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domenica 26 agosto 2012

Aspettando "Il lupo di Wall Street", parliamo di Jordan Belfort.

Sono già due sabati di seguito, che vado al cinema per vedere un film carino, ma quest'estate, il multisala offre ben poco, avendo già visto quasi tutte le pellicole, mi restavano "I mercenari due" e "Madagascar 3". Così ho visto anche quelli. Il primo, con tutta la vecchia squadra di scazzottatori, quali Silvester Stallone, Arnold Schwarzenegger, Bruce Willis, Jet Li, Chris Hamsworth ed altri attori, che nonostante...................
i loro sessanta suonati, avevano grinta da vendere; il secondo, in 3D è una storia uguale alle altre due precedenti, che ha annoiato perfino i bambini in platea, intervistati da me.  Quindi, niente recensioni, aspettando "Il Risveglio di Batman".
Rileggendo il profilo di un'amica virtuale, che vive a New York, mi è capitato di soffermarmi su un titolo che mi ha ricordato un libro che ho letto verso il 2010, "Il lupo di Wall Street", dove  Jordan Belfort, è un personaggio che ha visto l'apice della sua carriera nella Borsa di Wall Street, nel 1990. Dopo aver fatto la gavetta ai mercati del Qeens, come pescivendolo, ascende in borsa, prima come telefonista, poi creando una sua società, la Stratton Oakmont, una società incredibile, dove il denaro si moltiplica alla velocità della luce. Diventato un intraprendente e giovane broker,
Belfort, impara ben presto l'arte di spostare mucchi di denaro e felicità e non gli bastano più le 7 Ferrari, l'elicottero personale, la moglie statuetta ed una villa grandissima, per farlo sentire il padrone del mondo. Egli è dipendente da diverse sostanze stupefacenti, che lo porteranno dal vertice in cui era velocemente  salito, verso una discesa in  carcere, accusato di truffa. La notizia che mi ha entusiasmato è che nel 2013 uscirà il film sulla storia di Belfort, di Martin Scorsese,  interpretato da Leonardo di Caprio che abbiamo visto  in passato, nei panni di Edgar Hoover, capo dell'FBI, in un'egregia interpretazione e da Mattew McConaughey.

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