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mercoledì 10 febbraio 2016

Viaggio in Danimarca - 7° parte - Il Museo di Roskilde.


Prendo il treno da Copenaghen la mattina presto, esco dall'albergo ed un'arietta fresca settembrina mi avvolge, infilo subito la giacca e mi dirigo verso la stazione a piedi, in cinque minuti arrivo. Prima di entrare do un'occhiata al parcheggio esterno delle biciclette, ve ne sono una miriade, addirittura su più piani, riposte tutte in buon ordine.
Sul treno, con Wi Fi Free, si viaggia molto comodi e c'è chi invece la bicicletta se la porta al seguito; nulla di strano, sui loro treni si trova sempre una rastrelliera fatta ad hoc per le biciclette.
Il viaggio che mi aspetta è breve, dura appena 37 minuti, il tempo di guardarmi intorno, il treno, la gente, i turisti, sono così sorpresa che non mi preoccupo del cellulare o del tablet, mi piace scrutare questo popolo, che a confronto con la nostra gente si muove in modo ordinato e produttivo.
Nessun rumore all'interno del treno, tutto sembra ovattato, molto confortevole. passa il controllore, nessun imbarazzo, tutti abbiamo il biglietto. Ecco la fermata, scendo, passo per la Cattedrale ed in pochi minuti sono arrivata al Museo delle navi Vichinghe.
All'ingresso vi sono delle imbarcazioni in legno riprodotte fedelmente da maestri artigiani, ricavate dai tronchi d'albero scavati; gli artisti sono tutti al lavoro e qua non si chiacchiera, si bada a finire al più presto gli scafi per allestire le barche in modo che riprendano fedelmente i modelli; vi sono cinque navi che furono deliberatamente affondate nel porto di Roskilde, nel 1070, allo scopo di proteggerlo e furono poi recuperate nel 1962.
A distanza di nove secoli hanno tenuto proprio bene. Ora quelle navi sono visibili all'interno del museo di Roskilde ed altre ne sono state fatte ad imitazione, ormeggiate all'esterno.
Il Museo fu costruito nel 1969 proprio per ospitare le navi, appena recuperate. All'interno sono numerose le falegnamerie che lavorano a pieno ritmo anche per la gioia dei numerosi turisti curiosi. 

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