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venerdì 24 luglio 2015

Viaggio in Islanda - IV parte - Informazioni utili sulla città di Rejchiavich.





Rejkiavick vuol dire "la baia del fumo", la città conta 120.000 abitanti, mentre 330.000 sono in tutta l'Islanda, distribuiti su un territorio di 102.800 chilometri quadrati; pensiamo alla Sardegna che ne ha 24.100 kmq. La piovra Russa e' arrivata anche qui e sta acquistando diverse case che ritengono strategiche per i loro investimenti.
A Rejkiavick abitavano i vichinghi, lungo le vie principali sulla costa. Il primo colonizzatore dell'Islanda era norvegese, Erick il Rosso. Intorno al porto si vedono le montagne innevate che hanno la funzione di riparare la città vichinga, dal forte vento che arriva dal nord. Il turismo qui aumenta del 20% l'anno; l' anno scorso sono arrivati in Islanda, un milione di turisti. In questa terra, sono stato trivellati diversi pozzi per avere acqua calda geotermica per le abitazioni.
E' particolarmente rilassante passeggiare nel lungomare di Rejkiavick guardando le montagne. Sempre seguendo il lungomare, si può ammirare il Teatro dell'Opera  con i suoi vetri verdi, a forma di cubo imperfetto, inaugurato nel 2011.
Più in la, i  palazzi bianchi costruiti nel lungomare sono destinati ai pensionati che hanno raggiunto i 67 anni, li possono acquistare loro. Hanno diversi giardini a loro disposizione, dove fare delle lunghe passeggiate, incontrarsi, chiacchierare e trascorrere tanto tempo con gli amici o con  i loro nipotini. Nel 1986 il Presidente degli Stati Uniti, Ronaldo Regan ed il Presidente dell'allora Unione Sovietica, Gorbaciov,  hanno avuto un incontro per porre fine alla guerra fredda; quella casa, una grande villa, si trova nel lungomare di Rejkiavick; sempre qui, si trovano tanti ristoranti, specializzati in carne, l'agnello e' il loro piatto forte che ha un sapore diverso dal nostro, questo perchè le pecore allattano i loro piccoli fino ad esaurimento del latte; così pure le capre, infatti in Islanda non si trova formaggio pecorino o caprino, ma solo vaccino; inoltre il loro sushi è molto saporito, con la varietà di pesce fresco che hanno, non ha eguali al mondo.
Oltreche' crudo, il pesce e' buonissimo cotto o affumicato ed il salmone e' il più gettonato. Il porto e' il luogo che gli abitanti preferiscono per mangiare il pesce fresco, qui potrete degustare anche le bistecche di balena, squisite, senza esagerare, però! Se avete bisogno di pagare, qualunque carta di credito e' accettata, le corone islandesi potrete averle sia in banca che  nei botteghini. Sono di bocca buona, non fanno i difficili! Le banche sono aperte dalle nove alle quattro,  dal lunedì al venerdì. Dietro il porto, si presenta La Valle della sorgente con la piscina più grande dell'Islanda, con vasca Jacuzzi, sauna , a 4€. Salendo per la valle, si trove l'Orto Botanico di Rejkiavick , entrata gratuita, con ottima caffetteria all'interno; A sinistra si trova lo stadio con la piscina. Qui le persone indigene, sono tutte alte, biondissime ed occhi chiari, sono discendenti dei Vichinghi e la loro razza e' rimasta abbastanza pura nei secoli. 7,9,13 sono i numeri fortunati dei vichinghi; gli islandesi sono molto superstiziosi e credono negli Elfi. Se un turista  fa un acquisto per  più di seimila corone, 400€. di merce,  ha diritto al rimborso dell'imposta IVA, che qui è al 14%. Il 60% degli abitanti, vive intorno a Rejkiavick, sulla costa. All'interno vi sono fiumi pescosi ricchi di salmoni, che qui lavorano in tutti i modi, per poterlo anche esportare. Le montagne intorno alla capitale islandese, hanno 900 mt di altezza, da loro scende l'acqua da bere sempre, anche dai fiumi, molto buona e salutare. Da vedere il museo della fattoria del fiume, vi sono le case più antiche dell'Islanda, nere di legno antiche, sono del XIX secolo. Per loro, parlare di case antiche e' un eufemismo, per lo meno rispetto alle antichità italiane.Si paga per pescare nel fiume di salmoni. I negozi chiudono alle 8, altri restano aperti fino alle 9, pochi fino alle 10.  Qui sono state costruite tante case di cura per anziani, situate rigorosamente al piano terra, il venerdì passa il bus a prenderli a casa per portarli al mercato. Insomma, vecchi si, ma coccolati!

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