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domenica 3 novembre 2013

Tutti i riconoscimenti al Miele di Sardegna.

E' di Ottobre scorso la notizia che il miele più buono d'Italia, per il secondo anno consecutivo è  quello sardo; infatti, grazie all'Antica Apicultura Gallurese di Berchiddeddu ed all'Ente Foreste che con i suoi svariati tipi di miele di Sardegna, la nostra Regione ha fatto il pieno di premi alla Sagra del  miele tenutasi lo scorso agosto a Montevecchio, vicino a Guspini:
- il premio di qualità per il miele di
cardo prodotto nell'area forestale di Croccorigas (Guspini);
- il premio di qualità per il miele multiflora prodotto nella foresta demaniale di Su Fligosu     (Limbara   -  Oschiri);
- il premio di qualità per il miele di Eucalipto prodotto presso la Foresta demaniale di Monte Arci (Palmas Arborea) e di eucalipto prodotto a Massama (Località Campulongu).
In realtà i mieli sono sempre Millefiori ed i monoflora non sono puri, visto che le api sono libere e padrone di andare dove vogliono! Dobbiamo quindi diffidare se vediamo scritto sul vasetto miele di eucalipto, castagno, acacia o di corbezzolo? Quest'ultimo si racconta che venga ottenuto inducendo le api ad un inganno umano, ossia,  si svegliano le api in autunno, quando per loro fa già freddo, per alimentarsi col fiore di corbezzolo; le api dello sciame risvegliato restano talmente indebolite da questa forzatura extra natura, che muoiono quasi tutte prima della bella stagione. In Sardegna vi sono tanti altri tipi di miele aldilà di quelli premiati, che sono delle grandi perle di cui pochi parlano e che pochissimi conoscono. Una di queste è il Mieli Mainas, di Luigi Mainas, prodotto nelle campagne di Ales, in Provincia di Oristano, all'interno del Parco Regionale Naturale di Monte Arci, in cui uomo ed api vivono in armonia da millenni; a Pompu, in un luogo panoramico, vicino al Nuraghe Santu Miali, si trova su "Laccu de su mebi" ovvero il bacile del miele; qui le campagne hanno nomi inerenti il rapporto tra l'uomo e le api, come "Sa domu e s'abi", ossia la casa delle api; "Sa scaba de su mebi", cioè la scala del miele ossia, una tomba scavata sulla roccia, di origine romana, in cui gli apicultori deponevano i favi di miele sottratti ai vicini alveari selvatici. Questo miele viene prodotto e  testato secondo metodi biologici certificati. Un altro tipo di miele che a noi sardi piace molto è quello di Lavandula Stoechas che si produce in grandi quantità qui in Sardegna e viene spesso usato per curare le affezioni broncopolmonari, apprezzato per il suo gusto fine e poco aromatico; lo si trova nelle colline di Oschiri in Gallura. La Lavandula Stoechas si trova nelle radure e nelle macchie dei pascoli cespugliati, vicino ai cisti.

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