Durante la mia visita a Manchester, sono rimasta colpita dalla presenza di numerosi canali che attraversano la città. Non si tratta solo di elementi decorativi, ma di vere e proprie “strade d’acqua” che raccontano un’importante pagina della storia industriale inglese.
Camminando lungo i canali, mi sono accorta che i corsi d’acqua non si trovano tutti allo stesso livello. Per superare questi dislivelli, si utilizzano ancora oggi le chiuse: strutture ingegnose composte da camere con porte stagne, che permettono alle imbarcazioni di salire o scendere da un livello all’altro, regolando il flusso dell’acqua.
È stato affascinante osservarle da vicino e capire il loro funzionamento. Ho immaginato il traffico di barche, cariche di merci, che un tempo alimentavano il cuore industriale della città. Oggi questi luoghi sono tranquilli e suggestivi, perfetti per una passeggiata, ma custodiscono ancora l’anima operosa di Manchester.
I canali artificiali, come quelli di Manchester, attraversano città, colline, valli… quindi non possono essere tutti piatti. Ci sono parti in salita o in discesa, proprio come le strade.
Come fanno le barche a "salire" o "scendere"?
Usano un sistema chiamato chiusa (in inglese: lock).
Come funziona una chiusa?
Immagina una vasca con due porte, una davanti e una dietro. La barca entra, poi:
- Se deve salire:
1. Entra nella chiusa quando l’acqua è bassa.
2. Si chiude la porta dietro.
3. Si fa entrare acqua da sopra, finché il livello sale.
4. Quando l’acqua è allo stesso livello del canale più alto, si apre la porta davanti e la barca esce.
- Se deve scendere:
1. Entra nella chiusa quando l’acqua è alta.
2. Si chiude la porta dietro.
3. Si fa uscire acqua fino a farla scendere.
4. Quando l’acqua è allo stesso livello del canale più basso, si apre la porta davanti e la barca esce.
È tutto fatto solo con la forza dell’acqua, senza motori!


Nessun commento:
Posta un commento