Viaggio in Tennessee - Lansky lo stilista di Elvis Presley - 4)

Signor Lansky, lo chiamava sempre così Elvis, aveva un negozio di abbigliamento maschile all’interno del Peabody Hotel ed iniziò la sua attività nel 1946, quando Samuel Lewis Lansky, immigrato russo, compró il negozio per 125.000 $., un investimento per i suoi figli. Il negozio vendeva prima abiti da donna ma durante la guerra si rese disponibile l’abbigliamento dell’esercito in eccedenza così si vendettero quei capi. Passato il periodo e quella tendenza, i ragazzi capiscono la loro vera vocazione ossia vendere solo abiti maschili moderni. I due giovani rampolli di casa Lansky partivano spesso a New York ed in California, per restare sempre al passo con la moda maschile.

I colori e le fantasie erano così audaci che in una città come Memphis fecero scalpore. Osservando le vetrine di Lansky predominano ancora oggi i colori rosso, arancione, giallo, viola e verde ed all’epoca attirava numerosi personaggi di spicco locali grazie anche al passaparola di Elvis the Pelvis. Lansky quando vide Elvis per la prima volta che buttó lo sguardo nella sua vetrina, lo invitó ad entrare per comprare qualcosa ma egli era ancora un ragazzetto squattrinato e non poteva

spendere ma gli disse: “ Quando sarò ricco rileverò il tuo negozio”, “Fammi un favore” gli disse Lansky, “Non rilevare il negozio, piuttosto compra solo da me”.

Elvis all’epoca faceva la maschera in teatro e col suo primo stipendio compró una camicia da Lansky da 3,95 $.. In seguito per il ballo di fine anno prenotó dal sarto del negozio un completo pantaloni neri e cappotto rosa. Da allora Lansky continuó a vestire Elvis Presley anche dopo che iniziò a sfoggiare le sue celebri tute sfavillanti, questo fino alla fine dei suoi giorni, nel 1977; Banksy disse: “ ho fatto il suo primo abito ma anche l’ultimo”.  

Nel suo negozio andavano tutti i grandi del blues e del jezz di Memphis  come BBKing, Johnny Cash e tanti altri. Oggi il negozio esiste ancora al Peabody Hotel e le camicie dai colori sgargianti le vendono ancora, carissime!