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martedì 18 aprile 2023

La Sardegna che non ti aspetti - Parte 2)

I cartaginesi una volta giunti in Sardegna, mirano sopratutto allo sfruttamento delle nostre miniere  ed al controllo della pianura del Campidano. Ricordatevi che state pedalando su una terra che ha la forma dei vostri stessi sandali che i greci chiamano Sandiotis o Ichnusa, che ha dato il nome alla nostra birra cruda, col carattere della nostra terra,  Ichnusa appunto.
Non sarà difficile adesso fermarvi davanti ad un panorama marino o montano e scommetto che  a stento riuscite a trattenere  la vostra emozione; cercate un bar e regalatevi un bel relax tra mare, monti e natura sorseggiando una fresca birra! Che ve ne pare? Guardate verso il mare ed immaginate di vedere arrivare le navi fenicie provenienti dalla striscia costiera a nord della Palestina e ad est del Libano; i fenici  sono abili navigatori e commercianti; percorrono il Mediterraneo in lungo e in largo, con l’intento di scambiare i prodotti del loro fiorente artigianato, gioielli, ceramiche smaltate ed incise, stoffe di lino e di lana colorate con la porpora, di cui hanno il monopolio; essi la ottengono da un particolare tipo di conchiglia marina detta Murice che in Sardegna chiamiamo boccone; dal mollusco si ricava la Porpora Reale, sostanza dal colore violaceo, secreta da una ghiandola del mollusco ed usata appunto nella colorazione delle stoffe. Da un mollusco se ne può estrarre solo una goccia, il che rende la porpora molto preziosa; basti pensare all’Iliade, secondo cui solo le principesse potevano usare i veli di porpora ed è per questo che proprio la porpora è il simbolo della magnificenza imperiale.  

                                                            
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