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sabato 18 agosto 2012

Facciamo insieme un viaggio sul trenino verde - II° parte.

Da Mandas parte un'altra corsa che dopo 95 Km., passando per la Barbagia e Belvì, permette di osservare importanti opere di ingegneria sarda, come il Viadotto di Gennesitzu, la Miniera di Funtana Raminosa ed il Nuraghe di Nolza; la vista si apre ora su panorami bellissimi fino al mare di Oristano. La corsa più corta è di 45 Km. e comprende la tratta Macomer - Bosa che permette di ammirare le verdi distese a pascolo, delimitate dagli antichi muretti a secco  e la presenza forte e rassicurante del Nuraghe Succoronis, completa il paesaggio. Il punto più alto della linea è la fermata di Bosa (537 mt.). Dall'inclinazione degli alberi, provocata dal forte maestrale, si intuisce che il trenino si sta dirigendo verso il mare. Si attraversa la Planargia, dove, dal nome, il paesaggio si fa pianeggiante ed i paesi si uniscono gli uni agli altri. 

 Ecco che ora il treno si tuffa dentro una vallata invasa dai vitigni, sono quelli della vallata di Montresta, che produce la buona Malvasia di Bosa, per poi proseguire il suo viaggio parallelamente alla costa, a pochi metri dal mare. L'ultima linea si snoda al Nord per ben 151 Km., tra Sassari, Tempio e Palau, detta anche linea dei due mari. Si parte da Sassari ed il binario si riconosce perchè è più ridotto. Il punto più altro di questa tratta è Fenosu (539 mt.) e da quì, lentamente, si profila la discesa verso il mare, passando per le Mesas, le colline della zona, simili a quelle del Far West, si attraversa la foresta Pietrificata di Carucana;
superato il Viadotto del Lago Coghinas, si passa attraverso una vegetazione sempre più fitta. Si arriva così in Gallura, dove il paesaggio cambia aspetto ed è contraddistinto dalla presenza del granito e della querce da sughero, i materiali base delle lavorazioni artigianali galluresi. Si apprezzi il lavoro certosino fatto dalla Ferrovia e si osservi il viadotto di 500 mt. che si avvolge a spirale intorno alla montagna. Si arriva in cima, alla stazione più alta della tratta, quella di Tempio Pausania ed anche la più antica, visto che è stata realizzata nel 1931 e trasformata in un Museo dell'Antica Officina, tutto da vedere. Abbiate pazienza ancora per qualche minuto e potrete sentire il rumore del mare; dopo una grossa curva, ecco che ai vostri occhi si apre un panorama che non potrete mai dimenticare: la costa della Gallura con l'Arcipelago della Maddalena e quì vorreste che il vostro trenino si fermasse per sempre, invece lui , inesorabilmente continua verso a sua ultima stazione.

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