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martedì 29 maggio 2012

Molto forte, incredibilmente vicino - Recensione.

  1.  
  2. E' un film a tratti commovente, che ci riporta alla mente quel tragico 11 settembre, che ogni anno non manchiamo di celebrare. Il film, in maniera molto silenziosa e discreta, ci fa capire che cosa si è spezzato quel giorno. Oskar, un bambino molto assennato, che aveva un ottimo rapporto, col padre, continua a stargli vicino, anche dopo la sua morte, ancora per otto minuti. Egli scopre che nell'armadio personale del genitore, vi era una chiave all'interno di una busta, con su scritto Black, un cognome come un altro, che solo a New York, ce l'hanno 140 famiglie. Così il ragazzino, esce ogni giorno per recarsi a scuola, invece si fa il giro, in base ad un programma, di tutte le famiglie che portano quel cognome, fino ad incontrare, colui a cui la chiave era destinata e cerca di scoprirne  il motivo. Oskar, lavorerà sodo per un bel paio di giorni, girando tutta New York, e quello è solo uno dei motivi, per cui vale la pena, godersi il film.

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