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domenica 13 maggio 2012

Tanti motivi per visitare la Sardegna: storia, nuraghi, tombe dei giganti, terme, miniere, cucina, dolci, mirto, spiagge e tanto ancora.



Ormai da tanti anni, le vacanze in Sardegna, si prenotano almeno 10  mesi prima, sopratutto se si opta per viaggiare col traghetto, portando al seguito l'automobile con dentro tutta la famiglia. Per chi non conoscesse ancora la nostra isola, ricordo che essa è una terra molto antica e ne troverete traccia in tutto il suo territorio, partendo dai nuraghi sparsi un pò dovunque, ve ne è uno molto grande e famoso a Barumini, nel Medio Campidano, passando per le rovine di Tharros, Comune di Cabras, paese di pescatori dell'oristanese, vicino a San Giovanni del Sinis, dove la sabbia è più sottile come quella de Is Arutas e Su Mamoni; gli appassionati archeologi, hanno un gran che da sbizzarrirsi; non dimentichiamo le Terme Romane, (http://giurtalia.blogspot.it/2011/09/le-cure-termali-in-sardegna.html), famose come quelle di Fordongianus e di Sardara; continuando fino alle tombe dei Giganti, legati all'età nuragica, disseminate in tutta la Sardegna, che come i Nuraghi non ne esistono di eguali in Europa; le Domus de Janas, le case delle fate, e poi ancora le Miniere, che sopratutto nel Sulcis, fanno da sfondo al panorama sospeso tra cielo e mare;
ricordo che il nostro era un territorio di miniere, dove la gente lavorava dalla mattina alla sera a centinaia di metri sottoterra e che purtroppo si è anche ammalata, rimettendoci la vita. Negli anni sessanta, molti minatori sardi, hanno scoperto che si guadagnava di più all'estero e con tutta la famiglia si trasferirono in Francia ed in Belgio, quando non oltrepassavano i confini dell'Oceano. Ora le miniere sono state trasformate in musei, e con le visite guidate, si possono fare le escursioni, ma la sensazione antica, persiste ancora oggi.

Una miniera degna di essere visitata è quella adiacente a Porto Flavia, il cui inventore, un ingegnere, dedicò l'innovazione, alla propria figlia, Flavia. La  caratteristica era che due gallerie correvano parallele una sopra l'altra. Il carico di carbone, veniva gettato, passando attraverso un  tunnel,   sul trenino  che correndo sui binari, arrivava subito al posto di attracco della  nave.
Si organizzano numerose visite guidate, per comitive di turisti, che oltre a godere di un meraviglioso panorama, su Pan di Zucchero, un faraglione alto 133 metri, possono immaginare , attraverso la visita e le riprese, quella che è stata per tantissimi anni  l'attività predominante del luogo. La Sardegna conserva bene le sue tradizioni, sopratutto nei  paesi dell'entroterra, dov'è possibile assistere agli spettacoli folkloristici, legati ad antiche tradizioni. La memoria riporta indietro, ai canti di lavoro campestre, ai canti religiosi, che ancora oggi sono attuali. Arrivando in Sardegna, verrete  accolti con grande entusiasmo dalla gente del posto, che, essendo notoriamente molto ospitale,  preparerà per voi del cibo genuino insaporito dalle bacche e dalle foglie della vegetazione tipica mediterranea, che cresce spontaneamente un pò dovunque.
I primi piatti, sono a base di prodotti della terra, i culunzones, col ripieno di patate e menta, serviti sempre con una bella spolverata di pecorino sardo, mentre quelli di mare, sono spolverati dalla bionda bottarga, le uova di muggine messe sotto sale ad essicare al sole nostrano. I secondi di terra mettono sul podio il maialino da latte arrosto, spennellato del suo stesso intingolo, con rami di mirto,
mentre quelli a base di pesce, sono  il dentice, i paraghi, le orate, le spigole, l'aragosta ed i gamberoni, alla griglia, ma sicuramente sono ottimi anche cotti in tegame, magari a base di aceto, per durare più a lungo.
 Da assaggiare anche i prodotti diretti della terra, come l'olio nelle nostre olive, "bicc'e corroga", crudo, col pane cotto nel forno a legna e per finire, un ottimo dolce da scegliere fra gli amaretti,



is pardulas, is papassinas, is tilicas, le sebadas, is guelfus, is pictoccheddus, i mostaccioli, e tanti altri, dov'è predominante la pasta di mandorle, amare e dolci. 











E per digerire, su fil'e ferru oppure un ottimo mirto bianco o nero dal sapore selvatico, molto forte, come il carattere dei sardi.

1 commento:

  1. Guarda, la prima volta che son giunto in Sardegna, ho sentito proprio un' aria diversa.
    Il tempo sembra camminare più lentamente.
    Si sente proprio di essere su un' altro continente, come in Sicilia.
    La roba da mangiare l' ho assaggiata tutta ( tranne il cardo ), per i luoghi, ne ho visti ma ce ne sono tantissimi da vedere.

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