- Per scoprire Rejkiavick non e' necessario prendere un taxi oppure il bus, si può fare anche a cavallo. Rejkiavick non è' solo centro, ma anche periferia. Infatti, tutt'intorno alla città ci sono delle oasi molto particolari che non avevo mai visto di dimensioni così grandi.
Il terreno islandese e' di carattere vulcanico, così nella "pancia" dell'Islanda, c'è un bel movimento che ogni tanto manda su della lava vulcanica. Quest'elemento, nel corso dei secoli, si è depositato sul terreno intorno alla capitale, accatastandosi a guisa da formare delle colline di lava, facendo tabula rasa tutt'intorno; infatti, in quelle oasi, potete trovare piccoli crateri interrati, colline di lava, ma non un albero od una pianta. Lì la terra e' tutta grigio scura, quasi nera e se prestate l'orecchio, sentirete il suolo sbuffare, proprio come succede in Italia a Positano e Pompei, che si sente ribollire il terreno sotto i piedi; non per niente, qui vicino a Rejkiavick c'ė un'isola in cui questo fenomeno ė assai manifesto, che viene chiamata la Pompei del nord. Questo movimento sottostante, genera energia geotermica, che qui sfruttano per bene.
Praticamente, annullano il costo della bolletta elettrica e non inquinano la loro aria semplicemente utilizzando quell'energia che viene incanalata nei tubi e portata nelle case. Inoltre, grazie a quel fenomeno, l'acqua che sgorga da sottoterra, e' acqua termale curativa, per dolori alle articolazioni; l'odore di acqua sulfurea si sente anche aprendo il rubinetto dell'acqua, che però tutti bevono, perché aiuta l'intestino pigro. Qui le piscine termali si trovano in tutti gli alberghi ed alimentano notevolmente l'indotto turistico. In quest'entroterra si sono formati dei camminamenti che ben si addicono alle passeggiate fatte a cavallo. In effetti, avendo partecipato, posso dire che esse sono molto suggestive e salutari; i paesaggi che si vengono a formare passo dopo passo, sono unici al mondo.
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