Altra tappa altro giro, questa volta si scende dalla nave a Nottoway Plantation e di va verso White Castle. Da lontano si intravvede una villa revival dal sapore greco italiano ed è la più grande casa esistente ante guerra di secessione con i suoi 4900 metri quadrati.
La villa ha tre piani e l’architetto di New Orleans non ha certo risparmiato sulle spese. Sembra in effetti un castello tutto bianco! Le scale sono costruite separatamente per gli uomini in modo che non avessero occasione di posare gli occhi sulle caviglie delle donne! La casa fu completata nel 1859 ed è costata 80.000$. Randolph, il proprietario, una volta finita la casa, distrusse il progetto dell’architetto in modo che nessun altro potesse copiarlo. La casa ha un bagno per ogni piano e nei rubinetti vi è acqua calda e fredda, non è cosa ovvia per quei tempi; l’illuminazione è a gas ed in ogni camera vi sono i campanelli di chiamata per la servitù; le porte alte hanno maniglie in porcellana decorata tedesca, di Dresda, analoghe alla copertura della serratura della porta. Sui soffitti ci fanno notare i fregi in gesso, impastato con fango, argilla, crine di cavallo e muschio spagnolo, di cui trovo ricoperte le fronde di molti alberi della zona.
Non può mancare, oltre alle altre camere, la gigantesca sala da ballo con grandi lampadari in cristallo ed ottone. Randolph la fece dipingere di bianco per far notare meglio la bellezza naturale delle sue sette figlie, sei delle quali si sarebbero poi sposate li. La villa di Nottoway Plantation è iscritta nel Registro Nazionale dei luoghi storici e dal 1980 è diventata una popolare attrazione turistica.
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