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martedì 29 gennaio 2019

Il kefir di latte - Cos'è? Come si utilizza?

Il Kefir è una bevanda ottenuta dalla fermentazione del latte, quindi ricca di fermenti lattici e di probiotici, a lieve grado alcolico. Il Kefir, che deriva da Keif, ossia benessere in armeno, proviene dalla zona caucasica e vi sono diverse leggende che gli ruotano intorno. Tra le tante, quella dello zar Nicola II che condannò il principe a donare 10 libbre di Kefir alla bella Irina Sachkarova dopo aver tentato il suo rapimento.  Irina provò a divulgare il Kefir  in Russia e nel 1908 fu perfino tentata la sua commercializzazione ma era molto difficile seguire un preciso processo produttivo. Intorno al 1930 fu trovato un metodo alternativo, efficace quanto quello tradizionale.
Il governo russo, resosi conto dei benefici che il kefir apportava alla popolazione, mandò una lettera di encomio alla ormai 83 enne Irina, quale ringraziamento. Addirittura si racconta che il profeta Maometto, di passaggio nel Caucaso, avrebbe lasciato alcuni grani di kefir agli avi dei montanari della regione, i Grani del Profeta erano custoditi gelosamente ed in maniera accurata, perchè una volta svelato il loro segreto, sarebbero cessati i suoi benefici. Il Kefir era considerato come un bene di famiglia e tramandato di generazione in generazione sempre all'interno delle zone caucasiche. Soltanto nei primi anni del novecento, alcuni medici e studiosi, si accorsero dell'esistenza del Kefir ed iniziarono a studiarlo come rimedio utile nel trattamento della tubercolosi, e per curare le malattie dello stomaco e dell'intestino. Il premio Nobel Ilya Ilyich Mechnikov  era convinto che il latte  fermentato come il Kefir, preservasse il fisico dall'invecchiamento e da tante malattie. In effetti Mechnikov morì a 71 anni, ben oltre l'età media dell'epoca. Si iniziò a produrre il kefir su larga scala solo negli anni trenta ma ancora oggi non si è compresa ancora bene la   sua composizione, fatta di fermenti lattici e lieviti, agglomerati in una sostanza gelatinosa, un concentrato di micro organismi buoni, detti probiotici che arrivando all'intestino, ne migliorano la funzionalità e le difese immunitarie di cui è il maggior responsabile,  perchè il Kefir  arrichisce la flora batterica.
Il Kefir si ottiene tenendo i granuli ammollati nel latte di giornata intero o parzialmente scremato, per almeno 24 ore , 50 grammi di granuli per una tazza di latte; lo si può tenere in frigo, ma alcuni ceppi batteriologici si assopiscono, oppure a temperatura ambiente,  tutti i ceppi possono lavorare al meglio e digerire per noi il lattosio, così anche le persone intolleranti potranno berlo. Al termine delle 24 ore si scolano i grani con un passino a maglie fitte, così da non perdere le nuove infiorescenze di Kefir ed il latte reso fluido si potrà bere con frutta fresca o secca e con pane o biscotti. I granuli appena scolati, senza lavarli verranno introdotti in altro latte e conservati in un contenitore di vetro trasparente col tappo di plastica bucherellato, perchè il Kefir emette dei gas che devono essere sprigionati. Ricordate che i granuli non si lavano mai con l'acqua, eventualmente solo con poco latte. Il kefir scolato si può conservare in frigorifero anche due giorni. Con il Kefir si possono fare tante cose, innanzitutto in cucina si può usare come lievito per fare pane o pizza, dolci come torte o biscotti; si può fare il formaggio fresco spalmabile oppure quello stagionato; i granuli che si riproducono non si buttano, possono essere regalati o surgelati in vetro col latte oppure usati come concime per le piante o ancora aggiunti al cibo del cane. Per avere i granuli in regalo, basta andare su Facebook e digitare Kefir e vi appariranno tanti siti in cui iscrivervi per essere inseriti nelle mappe dei donatori di Kefir o tra coloro che li vorrebbero ricevere.     

        
                                                                                                                                       

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