, Livigno e  San Marino. Tutto ciò si otterrà grazie al Trattato di Lisbona che all'art. 174, ha un occhio di riguardo per le regioni a carattere insulare ed ha l'obiettivo di ridurre il divario con le altre regioni. Speriamo tutti che il progetto del nostro Governatore, vada in porto, così questo sarà un motivo in più per scegliere di visitare la Sardegna e perchè no, magari per venirci a vivere e scoprire così le nostre bellezze, offerte questa volta, a prezzi molto vantaggiosi, recando una forte propulsione all'imprenditoria turistica, non solo in Costa Smeralda, ma in tutta la Regione Sarda. "Compagnie di Navigazione e di Volo, Pronti, ai posti di manovra".

mercoledì 28 novembre 2012

Profilo del nuovo agricoltore: giovane, colto, lungimirante,intelligente, ricco.

L'agricoltura in questi ultimi anni sta ringiovanendo, infatti l'agricoltore tipo è under 30, lontano da come è stato dipinto , choosy, si dedica all'attività del settore agricolo ed è proteso verso l'innovazione, coinvolto com'è in un processo dinamico tra.........................................

giovedì 23 agosto 2012

Perchè i turisti snobbano Cagliari?



Eppure è la capitale della Sardegna, una bella città storica, un look accuratamente rifatto, sono in aumento le zone pedonali, i prati verdi ed invitanti. Ma i turisti che dovrebbe attirare, dove sono? E già, sono scappati via dalla città verso................................

lunedì 16 luglio 2012

Connessione internet mobile a New York - 19°parte.



New York non butta via nulla, così ricicla le sue 12000 cabine telefoniche, quelle che hanno fatto da sfondo a milioni di  fotografie, e le trasforma in "Hot spot Wi Fi" che forniscono la connessione gratuita a smartphone, tablet e pc.
I providers, saranno gli attuali gestori della telefonia pubblica a pagamento, come Titan e Van Vagner. Si inizia con 10 postazioni a Brooklin, Manhattan e Queens. Le cabine così rinnovate, emetteranno il loro segnale nel raggio di 60 metri, integrando il servizio già fornito da diversi luoghi pubblici, come locali, parchi e biblioteche, oltrechè da diversi privati.

domenica 3 giugno 2012

Le Aziende trainanti in Sardegna. La "Tre A di Arborea" ingloba le "Fattorie Girau.". Un grosso business.

Nel settore lattiero caseario, in Sardegna, si va verso la globalizzazione. Infatti la Cooperativa, questa forma di Azienda, è il collante che unisce gli allevatori - soci tra loro e sembra avere i  requisiti  giusti per il successo. L'Azienda leader nel settore lattiero - caseario, in Sardegna è la 3 A di Arborea, Assegnatari Associati Arborea,  coprendo l'80% del mercato locale, ed  in Italia è la quarta Azienda, dopo Parmalat, Granarolo e Sterilgarda. Da gennaio 2012, la 3A ha inglobato le "Fattorie Girau" di San Gavino, che da 50 anni, si occupa di prodotti caprini.  148 milioni di fatturato, non sono niente male, per un'azienda i cui prodotti, sono esportati, non solo in Italia ed in Europa, bensì in America e nel Medio Oriente.
Nel 2012 si prevede la lavorazione di 5 milioni di litri di latte. Per ciò che riguarda la lavorazione del latte caprino, del nuovo ramo d'azienda, la Cooperativa 3A intende utilizzare le macchine già esistenti ed   assorbire tutto il personale. Con questo incremento di produzione, la 3A fa un salto di qualità in avanti, nel mondo dell'oro bianco. Ma un'Azienda di queste proporzioni, non nasce grande quindi ci domandiamo come sia nata e come sia riuscita a crescere, in una realtà difficile, come quella della Sardegna, la cui gente, ogni giorno, non aspetta altro che fare colazione, col suo buon latte fresco. Le profonde radici della 3A risalgono agli anni venti, quando i soci fondatori arrivarono  dal Veneto e dall'Emilia verso la piana di Alghero per instaurarsi nei poderi bonificati di Mussolinia, l'attuale Arborea, quegli stessi terreni che beneficiarono della Riforma Agraria, voluta da De Gasperi. Il Dr. Plinio Magnani, 54 anni, Presidente della Cooperativa,  è discendente da tre generazioni di quegli stessi emigrati. I quegli anni, il Nord Italia, fu colpito da una grave carestia, la gente aveva tanta fame e la lira era solo carta straccia; con i soldi per comprare una casa, non portavi via nemmeno una giacca. La gente emigrava in America oppure in veniva in Sardegna. Il nonno di Plinio Magnani, scelse la Sardegna ed insieme ad altre venti persone, nel 1922 si trasferì quì. Non vi era nulla, se non tante zone paludose. Grazie alle Società di Bonifica Sarda, S.b.S. iniziò la bonifica del territorio e fu data una mucca per ogni componente della famiglia, più figli avevi, più mucche ti davano, ad un patto, però, che la metà di tutti i prodotti, latte, tabacco, ortaggi, vino e riso, venissero consegnati alla S.b.S.. Si restava con lo stretto  necessario per sopravvivere. Per fortuna, con la Riforma Agraria del 1956, finì la mezzadria, quindi lo sfruttamento. Fu creato un Ente, l'ETFAS oggi LAORE, che assisteva i pastori  e gli agricoltori nella loro attività. Tutte queste persone, capirono ben presto, che lavorare insieme era lo slogan per mantenere integro ciò che avevano , quindi si unirono sottoforma di Cooperativa. I sardi che recepirono questa mentalità, andavano via via aumentando. Così alla 3A di Arborea, si iscrissero in  tanti e nel 1993 si aggregò anche la Coop di Oristano e nel 2002 la Coapla di Sassari. Tutti i soci erano consapevoli che solo così facendo, si poteva creare qualcosa di veramente grande e solido, che nessuno avrebbe più potuto distruggere. Oggi l'Azienda  3A si estende  su24 mila metri quadrati coperti dove lavorano 200 addetti in una struttura tecnologicamente avanzata, quasi interamente robottizzata.
La 3A incamera il latte delle aziende associate che conosce ormai da più di 50 anni, sempre le stesse, così da poter monitorare tutta la filiera di produzione, partendo dal foraggio per arrivare al prodotto finito; prima di poter entrare nello stabilimento, il latte viene analizzato da 18 esperti del laboratorio; ogni anno si eseguono 500 mila test; gli agronomi ed i veterinari visitano spesso le stalle che ospitano più di 30 mila vacche. Capisco che questo post sia stato piuttosto lungo e magari noioso, però ritenevo importante capire come lavorano le imprese sane, che tengono in piedi la nostra economia e che si sacrificano col duro lavoro, per offrirci tutti i giorni prodotti di qualità.

venerdì 27 aprile 2012

Prima di partire per le vacanze.

Quest'anno è un anno speciale, e prima di andare in vacanza dobbiamo ricordarci di fare molte più cose rispetto agli anni precedenti. Infatti ci è stato richiesto di fare tanti sacrifici, ma rinunciare alle tanto sospirate vacanze, quello mai. Il povero cane che ha.....................................

martedì 13 marzo 2012

Pitturiamo insieme.

Critichiamo tanto i ragazzi che con disegni e scritte, imbrattano i muri della città, per ingannare la noia, e non si riesce mai a beccarli per dare loro una lezione, costringendoli a ripulire a proprie spese. Per fortuna ci sono anche ragazzi insofferenti a fare lezione in un'aula le cui pareti sono ingiallite dai tempi in cui si osava fumare in classe, arricchite da scritte e da schizzi, pertinenti o no che approffittando dell'arrivo della primavera, hanno desiderato ridare luce alla propria aula, decidendo semplicemente di pitturarla di bianco.
Sono i ragazzi della seconda E del Michelangelo di Cagliari che insieme ad alcuni professori, hanno stabilito di mettere a disposizione una piccola somma, per acquistare il materiale, e con abiti dimessi, stamane si sono recati a scuola, puntuali come sempre. Hanno indossato le tute, disposto i teli sui banchi convogliati al centro dell'aula e spinti dall'entusiasmo di lavorare tutti insieme per una giusta causa,  hanno iniziato a ridare luce ai muri, pitturando come una vera squadra di imbianchini, restituendo all'aula quella luce che nessuno si ricorda di avere mai visto.


Il divertimento è assicurato, il feeling tra i ragazzi esiste, tante chiacchiere in libertà, e poi alla fine un lavoro utile per loro e per la comunità scolastica, oltre all'esempio   dato per un'iniziativa encomiabile che tutti i ragazzi dovrebbero imitare.

giovedì 12 gennaio 2012

E' giusto fare la spia?


E' giusto o non è giusto, fare la spia e mettere in cattiva luce coloro che facendo i furbi evadono le tasse? Sappiamo tutti quanti che se ognuno di noi le pagasse correttamente ed onestamente, potremo fare tutti  meno sacrifici per vivere, giacchè lo Stato non colpirebbe solo coloro che hanno un reddito certo, con tassazione alla fonte? La risposta sta nella coscienza di ognuno di noi. Dobbiamo per forza costringere lo Stato ad elaborare un meccanismo come quello della Cedolare Secca, tramite il quale mette l'inquilino in una botte di ferro, costringendo il proprietario a denunciare il contratto d'affitto? Sembra di si.
Certo è che in questo periodo particolare, in cui ci viene chiesto di stringere ulteriormente la cinghia, se non vogliamo subire un tracollo come la Grecia, è necessario riflettere su come ci si deve comportare visto che chi paga sono sempre i soliti dipendenti pubblici o privati ed i pensionati, che vedono sgonfiarsi le proprie entrate, per l'applicazione dell'ennesima trattenuta, mentre i liberi professionisti, gli imprenditori, i manager di società private e gli artigiani, grazie anche al nostro contributo, riescono a farla franca prendendosi gioco dello Stato e di noi. Ma le cose sembra stiano cambiando e credo che grazie anche agli innumerevoli siti on line, potremo dire la nostra e non farci più prendere per il naso. E' una questione di dignità. Allora facciamo il nostro dovere di cittadini e chiediamo sempre, a fronte della prestazione, lo scontrino fiscale a tutti i professionisti e rivenditori, per l'esatto importo che paghiamo.

domenica 8 gennaio 2012

Letame ed Informatica.

All'H.P. (Hewlett Packard), hanno pensato bene di trattare il letame in un digestore anaerobico per produrre elettricità senza il minimo spreco, alimentando una vasta rete di Data Center da lei gestita. Così facendo verrà ridotto l'inquinamento ed i costi di produzione si sgonfieranno notevolmente, con un vantaggio ambientale per tutti. Considerando che una mucca produce 20 tonnellate di letame all'anno, l'HP ha fatto i suo calcoli ed ha stabilito che un allevamento di 10.000 mucche, oltre a dare del buon latte, può produrre letame sufficiente ad alimentare un Data Center da 1 MW. Sarà forse nel letame, il futuro della nostra economia?

giovedì 5 gennaio 2012

Gli Onorevoli Stipendi.



Si vocifera che i nostri parlamentari abbiano gli stipendi più alti rispetto a quelli dei colleghi di altri Paesi dell'Unine Europea. Essi godono di svariati privilegi difficilmente giustificabili. Il buon Tremonti, allora Ministro dell'economia, decise saggiamente di rimettere il calcolo delle decurtazioni da effettuare, in mano ad una Commissione ed allo scopo, scomoda pure l'Istat. Occorre prima di tutto verificare quanto guadagnano i loro colleghi europei. Si riunisce il fior fiore dei professoroni, sotto la guida del Presidente dell'Istat, Giovannini; la Commissione formata da professori, avvocati, ordinari, grandi ufficiali, cervelloni di statistica, bocconiani è pronta ed il I° settembre si insedia ed inizia il suo lavoro. Il duro lavoro, ben 5 riunioni, termina il 31 dicembre. Sono state create formule astruse, tabelle impossibili, coefficienti, allegati, dopo 4 mesi la decisione: "Niente da fare", i dati forniti dalla Commissione sono insufficienti ai fini dell'applicazione della Legge. Esistono tanti modi per affossare una buona idea, uno di questi è affidarla ad una commissione. Un caso recente è la Riforma della Costituzione, in discussione da diversi decenni e non è successo ancora nulla. La Commissione stragi, per esempio è stata in carica per tredici anni e che cosa si è saputo su Piazza Fontana? E su Ustica? Nulla! Non esiste un documento conclusivo. Commissione sulla disciplina degli immobili? Stiamo ancora aspettando la riforma del Catasto. Se hai un'idea da proporre affidala alla commissione e saprà come farla sparire. Se hai un problema, affidalo alla commissione e non esisterà più. Ma quanto tempo ci vuole per studiare come ridurre gli stipendi degli onorevoli italiani allo stesso livello di quelli europei? Quattro mesi sono pochi, e non si riesce ad effettuare il calcolo delle medie di riferimento con l'accurattezza richiesta dalla legge. Insomma un fior fiore di Commissione non è stata in grado di fare una semplice operazione matematica, la sottrazione, ci voleva Archimede Pitagorico. Alla fine dopo tante formule che nemmeno loro riescono a decifrare, solo una ne capiamo: VRt=ChDnppiC ossia Ci hanno Di nuovo preso per il Culo.

lunedì 12 dicembre 2011

Quello strano fenomeno dell'Economia turca.

E' incredibile come l'Economia turca stia crescendo a ritmi vertiginosi, in un periodo in cui l'Europa ed il Medio Oriente, le due realtà tra cui si trova incastonato il Paese della Mezzaluna, si trovano ad affrontare una pesante recessione, dalla quale si uscirà con le ossa rotte. La crescita dell'Economia turca nel 2010 è stata dell'8,9%, enorme, rispetto alla lentissima ripresa delle "grandi" economie che si affaticano ad uscire dalla crisi. Pensare che la Cina, nello stesso anno è cresciuta del 10,3%,
infatti si dice che l'economia turca, cresca al pari, proprio di quella cinese e si cerca di trovarne le ragioni. La Turchia sta affrontando il passaggio ad un'Economia di tipo occidentale, proprio lei, con la sua cultura musulmana! Oggi l'agricoltura turca, per esempio,  ha cambiato pagina; non è più rappresentata dai buoi che trainano l'aratro, bensì da una serie di macchine agricole sofisticate, tanto da farla schizzare in alto nella classifica dei paesi più industrializzati; infatti oggi la Turchia è uno dei più grandi produttori agricoli del mondo. Inoltre il Turismo turco è in forte crescita. Nel 2007,  i turisti che hanno visitato la Turchia, sono stati 27 milioni ed hanno incrementato  notevolmente le casse dello Stato.

Lo shopping effettuato da tutte queste persone, ha aumentato  lo sviluppo dell'Artigianato locale, come la lavorazione tessile e nello specifico, i tappeti Kilim.
Vi sono altri settori economici che trainano  il Paese, come quello Bancario, delle Costruzioni, l'Industria Elettronica e quella Petrolchimica. Dal I° Gennaio 2005 è stata sostituita la vecchia Lira turca, con la nuova Lira turca, ottenendo un taglio di ben 6 zeri.

venerdì 2 dicembre 2011

Come acquistare una casa in Florida.

In questo periodo di forte crisi, è strano affrontare un argomento di questo tipo, dove è necessario, direte voi, avere grossi risparmi per fare una spesa ed acquistare una casa, magari a scopo di investimento.

E' risaputo, però che nei momenti di crisi, i tassi delle banche scendono all'impicchiata perchè ci si trova in un periodo di stasi, cessano gli investimenti ed è ridotta la richiesta di mutui per tale scopo. Quindi chi oggi ha un piccolo gruzzolo, ed offre delle buone garanzia alla banca, può farsi carico di un mutuo ipotecario a medio termine, 15 anni, ed accollarsi un tasso molto basso, ai minimi storici, rispetto all'ultimo ventennio.

Purtroppo qui in Italia, non capisco come mai, i prezzi delle case sono su, ossia, la crisi, non ha colpito il settore immobiliare, se non marginalmente. Non è stato così, negli Stati Uniti d'America, dove la gente ha fatto negli ultimi 10, 15 anni, un ricorso irrefrenato al credito senza necessariamente offrire delle garanzie reali alle banche. Col progredire della crisi, che è diventata come uno tsunami, i tassi di interesse sono diventati così alti che le persone non sono state più in grado di  pagare il loro mutuo, così le banche procedevano con i pignoramenti degli immobili.

Che se ne facevano le banche di tutti questi immobili se nessuno poteva comprarli? Dovevano per forza abbassare i prezzi, per poter realizzare. Questo è tutto. Infatti oggi sono tantissimi gli italiani benestanti, che ne hanno approfittato per investire negli States; la meta più gettonata è la Florida, con le sue città più accattivanti, quali  Orlando, con tutti i suoi parchi e divertimenti, quale Diverland, il primo parco giochi al mondo, Miami, un concentrato di alta finanza, Jacksonville,  la più grande città della Florida, Tampa, sul mare, quasi una grande Villasimius che si affaccia nel Golfo del Messico, ma è Tallahassee  la capitale dove ha sede il governo. Ho letto blog di tanti italiani, che nonostante avessero un discreto lavoro in Italia, hanno deciso di rimettersi in gioco andando a vivere in Florida, ed investendo lì, il loro denaro, acquistando casa, sfruttando il mercato a noi favorevole, hanno deciso di lavorare lì ed educare lì i propri figli, scelta di cui non si sono pentiti. Acquistare una casa in Florida per investimento, non è difficile, in Italia c'è un'agenzia che si occupa di tenere i contatti con le banche venditrici degli immobili pignorati. Basta vedere in rete, e cercare alla voce "acquisto immobili in Florida, da pignoramenti bancari" ed il gioco è fatto. L'agenzia, incasserà una provvigione dal venditore, non dal compratore, ed assicura, con regolare contratto d'affitto, una rendita annua pari al 15% del valore dell'immobile.

Occorre fare attenzione all'età dell'immobile, ed al materiale impiegato; infatti molte case fatte anche di legno, sono state vendute piene di termiti, che avevano lasciato solo lo strato superficiale del legno; inoltre è meglio preferire una casa singola ad una condominiale, ci sono meno seccature da sbrigare. Gli immobili si possono vedere nel sito delle agenzie, che per la verità in Italia, non sono molte. I prezzi vanno dai 25.000 ai 50.000§ per un trivano con due bagni e giardino; le locations, delle case sono ottimali, La Florida è tutta molto bella, verde e rigogliosa. 
Buon investimento a tutti!!