Durante la mia vacanza in Finlandia, sono stata in qualche museo dei Moomin, sia a Tampere che ad Helsinky e mi ha meravigliato trovare così tanta gente per ammirare questi piccoli troll, chiamati Moomin che appassionano bambini, genitori e ragazzi. Le vetrine riportano spesso i Moomin nella loro scenografia, così mi sono detta, chi saranno mai, questi personaggi così tanto seguiti ed amati, qui in Finlandia? Mostre, Musei e negozi li ricordavano; incuriosita vado a vederli. Io non conoscevo la loro storia e non potevo apprezzare o criticare la famiglia di piccoli ippopotami, ciccioni e pallidi, con un grande naso e tutti bianchi come fantasmi, che vivevano nella casa blu
nella Valle dei Moomin, sotto un cupo cielo nordico!! Le loro storie sono state scritte da Tove Jansson, considerata una delle più importanti scrittrici finlandesi del novecento. Nacque ad Helsinki nel 1914, apparteneva alla minoranza in lingua svedese ed in Finlandia è considerata un Monumento Nazionale, tanto che nel 1994, la celebrazione del suo ottantesimo compleanno, durò un intero anno.
E' conosciuta in tutto il mondo, proprio grazie ai Moomin, questi piccoli troll ippopotami, capaci di affrontare le avversità della vita ed oggi sono diventati un punto di riferimento importante nella narrativa per ragazzi, forse perchè concepiti in chiave anti hitleriana; così dalle loro storie emergono topyc ricorrenti come la potenzialità creativa e benefica dell'immaginazione, la ricerca della solitudine per sfuggire al conformismo ed emergono le banalità della società.
La stessa Jansson decise di sfuggire ritirandosi su un'isola selvaggia, insieme alla sua amica di una vita nonchè compagna, Tuulikki Pietila. La sua narrativa è aperta alla modernità, è curiosa, nel suo mondo non ci sono sentenze definitive ed i confini esistono per essere valicati. Oggi, non tutti i genitori finlandesi sono d'accordo per far conoscere le storie dei Moomin ai propri figli. La Jansson è nota per aver illustrato molti classici per ragazzi tra cui "Alice nel paese delle meraviglie", ma più che altro è conosciuta per le contestate immagini che dedicò allo Hobbit.
Nel 1960, una casa editrice, affidò la traduzione dello Hobbit alla creatrice di Pippicalzelunghe, Astrid Lindgren alla quale venne in mente Tove Jansson, come collaboratrice, così le scrisse una lettera ed il progetto andò avanti. La Lindgren le scrisse che Lo Hobbit sarebbe stato il libro per ragazzi del secolo e che avrebbe continuato a vivere per un lungo periodo, anche dopo la loro morte. I racconti della "valle dei Moomin" uscirono nel 1962, fu la terza serie ed il Moominvalley Museum di Tampere, è dedicato ai personaggi di fantasia della Jansson, ma contiene anche gli originali de "lo Hobbit".
Nel 1960, una casa editrice, affidò la traduzione dello Hobbit alla creatrice di Pippicalzelunghe, Astrid Lindgren alla quale venne in mente Tove Jansson, come collaboratrice, così le scrisse una lettera ed il progetto andò avanti. La Lindgren le scrisse che Lo Hobbit sarebbe stato il libro per ragazzi del secolo e che avrebbe continuato a vivere per un lungo periodo, anche dopo la loro morte. I racconti della "valle dei Moomin" uscirono nel 1962, fu la terza serie ed il Moominvalley Museum di Tampere, è dedicato ai personaggi di fantasia della Jansson, ma contiene anche gli originali de "lo Hobbit".
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