L'ultima roccaforte del Grifone sardo è la
costa nord - occidentale , sita tra Bosa e Capo Caccia, ad un pugno di
chilometri da Porto Torres, meta dei traghetti da e per la Sardegna, due ore ed
un quarto da Olbia. Partendo da Cagliari, si prende la Strada Statale 131,
detta "Carlo Felice", fino a raggiungere Macomer, dove si imbocca la
deviazione per Bosa.
Il Paese è affacciato sul fiume Temo,
l'unico navigabile della Sardegna, per circa sei chilometri; nella navigazione
si incontrano canneti immersi nella vegetazione di un verde cupo, in cui
spiccano le tinte vivaci delle piccole imbarcazioni di legno.
Quest'angolo di Sardegna è conosciuto per
la sua rarità naturalistica. In cima alla piccola cittadina, che conta non più
di 8000 anime, spicca, in contrasto con le case moderne, il Castello di Serravalle,
detto dei Malaspina, dal nome dei marchesi che lo fecero costruire; il Castello
ha un perimetro di 300 metri con ben sette torri imponenti, vi si arriva
dopo aver attraversato "s'iscala Sa rosa e s'iscala Longa", due
scalinate situate ad est ed a ovest del borgo ma anche passando da s'iscale 'e
s'ainu, che corre per le strette vie, mentre i più pigri, quelli che non
riescono a fare senza della macchina, possono imboccare la strada che costeggia
il cimitero.
Da vedere nel tragitto, la chiesa di
Nostra Signora de Sos Altos, sita nella piazza D'Armi del Castello.
Attraversare il Temo vuole dire percorrere i secoli di storia che hanno
lasciato una traccia nel Borgo; nell'ottocento Bosa conobbe un notevole
sviluppo economico, divenendo perfino capoluogo di provincia, nel 1807, nonchè
sede della Prefettura e dell'Intendenza. L'attività conciaria ebbe un notevole
sviluppo e la popolazione continuava ad incrementarsi. Al fine di espandersi
verso il mare, furono abbattute le mura di cinta.
All'inizio del diciannovesimo secolo,
crollò il ponte in legno a sette archi che fu sostituito da quello ancora in
piedi, a tre arcate di trachite rossa. Oggi la vecchia conceria è un insieme di
edifici modulari che con le sue luci, delinea il lungo fiume, alleggerendolo
dalle tenebre della notte. Laddove finisce il fiume, comincia il mare e la
costa ci sorprende con le sue magiche trasformazioni, cambia luci, colore e
paesaggio. Insomma, ce n'è per tanti gusti ed anche in estate c'è posto per
tutti. Spetta solo a voi, decidere davanti a quale paesaggio più suggestivo
gettare l'ancora.
Nessun commento:
Posta un commento