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domenica 29 settembre 2013

Rush - Recensione.

"Quando scendo in pista sono consapevole di avere il 20% delle possibilità di morire"; ma allora perché farlo?  Disse Niki Lauda con la sua naturale freddezza: "Solo quando sei così vicino alla morte, puoi sentirti realmente vivo" rispose
James Hunt. Non è facile portare sullo schermo l'antagonismo sportivo tra due campioni come James Hunt  che correva con la McLaren e Niki Lauda, con la sua Ferrari;  questa è una buona pellicola che fa rivivere l'emozione dello stare in pista, i vizi e la sofferenza della vita privata, la presenza costante della paura per la morte, ma soprattutto la voglia di vincere a qualsiasi costo. Questi  campioni, hanno vissuto due esistenze parallele, ma opposte, che arriveranno a toccarsi nel profondo! Le vicende del film, girano intorno al campionato di Formula 1 che si disputò nel 1976, quello in cui Niki Lauda rischiò la sua vita ed Hunt, ebbe l'occasione di arrivare al suo primo ed unico titolo mondiale.
E' con vero dispiacere che oggi, Lunedì, 16 ottobre 2013, apprendo della morte in circuito del grande Sean Edwars; un figlio d'arte, il cui papà, Guy,  aiutò Niki Lauda, nel 1976 ad estrarlo vivo dalle fiamme della sua Ferrari. Sean stesso, interpretò in questo film, la parte del padre mentre compiva il suo atto eroico, ricordato, ironia della sorte,  ancora oggi, in seguito a questo brutto e fatale incidente.

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