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lunedì 22 agosto 2011

Il miracolo dei Fenicotteri Rosa.

Alla fine di maggio, sono arrivati in ottomila, tutti accoppiati,  pronti a preparare i nidi per accogliere i loro piccoli. Eleganti ed armonici, simili alle cicogne, sono considerati i "Danzatori dell'Acqua". Hanno scelto proprio Molentargius, a due passi dall'agglomerato cittadino di Cagliari, Quartu Sant'Elena e Selargius. Sono finalmente ritornati per darci
 l'emozione di vederli mentre spiccano il volo tutti insieme, per regalarci lo spettacolo della nuvola rosa che si innalza delicatamente, colorando il cielo di un tenue rosa polvere di cenere.
Loro, che hanno sempre preferito vivere all'interno di oasi, lontano dai centri abitati, col tempo si sono avvicinati sempre di più all'uomo. Grazie anche all'Ente Parco,  che ha dotato le zone battute da "Sa genti arrubia", così sono chiamati i volatili in città, di sistemi di protezione e di sicurezza, i cagliaritani si stanno ormai abituando a convivere con questi uccelli che possono essere osservati da lontano, sia dagli appassionati, che  dai comuni curiosi. Anche le scolaresche si recano spesso nel Parco per osservare i volatili, così si sentono più sensibilizzati e stimolati ad amarli e rispettarli e, perchè no, a studiarne le abitudini ed il comportamento nel loro habitat. Tutto questo spettacolo della natura attira innumerevoli turisti che, con sofisticate apparecchiature, ed armati di infinita pazienza, osservano per ore intere, incuranti de sole cocente, lo stile di vita dei Fenicotteri Rosa. Nel 1993 approdarono a Molentargius, i primi sporadici esemplari; al tempo, quella era una zona molto trafficata, pertanto, al momento del corteggiamento e dell'accoppiamento, i vlatili venivano ripetutamente disturbati. Abbiamo corso il rischio di perderli per sempre, per vederli emigrare verso zone più tranquille, come il Delta del Po , la Laguna di Orbetello, la Tunisia, la Turchia e la Francia. I Fenicotteri Rosa, trovano il loro cibo nelle acque molto salmastre, come quelle arricchite di Molentargius. Nel Parco, essi sono costantemente monitorati, tramite apposizione di anellini, e col tempo essi sono diventati un Patrimonio   di tutta la Sardegna, che va saputo tutelare e proteggere come un  tesoro inestimabile. Questo è possibile perchè i Fenicotteri Rosa, hanno una durata di vita lunga, in rapporto a tanti altri animali. Essi vivono in media 40 anni. Nelle oasi sarde, sono state riscontrate circa 230 specie diverse di Fenicotteri. Prima del 1993, le uniche zone battute dai fenicotteri rosa, dal greco "ala di porpora", erano la Comargue, in Francia, e la Fuente de Piedra, nella Spagna Meridionale. Lo stagno di Molentargius, raggiunse il suo successo, nel 1993, battuto da una colonia di 1500 esemplari, da cui poi nacquero un migliaio di pulcini. La nidificazione si è ripetuta anche negli anni seguenti. Il nido preparato nelle acque basse della laguna, è costruito con gli ammassi di fango che viene ripetutamente modellato col becco, fino ad ottenere la forma di un cono alto circa  40 cm., la base tronca  di 35 cm.. La femmina cova l'uovo, non più di due, per circa 30 giorni. Il pulcino quando nasce, ha il piumaggio bianco e si nutre di un composto dell'esofago della madre, a base di glucosio. All'età di 4 mesi, i piccoli iniziano a volare, ed affrontano l'emigrazione che avviene a fine estate. I fenicotteri adulti sono alti 1,80 mt. ed hanno un'apertura alare di 1,40 mt.. Guardando il colore del loro piumaggio, si può scoprire l'età. Fino all'anno predomina il colore bianco; dal 2° al 3° anno compare il rosa che da tenue, diventa sempre più scuro. Le penne "remiganti", che danno la spinta per spiccare il volo, sono nere.

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