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martedì 5 gennaio 2016

Quo Vado? - Recensione.


Luca Medici, alias Checco Zalone, ossia Che Cozzalone, ovvero che tamarro, che cafone, è disposto a tutto pur di non lasciare il suo "Posto Fisso". Con L'abolizione delle Province, però, il cerchio si stringe intorno al mitico impiegato che di fronte al licenziamento,   si trova costretto ad accettare perfino il trasferimento in Norvegia, pur di mantenere il suo Posto Fisso.
La dirigente Sironi, non fa altro che richiamarlo, ogni volta offrendogli un assegno sempre più alto, pur di convincerlo a rinunciare al posto fisso, ma lui non demorde e dovunque venga trasferito, non avendo persone invalide in famiglia che lo tratterrebbero a casa, è disposto ad andare ovunque, adattandosi persino alle nevi perenni. Una piccola curiosità che inorgoglisce noi sardi è che nel film appare, seppur per breve tempo, un paese sardo che si chiama Genoni, di circa 900 abitanti, in cui Checco fu spedito in trasferta. Genoni si trova sull'Altopiano della Giara, dove vivono i Cavallini albini che l'estate scorsa hanno sofferto la sete per via delle scarse piogge. 
Il film è divertentissimo e mette alla berlina, in modo assai simpatico, i dipendenti pubblici, senza però offenderli. Ormai, si conoscono i luoghi comuni dei dipendenti pubblici, su di loro se ne sono raccontate a bizzeffe, naturalmente non si deve fare di tutta l'erba un fascio.
A volte si sa che a causa di pochi, pagano tutti. Il film "Quo Vado?" sta continuando ad incassare parecchio, il primo dell'anno ha raggiunto 7.000.000 di euro, idem il secondo giorno; se dividiamo tale cifra per un prezzo medio del biglietto, diciamo sei €., significa che in un giorno sono andati a vedere questo film circa un milione e duecentomila persone; il secondo giorno idem e così via; non vi racconterò altro, vi sciuperei la sorpresa! 

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