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giovedì 6 agosto 2015

Viaggio in Groenlandia - X* parte - alla scoperta degli iceberg.


03/08/2015
Oggi ho scoperto che qui a Ilulisat l'ufficio turistico ė gestito da un italiano, Silva, un simpatico ragazzo toscano, andrò a trovarlo questo pomeriggio lungo la strada che farò  andando al buffet dell'albergo Falk. Potrei andare col bus, visto che sta alla parte opposta, però voglio provare a piedi. Qui viaggiare in pullman, non costa nulla, il biglietto non si paga. L'autista dell'Artic ė sempre pronto, ogni ora a dare un passaggio in centro o all'aeroporto agli ospiti dell'hotel.
Dopo la cena buffet, a base di ogni tipo di pesce, cotto in tanti modi, anche a minestra, buonissima, sono rientrata a piedi, visto che i mezzi funzionano fino alle 18,00. Ho fatto una bella camminata ed una bella salita, l'Hotel Artic sta in cima alla scogliera. Il tempo di cambiarmi e mi aspettano nella hall per il tour in barca a vedere il sole di mezzanotte. Si fa per dire, qui a mezzanotte ė piena luce. Ho desiderio di un po' di buio!! Comunque, non so come mai, salita in barca inizia a piovere, sapevo che qui non piove mai, ma a quanto pare, avevo una notizia sballata, qui piove, ma non spesso.
In barca, dopo esserci allontanati dalla banchina, ci fermiamo a raccogliere i vari tipi di ghiaccio;  il comandante, con un gancio, si avvicina agli iceberg, per spiegarci bene come avviene la sua formazione, perché c'ė il ghiaccio nero, il ghiaccio con le bollicine dentro e quello stratificato, ma quando la spiegazione si fa più scientifica si alza il vento e la pioggia si fa più intensa, così io entro in cabina. Qui trovo del buon te danese caldo dentro il termos e del caffè americano, mi riscaldo col te alla frutta tropicale, un profumo!! Verso l'una del mattino seguente, si fa il giro di boa verso il porto di Ilulisat. Nella cabina, molto piccola, mi raggiungono due ragazze della Corea del Sud, infreddolite, si versano il te anche loro, prendono le coperte messe a disposizione per riscaldarci. Penso, ed ora come parliamo? Nessun problema, parlano entrambe un bellissimo inglese, lento e chiaro, come piace a me, intavoliamo una discussine sul Taeqwondoo e sullo stile di vita coreano, le critiche al sistema militare della Corea del Nord, non mancano; una di loro lavora in un'agenzia di viaggi, così questa gita in Groenlandia ė stato un regalo premio per il lavoro svolto; conoscono bene anche l'Italia, sono state all'Arena di Verona a vedere il Nabucco, cantato da Placido Domingo, ma preferivano Pavarotti, che hanno ascoltato incantate, qualche anno fa. Dopo queste chiacchiere, arriviamo a destinazione, si saluta il capitano, si scende ed ognuno va per la propria strada, oggi ė già un altro giorno, la macchina dell'Artic ė già li che mi aspetta.

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