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domenica 17 luglio 2016

Viaggio in Australia 14* parte Snorkeling nella Barriera Corallina.

Ieri, 16 luglio, sono arrivata a Cairns dopo un volo da Ayersroch Rock, in pieno deserto; sono arrivata al nord, dov'è sempre inverno, ma caldo, intorno ai 25 gradi Celsius. Allo sbarco ho levato tutti gli strati a cipolla ed ho lasciato l'ultimo, una maglietta a maniche corte bianca con i 4  mori della nostra terra, capitata in valigia in mezzo a qualcun'altra.
Quando si visita un continente, non ė necessario portarsi l'armadio di casa appresso, basta una borsa capiente ed un trolley, come faccio io, lavando gli indumenti giorno per giorno, asciugano tranquillamente, vuoi per l'aria condizionata, là dove fa freddo, vuoi per le temperature alte, laddove fa già caldo, il ferro per stirare lo si trova sempre in albergo.
Cairns, ė una bella città di mare, piena di alberghi e Casinò, che qui chiamano senza accento, ristoranti e porto offrono lavoro a tutta la popolazione, oltrechė agli studenti che arrivano da ogni parte del mondo. Tanta bella gente giovane e fresca che ha voglia di lavorare e di entrare in sintonia con i turisti. Stamane alle nove mi sono recata alla biglietteria sotto l'albergo per fare il check-in per andare a vedere da vicino la barriera corallina.
Un mare mosso mi aspettava, la gente a bordo beveva ed i bambini mangiavano tante patatine.  In alto mare qualcuno inizia a cambiare colore ed a tossire, le assistenti di bordo erano già pronte con le buste in mano e con preghiera di accomodarsi fuori, le consegnava ai poveri passeggeri che stavano male.  
Io ho cercato di resistere, senza farmi trasportare dalle onde, la traversata dura un'ora e mezzo. All'arrivo ci accompagnano ad indossare mute, pinne, maschera e boccaglio. Così trasformata, faccio la foto ricordo prima di entrare in acqua. Dovevo stare all'interno delle boe bianche che delimitano la zona sicura, all'esterno si possono trovare i polpi con gli anelli blu, velenosissimi, le jelly fish super urticanti, le nostre meduse e magari qualche squalo affamato.
All'inizio ero un po' scettica, ma vedendo tutte quelle persone che non battevano ciglio, mi sono armata di coraggio e mi sono immersa in quelle acque sconosciute. Con la maschera ed il boccaglio riuscivo a vedere quelle meraviglie che stavano nel fondo. Molti coralli affioravano anche a galla, una moltitudine di pesci colorati mi passavano davanti, ma non dovevo toccarli, alcuni possono provocare allergie. Bellissime le spugne di mare colorate, ma quando si staccano cambiano colore. I coralli sono di tanti colori e ne esistono di ben 350 specie, 10.000 specie di spugne, 4000 di molluschi e 1500 specie di pesci.
Come mi stancavo di nuotare cercavo di sedermi sui coralli, ma venivo subito richiamata col fischietto dalle assistenti che stavano ben attente affinché nessuno combinasse guai, per se, per gli altri o per l'ambiente. Dopo un'ora che sono stata in acqua, intorno alle 12,30, sono rientrata in barca e mi sono preparata per il pranzo. Nel pomeriggio ė passata un'altra imbarcazione a prenderci a gruppi per farci ammirare i fondali dalle finestre a terra della barca, molto suggestivo. I pesci che potevamo vedere erano più grandi dei precedenti ed i fondali più profondi e panoramici. Mi aspettava anche una sorta di sottomarino che si immergeva nel fondale, ma purtroppo non ho fatto in tempo a prenderlo. Sarà per la prossima volta che verrò in Australia.

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