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lunedì 6 agosto 2012

Il Cavaliere del Santo Graal - Recensione.

Siamo al tempo delle Crociate in Terra Santa ed il Capitano Tuono, si imbatte in un vecchio rinchiuso in una prigione, perchè Cristiano. Era il XII secolo ed il vecchio, in punto di morte, consegna allo spagnolo Tuono, il Santo Graal, un calice in cui si diceva che avesse bevuto Gesù, con la promessa di consegnarlo ai suoi Guardiani in Spagna. Poco dopo, Tuono, per coincidenza, deve riaccompagnare in patria, la principessa vichinga Sigrid. Durante il viaggio di ritorno, inizia una serie di avventure, tra cui lottare contro le forze maligne, per impedire che il mondo cali nelle tenebre in forza di un magico rituale. Il Calice del Santo Graal è ambito da tutti, quindi potete immaginare le lotte corpo a corpo a cui deve sottostare Tuono con la principessa guerriera Ingrid e tutti gli altri.
Il film, molto fantasy è piuttosto spensierato; mentre in Spagna è molto noto il fumetto di Tuono, al di là dei Pirenei, annaspa violentemente; infatti passando di regista in regista, ha impiegato quasi 10 anni, prima di decollare nel grande schermo. Sembra un film, a parte la scena storica, di altri tempi, dove gli effetti speciali non esistono, si fa ricorso a vecchi trucchi cinematografici, come al tempo della Freccia Nera, le scene sono piuttosto scontate; consiglio di aspettare e  vederlo a casa, stando comodamente in poltrona.

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