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lunedì 17 dicembre 2012

Una particolare virtù.

Girolamo Calisi nacque a Ponza 94 anni fa e viveva ad Arbatax dove faceva il pescatore e non solo. Da quand'era bambino, lui aveva una particolare virtù, era un guaritore.  Conosciuto col nomignolo di Cilorno, godeva di una buona......
fama, tant'è che nemmeno i medici sapevano spiegarsi. La sua prima guarigione avvenne negli anni trenta, quando una tracina tagliò il piede ad un amico; Cilorno sputò sulla ferita e Peppineddu,  riprese a saltare come se nulla fosse successo. Da quel giorno anche lui si rese conto del potere che aveva la sua saliva e la voce si sparse in paese e nell'isola, arrivando anche in continente. La fila di gente che attendeva di essere guarita da lui è sempre stata molto lunga; chi soffriva di psoriasi, di piaghe, di porri e verruche, chi ha tante cicatrici, chi il fuoco di Sant'Antonio, lui guariva ogni malattia della pelle, aveva questo grande dono. La sua terapia durava tre giorni, durante i quali, vietava ai suoi pazienti di mangiare carne di maiale e bere acquavite. Ironia della sorte,  da lui andavano a curarsi anche molti medici che avrebbero dovuto credere nel rigore della scienza, eppure quest'uomo ha dimostrato loro come le cure naturali sono più efficaci delle terapie ufficiali.
Le persone guarite, non riuscivano a credere ai loro occhi, quando a distanza di poche ore vedevano le loro vecchie ferite rimarginaarsi del tutto, senza lasciare traccia sulla pelle. Cilorno era un povero vecchio che viveva con la pensione da pescatore e non accettava mai di essere pagato per le guarigioni,  eventualmente solo beni in natura. Alla morte di Cilorno, si scopre che anche il figlio Salvatore Calisi, ha  lo stesso potere del padre, è lui il nuovo guaritore delle ferite della pelle con la saliva. Il padre, morendo, gli ha lasciato la sua preziosa eredità ed anche lui cura le ustioni, le verruche, le punture d'insetto e di pesci come l'aragna ed anche il fuoco di Sant'Antonio. La casetta di Arbatax, in via Bellavista, dove Salvatore vive, è di nuovo meta di coloro che hanno bisogno del suo aiuto.
Salvatore recita sottovoce delle preghiere a San Silverio, protettore dei pescatori ponzesi, si inuidisce le dita con la saliva e tocca la parte malata, la terapia dura  tre giorni. Lui conduce una vita rigorosa, si alza ogni mattina alle sei, prende un caffè al bar col suo amico, da uno sguardo al mare e se il tampo lo consente, qualche polpo lo porta a casa, come faceva quando usciva in barca col padre e proprio come suo padre, Salvatore aiuta quanti hanno bisogno della sua cura.

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