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giovedì 6 agosto 2015

Viaggio in Groenlandia VIII parte costumi dei cugini degli indiani d'America.

01/08/2015
Qui in Groenlandia si può vedere il sole di mezzanotte e dalle 22,00 alle 23,00, quando si alza la marea, armati di binocolo, ci si apposta sulle scogliere per provare ad avvistare le balenottere che entrano nelle baie. Capita spesso di vederle, certo bisogna essere fortunati. Qui a Qasigiannguit, siamo al di sopra del circolo polare artico, dove il clima ė molto secco, non piove mai, ma nevica in inverno, neve asciutta, che non bagna i vestiti.
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Ancora più su, al polo, addirittura non nevica mai, per cui si hanno le montagne al contrario, ossia, sulla terra si vede la roccia nuda, mentre sott'acqua si ė formata la montagna di ghiaccio, un iceberg che raggiunge  i tre quarti dell'altezza totale, ossia un quarto spunta fuori dall'acqua, i tre quarti sono sott'acqua. Qui, sopra il circolo polare artico, occorre idratarsi  spesso, bere molti liquidi, cospargersi di crema solare ed armarsi di occhiali da sole a lenti scure, infatti il sole ė molto forte perché cade perpendicolarmente sul circolo polare artico e la terra in questo punto, ė colpita dal sole, 24 ore su 24. In inverno, al contrario, il sole continua a far riflettere i suoi raggi perpendicolarmente sulla terra, ma nel frattempo, l'asse terrestre, girando a sua volta, si presenta adagiato sulla parte opposta, per cui si ha la luce del giorno, solo per 4 ore.
Qui gli inuit, cugini degli indiani d'America, il ceppo ė sempre quello asiatico, sono contenti così e vivono bene, divertendosi; nell'albergo dove alloggio, l'unico del villaggio, c'ė anche una discoteca, dove loro ballano, senza schiamazzare, fanno una passeggiata sulla scogliera, fumano qualche sigaretta ed a notte alta, in piena luce, tornano a casa. Il capo della polizia di Qasigiannguit ė Inuit e tutti lo rispettano, sia gli inuit che i danesi. Gli inuit fino a 20 anni fa non avevano nė frutta, nė verdura, nė latte, quindi non ne mangiavano, le vitamine però le traevano dalla pelle della balena, che sebbene molto grassa ne ė ben provvista, inoltre dallo stomaco delle foche. Gli inuit, non hanno mai fatto un bagno al mare, hanno paura dell'acqua, però vanno a pesca col cajak; se dovesse capotarsi o rompersi, loro morirebbero perché non sanno nuotare. La regina danese, Margherita II* ė pronta, dietro richiesta a concedere loro l'indipendenza dalla corona danese, ma loro non si pronunciano perché stanno bene così. L'alimentazione di questo popolo, sta cambiando e risente dell'influenza danese; i loro giovani hanno iniziato ad alimentarsi all'americana, ossia prediligono i pranzi veloci, fatti di hamburger e patatine, conditi con montagne di salse piccanti, bevono birra, super alcolici e fumano come turchi; i loro ragazzi stanno diventando grassi e quasi la metà della popolazione ė diabetica. Qui a Qasigiannguit, domani inizieranno le partite della nazionale di calcio groenlandese, così il mio albergo avrà impegnate tutte le stanze per i giocatori; il personale sarà in ferie per due giorni, prima di riprendere a lavorare sotto pressione, per 16 ore al giorno, per 15 giorni di seguito, per via del campionato. Il villaggio ė in fermento. Mi avrebbe fatto piacere parteciparvi, ma alle tredici prenderò il motoscafo che mi riporterà a Ilulisat, così mi perderò la parte folcloristica dello spettacolo e che vinca il migliore! Sono passata al megestore per acquistare una bottiglia di Chianti da regalare alla guida ed a sua moglie, che ieri sera mi hanno invitato a cena nella loro baita sulla scogliera; barbeque all'aperto, a base di fagottini di Halibut e gamberetti cotti a vapore, da accompagnare con riso cotto, condito con piselli, peperoni e mais; petto di pollo arrosto, da condire con due salse, una bianca dolce ed una rosa in agrodolce. Il tutto accompagnato da una buona birra danese, davanti ad un mare sempre calmo, un sole splendente e due iceberg difronte a noi, quasi surreale e sciami di zanzare indiscrete che facevano da sfondo al paesaggio. La famiglia Winter ė stata molto ospitale con me;  lui, Carl, ė un comandante di polizia in pensione, la moglie ė ostetrica in un ospedale danese; hanno acquistato qui la casa per le vacanze, una dismessa stazione di polizia. La cena ė stata ottima ma le zanzare l'hanno fatta da padrone, erano sempre in agguato; da noi si fanno vive di notte, mentre qui in Groenlandia, che notte non c'è n'è, sono accanite per tutto il giorno, a caccia di caviglie da pungere, quella ė proprio la parte che prediligono. I nostri prodotti anziché allontanarle, le attirano, così l'unica cosa da usare ė la retina nera da indossare sul viso, oppure un surrogato di didití che però occorre usare con cautela, da mettere sugli abiti e non sulla pelle e dopo averlo usato, occorre lavarsi per bene le mani.


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