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domenica 6 ottobre 2013

Gravity - Recensione.

Ieri sera sono andata a vedere un film in 3D che credevo fosse molto noioso, come qualcun altro che avevo visto in passato; mi incuriosiva il fatto di poter vedere certe belle
immagini in 3D ed ho pensato, "al diavolo la trama!". Mi aspettavo un film molto lento, senza suspance, senz'azione; altroché, l'azione c'era, eccome, dall'inizio alla fine!! La bella Sandra Bullock, che impersonava la scienziata Ryan Stone, alla sua prima missione spaziale, mentre è intenta a riparare un pannello trasmettitore esterno della sua navicella, insieme al suo capo, che le tramanda le redini, essendo   lui alla sua ultima missione, vengono raggiunti da una tempesta di detriti formatisi in seguito alla distruzione di uno shuttle; i detriti che nello spazio dovrebbero viaggiare alla velocità di un proiettile, nel film erano mandati giù a rallentatore, quasi fossero dei massi appena staccati da una roccia, un bell'effetto, se non altro per far capire bene allo spettatore di cosa si trattasse. I due vagano per un bel po' nello spazio, nell'assoluto silenzio, incorrendo in tanti pericoli,  in cerca della navicella d'appoggio; ve n'è una cinese a 150 km. di distanza. I due comunicano di malo modo, con un tele radar malconcio. Ai due poveri astronauti ne succedono veramente di tutti i colori, ma mentre il veterano Kovalsky ( George Clooney), dall'alto della sua esperienza, se la prende con filosofia, la povera Ryan, muore di paura! Di impressionante bellezza è l'aurora boreale  vista in 3D!

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