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martedì 26 luglio 2011

La Pecora Nera Arburese.

La pecora di razza Sarda è autoctona della Sardegna, selezionata da lungo tempo per le specifiche condizioni ambientali dell'isola. Essa probabilmente origina, come la maggioranza delle razze del bacino Mediterraneo dal grande ceppo Asiatico. E' stata probabilmente introdotta nell'isola da popolazioni provenienti dal Nord-Africa e la sua prima rappresentazione risale
 alla civiltà Protosarda del 2000 A.C.. Originariamente la pecora Sarda era un animale di piccola taglia, con maschi e femmine dotati di corna e con bassi livelli produttivi se confrontati a quelli attuali
Sino agli anni sessanta questo tipo di “pecora nera” componeva più della metà di molte greggi dell’Arburese. Essa veniva allevata per le sue precise peculiarità: maggiore resistenza e adattabilità ai pascoli di collina, utilizzo massiccio della sua lana nera per la tessitura dell’orbace, che risultava essere il tessuto maggiormente utilizzato per la confezione degli abiti, dei costumi tradizionali e de “su saccu”, la coperta imperniabile utilizzata dai pastori per ripararsi dall’acqua e dal freddo. Gli agnelli neri venivano portati a un’età di sei/sette mesi e le loro pelli venivano utilizzate per confezionare “sa besti”, un capotto imperniabile che proteggeva ugualmente molto bene il pastore dalle intemperie. Spesso, dalla vendita delle pelli di “agnellone” nero si ricavava quasi quanto la vendita della carne. Con la selezione massiccia della pecora bianca da latte e per il fatto che la lana e le pelli nere non avevano più mercato, anche a causa dell’evento della plastica e dei tessuti sintetici, l’allevamento della pecora nera si è andato pian piano perdendo e attualmente, nelle greggi sarde , su quattro milioni circa di ovini, sono presenti solo un migliaio di pecore con il vello nero e con le caratteristiche ancestrali di cui sopra..
La “pecora nera di Arbus” risulta quindi essere una biodiversità a rischio di abbandono e quindi in via di estinzione, che merita di essere tutelata e valorizzata come tutte le razze autoctone della Sardegna in quanto rappresenta una peculiarità del patrimonio zootecnico locale.
Il comune di Arbus ha portato avanti un’opera di sensibilizzazione degli allevatori e con essi ha costituito un comitato che si è posto l’obiettivo di tutelare e valorizzare questo importante ovino. e tutti i suoi prodotti
Per il momento si sono conseguiti due importanti risultati:
1. L’iscrizione al registro genealogico del ministero dell’Agricoltura della “Pecora nera di Arbus”;
2. La costituzione di un comitato di allevatori che oltre a promuovere la tutela di questo ovino hanno deciso di cominciare a reintrodurla nelle loro greggi.
E'  stato organizzato un evento,  nell’incantevole borgo minerario di Ingurtosu, che si proponeva di valorizzare la carne di agnello nero. Ne sono stati arrostiti un quarantina e sono stati offerti in degustazione a oltre novecento turisti che hanno affollato il borgo minerario.
L'agnellonero di Arbus si contraddistingue per le dimensioni ridotte, la carne magra e bianca molto tenera e facilmente digeribile, e per il sapore e l'odore intenso. Ha un alto valore nutritivo. Gli animali vengono allevati in ambienti del tutto naturali, allo stato brado, caratterizzati da ampi spazi collinari ed esposti al sole e ai venti, in un clima che risponde perfettamente alle esigenze tipiche della specie. La carne di agnello è ottima se consumata in casseruola, al forno o alla brace, accompagnata da un contorno di patate e da un buon bicchiere di vino rosso.


http://www.google.it/search?um=1&hl=it&biw=1003&bih=649&tbm=isch&sa=1&q=pecora+nera+arburese&btnG=Cerca&oq=pecora+nera+arburese&aq=f&aqi=&aql=&gs_sm=s&gs_upl=0l0l0l6172l0l0l0l0l0l0l0l0ll0

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