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giovedì 13 ottobre 2011

Alghero- Battuta di pesca al Dentice -

                       La Sardegna    viene          considerata
Alghero
come "I Caraibi del Mediterraneo", grazie al suo clima mite in tutte le stagioni, alle sue acque cristalline e ricche di pesci policromi al pari della Barriera Corallina, alle sue bianche e soffici spiagge, per il suo entroterra che nasconde panorami unici che si fondono      tra    mare    cielo    e    terra,         dando
Capo Caccia
origine ad un unico  spettacolo. Spesso i turisti arrivano in Sardegna senza avere un programma ben preciso, desiderando solo di godersi il mare e la spiaggia, tutti i giorni, e non cercano alternative. La vacanza così concepita, rimane sterile, se non si da sfogo alle proprie passioni. Una di queste potrebbe essere fare una bella          battuta            di               pesca                oppure
un'immersione con le bombole, nel mare più pescoso ed affascinante del Mediterraneo. Un posto vale l'altro, sono tutti molto belli. Ad Alghero, per esempio, è disponibile la Flying Bridge, un'imbarcazione lunga 11 metri, dotata di tutti i comforts, con cui si possono organizzare divertenti escursioni e battute di pesca, con amici o con la famiglia, a traina, bolentino, drifting, palamito etc.....Si potrebbe partecipare ai corsi organizzati per migliorare le tecniche per tutti i tipi di pesca. Se riuscite a svegliarvi presto, l'appuntamento è alle 4 del mattino, quando è ancora buio, al Porto di Alghero. L'imbarcazione a quell'ora è pronta, sta riscaldando i motori per partire alla volta delle tenebre, per "ingaggiare" qualche bel calamaro che farà da esca per la traina di fondo, a "Sua Maestà, il Re Dentice". La barca è munita di ecoscandaglio ed appena intercetta il branco di cefalopodi, ci si mette all'opera. Si sentono leggeri sbuffi

che si avvicinano da lontano, sono i delfini che avanzano; l'aria è frizzante ed occorre una leggera incerata e...perchè no, anche un buon caffè caldo. Inizia a delinearsi la costa, arriva l'alba ed il cielo schiarisce pian piano, in un'esplosione di colori rosati e violetti, che si riflettono nell'acqua. La sveglia spartana è stata ripagata dalla vista della notte che, in punta di piedi cede il passo alla luce del giorno che ormai, entra prepotente. La battuta ha inizio.

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