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lunedì 6 agosto 2012

In memoria di Grazia Deledda - Madre di tutti gli scrittori sardi.


Maria Grazia Deledda nasce a Nuoro nel 1871 da genitori benestanti. Inizia la sua carriera di scrittrice molto giovane, appena sedicenne e già fantasticava di diventare una scrittrice importante;  i racconti prima e le novelle poi, vengono pubblicati sui giornali di Roma; le sue aspettative vengono premiate con svariate pubblicazioni anche nei giornali sardi.

La sua prima storia pubblicata era intitolata "Sangue sardo", una storia passionale di amore e morte, piaciuta a Epaminonda Provagli che la propose ai suoi lettori con successo; fu un battesimo letterario che indusse la Deledda a dedicare la sua vita a questa irresistibile vocazione. Ma la sua vera prima opera fu "Nell'Azzurro" del 1890; cinque anni dopo "Anime oneste" e poi  "Il vecchio della montagna". Nel 1890 si sposa con un funzionario del Ministero della Difesa, Palmiro Madesani, col quale si trasferisce a Roma. Non le sembra vero! Quì scrive per numerose riviste, come Nuova Antologia, che ha tra i tanti collaboratori, due premi Nobel, Luigi Pirandello e la stessa Grazia Deledda.

La sua opera inizia ad incuriosire molti suoi colleghi, e ad essere da essi apprezzata. Qualcosa di nuovo c'è nella sua scrittura, che non è italiano accademico e non è pura lingua sarda. La scrittice è consapevole che se scrivesse le sue opere d'amore e di morte, di vita e di dolore,   in italiano standard, esse verrebbero smorzate nella loro enfasi, perdendo la forza espressiva;
così nasce la mistura in cui la lingua italiana, rincorre il dialetto. La Deledda sta costruendo una letteratura sarda per tutta la nazione. Con questa sua consapevolezza scrive "Elias Portolu", nel 1903 e la strada ora si apre a numerosi successi, come "Cenere", "L'edera", "Sino al confine", "Colombi e sparvieri" fino al più amato "Canne al vento"; nel 1918 esce "L'incendio nell'oliveto" e "Il Dio dei venti" e quattro anni più tardi la Deledda vince il suo premio Nobel per la letteratura. E' stata fino ad oggi, l'unica donna Italiana ad aver conseguito un Oscar per la Letteratura. Quale onore per noi sardi!
Il giorno di ferragosto del 1936 la scrittrice muore a 65 anni. Grazia Deledda può essere ricordata da ciascuno di noi, in qualunque posto della terra ci troviamo, basterebbe leggerla. I luoghi della sua memoria, sono fisicamente due e si trovano a Nuoro. La casa in cui ha vissuto fino al suo matrimonio che oggi è diventata un Museo e la Chiesetta della Solitudine in cui all'interno si trova la tomba di Grazia Deledda.

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