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sabato 5 luglio 2014

Viaggio in Florida nona parte - arrivo a Miami Beach.

Tramonto a Miami il 4 Luglio
Ieri, dopo aver lasciato Cape Canaveral, ho continuato il mio viaggio verso Miami ed in quattro ore sono arrivata a destinazione. Il caldo qui si fa sentire tantissimo, più che ad Orlando,  visto che ci stiamo avvicinando  ai tropici. Infatti qui è bassa stagione, giacchè il clima tropicale, favorisce le piogge estive ed i turisti preferiscono evitare questo periodo ma venire qui da gennaio ad aprile. Apppena arrivata a Miami Beach, alle sette del pomeriggio, ho trovato la città allagata, con i mezzi di emergenza all'opera.
Appoggio i bagagli in albergo, faccio una bella doccia ristoratrice e mi rilasso un po', per riprendermi dalle visite incalzanti ai Parchi di Orlando. Qui ho tutto ciò che occorre per rilassarmi. La spiaggia di Miami Beach si trova a due isolati dall'albergo, a piedi ci arrivo in tre minuti. Quando vado mi piace dare però anche un'occhiata ai negozi che trovo lungo la strada e me la prendo comoda. Il mare di Miami e' sempre un po' agitato e le onde, come arrivano sbattono sulla battigia ed il rumore si sente da cento metri. Nel complesso il colore   dell'Oceano e' di un bell'azzurro mentre la spiaggia e' bianca ed impalpabile, pulitissima; vi sono alcuni chioschi che affittano l'ombrellone ed il lettino a 25 dollari cadauno. Con 75$.puoi avere un tavolino, un ombrellone ed un lettino per un'intera giornata. I ragazzi che lavorano qui, sono latini e cubani, per lo piu' messicani, salvadoreni, columbiani, ed equadoreni.  Si danno da fare dalla mattina presto a ripulire la spiaggia e ad aprire gli ombrelloni.
Hanno anche un piccolo bar per il ristoro veloce, una bibita o un gelato e le docce.  Qui la gente in spiaggia non e' tantissima quindi ho per me tanto spazio. Miami Beach ha la spiaggia larga circa 250 metri ed è lunghissima tanto che uno può stare ore a passeggiare lungo la battigia, che non dovrà tornare indietro! Qui non si vedono ragazzi di colore che vogliono vendere fazzolettini e nemmeno cinesi che vogliono farti i tatuaggi. All'inizio della spiaggia, si vedono le alte piante, per lo più palme dal tronco sottile, lasciate crescere proprio per arginare la spiaggia ed evitare che il vento la faccia ritornare in mare, così come e' avvenuto nella mia terra e precisamente nel Lungomare del Poetto. Queste piante sono alte, a foglia larga ed il loro terriccio oltre ad essere sabbioso, e' fatto di corteccia che grazie alla pioggia rimane bello umido.  Lungo la spiaggia di Miami spuntano   tanti alberghi per lo più bianchi o beige, molto alti, rispetto a quelli che si trovano all'interno, che hanno non più di cinque piani.
Gli alberghi del lungomare ne avranno una ventina e sono strutture ricettive ben organizzate, che hanno anche l'accesso diretto alla spiaggia.  Ogni 150 metri, sulla spiaggia vi è una life guard house, dove il bagnino sta di vedetta e non può distrarsi per nessun motivo, perché li, potrebbe avvicinarsi lo squalo in un istante e lui deve immediatamente provvedere a far uscire tutti dall'acqua, aiutandosi con la moto nautica. Resto in spiaggia un'ora e mezzo, avrei voluto trattenermi di più, ma aiutooo, una pioggia incalzante mi impedisce di rivestirmi e con l'asciugamano cerco di ripararmi la testa, mentre scappo per trovare un riparo in strada, sotto gli alberghi. Mentre corro, osservo il fuggi fuggi generale  e vorrei immortalare tutte quelle espressioni curiose sui volti della gente che come me, non sa che fare davanti ad una pioggia torrenziale di tale portata. Mi rassegno e continuo a correre verso l'albergo.

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