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sabato 9 gennaio 2021

Viaggio in Olanda . L'Aia - Il Museo Mauritshuis - 11

La ragazza con l'orecchino di perla di Vermeer


La Mauritshuis fu fondata nel '700 dal principe Guglielmo V° e dal 1822, la collezione d'arte del secolo d'oro olandese ha sede in quell'edificio in stile classico sito nei pressi del Parlamento, all'Aia. Il palazzo fu commissionato dal nobiluomo Johan Maurits van Nassau - Siegen, da cui il nome del museo, come sua residenza privata. Il Museo include celebri dipinti dei pittori olandesi ed europei; tra i pezzi più famosi potrete trovare "Ragazza con l'orecchino di perla" meglio noto come "La ragazza col turbante" di Vermeer del 1655; "La lezione di anatomia del Dottor Tulp" del 1632 ed "Autoritratto" del 1669 di Rembrandt; "Il giovane Toro" di Potter del 1647 ed "Il cardellino" di Fabritius del 1654, quest'ultimo reso famoso dall'omonimo film. 
Ci si domanda ancora oggi se Vermeer conoscesse "La ragazza con l'orecchino di perla" oppure la ragazza  fosse frutto della sua fantasia. Molti critici si sono pronunciati in merito formulando diverse ipotesi, a volte contrastanti. Alcuni di essi hanno supposto si trattasse della stessa figlia del pittore ma all'epoca del dipinto avrebbe avuto solo 12 anni, quest'ipotesi fu scartata; un'altra teoria è quella secondo cui, vista la posizione della modella che segue con lo sguardo il pittore, voltandosi verso di lui e con le labbra leggermente socchiuse in segno di stupore, potrebbe indicare che i due si conoscessero;  l'elemento che fa pensare al ritratto idealizzato è il turbante di provenienza turca, era molto costoso e non veniva indossato abitualmentre dalle ragazze olandesi del seicento; la perla inoltre è un altro accessorio lussuoso. Il tutto fa pensare che l'opera sia stata commissionata da un cliente facoltoso; questa diatriba tra gli appassionati di Vermeer, rende il dipinto ancora più affascinante. 
Il cardellino di Fabritius


"Il Cardellino", un quadro del pittore olandese Carel Fabritius, allievo di Rembrandt, morto giovane nell'esplosione di una fabbrica di polvere da sparo di Delft nel 1654 e con lui bruciò una buona parte delle sue opere; se n'è salvata solo una "Il cardellino", un uccellino con la zampina legata ad una catenella , al tempo era comune tenere un uccellino in casa per far distrarre i bambini. 

Il giovane toro di Potter


Altro dipinto interessante al museo Mauritshuis è "Il giovane toro" di Paulus Potter; egli studiò pittura col padre Pieter e da giovane si trasferì ad Amsterdam dove fu invitato dal Dottor Tulp,  al cui figlio Nicolaes fece il ritratto,  a far parte della Gilda (gruppo) dei pittori. Potter fu un artista molto attivo per la sua breve vita che si concluse a soli 28 anni a causa della tubercolosi; infatti egli lasciò ben 130 dipinti in cui raffigura tanti animali che vivono immersi nella natura. 

Lezione di anatomia del Dottor Tulp


"Lezione di anatomia del Dottor Tulp",  si sa che lo dipinse Rembrandt perchè nel quadro, proprio sulla testa di uno dei sette aspiranti medici, si legge la scritta "Rembrandt f 1632", dove "f" sta per fecit, quindi Rembrandt lo fece nel 1632,  un quadro giovanile quindi,  che assicurò il successo all'autore. Ogni 5 o 10 anni la Gilda dei Chirurghi,
Autoritratto di Rembrandt


commissionava un ritratto della dissezione ad un artista e quella volta toccò a Rembrandt, appena 26 enne. Da qui si decide la sua carriera d'artista. Ogni personaggio raffigurato nel quadro pagò bei soldi a Rembrandt per essere immortalato. Si trattava di un'occasione molto particolare per tutti,  per Rembrandt in primis! Sul foglio che uno dei cinque studenti ha in mano, vi sono scritti sopra i nomi di tutti i partecipanti. 
Rembrandt in quest'opera da risalto alle diverse espressioni di stupore e di curiosità dei personaggi,  grazie all'intensità della luce diretta nei loro volti. Mentre Adrian, il condannato a morte è in penombra, questa tecnica si chiama "Umbra mortis" "Ombra della morte",  e sappiamo che Rembrandt era il più importante maestro dei chiaro scuri del seicento olandese!

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