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martedì 26 luglio 2011

Guglia, Aguglia, Agugliastra, Ogliastra.

In Sardegna esiste un mondo segreto ed affascinante, spesso lontano dagli itinerari turistici più reclamizzati, ma non per questo meno importante e ricco di emozioni. Vi suggerisco alcune località che meritano di essere visitate per le loro attrattive, magari insolite ma, proprio per questo, capaci di regalare nuove suggestioni e piacevoli sorprese.
Un  villaggio tra i più pittoreschi di tutta l’Isola. Arroccato su cime rocciose che si affacciano su una splendida valle, è uno dei siti più panoramici e caratteristici della regione, che io conosca. I tetti rossi delle vecchie abitazioni costruite in granito senza intonaco, si intravedono tra ..........
rocce e gruppi di lecci, cisti, rovi e corbezzoli. La località, definita "il tetto pietroso" della Sardegna, ha origini nella seconda metà del Settecento e, dalla sua singolare posizione, si può ammirare un panorama mozzafiato a 360 gradi. Gli appassionati di escursioni, magari a cavallo o in mountain bike, si troveranno immersi in una fitta vegetazione tra sorgenti e grotte misteriose. Le rocce hanno forme bizzarre, spesso legate a leggende popolari, come quella di "Su Demoniu", che attribuisce alla mano del diavolo, o meglio al suo dito infuocato, il disegno su una parete rocciosa, della testa di un cervo, pecore e attrezzi da lavoro. La maggior parte delle abitazioni conserva il vecchio camino, fulcro della vita domestica del passato, provvisto nella parte antistante, di uno spazio apposito per sedersi durante le fredde serate d'inverno. Un’altra gita fiabesca è quella alla grotta di Ispingoli, tra Dorgali e Orosei. Un sistema di illuminazione e di scale si snoda intorno a cascate di stalagmiti e stalattiti dalle forme e dai colori più vari. La colonna più lunga, alta 38 metri ha pochi rivali in Europa ed unisce la volta con la base della grotta. Sin dai tempi più antichi veniva utilizzata dall'uomo come rifugio e, fino a qualche decennio fa, offriva ancora riparo ai pastori. La temperatura mite e costante rende gradevole la visita ma il pezzo forte della passeggiata in grotta è la sensazionale visione dell’Abisso delle Vergini. E’ un imbuto stretto e profondo comunicante con le diramazioni sotterranee della caverna che si sviluppa per circa 12 chilometri. Fiumiciattoli e ruscelli attraversano perennemente questo ramo della grotta aperto solo a speleologi esperti. Alla base dell'Abisso sono stati ritrovati dei monili in pasta vitrea di fattura fenicia (esposti nel museo archeologico di Dorgali) e resti ossei attribuiti a giovani donne. Sulla base di questi ritrovamenti è nata la leggenda dei sacrifici umani perpetrati dai Fenici per ingraziarsi gli dei. Visione insolita, di straordinaria bellezza, è Perda Longa ( pietra lunga), monumento naturale situato nello splendido scenario della costa a falesie di Baunei
Baunei

, a nord di Santa Maria Navarrese. Questa roccia, per la sua forma così caratteristica, veniva chiamata dagli antichi naviganti, “Guglia”, “Aguglia” o “Agugliastra” che, nel tempo, si sarebbe trasformato in Ogliastra e quindi nel nome del territorio. Perda Longa è un avamposto roccioso sul mare, dislocato ad un’altezza inferiore rispetto alla retrostante bastionata calcareo-dolomitica, dalla quale si sarebbe isolato per processi di erosione marina e atmosferica e per intensi fenomeni carsici. Cespugli e alberelli contorti vegetano nelle fessure del monumento di pietra, parzialmente sezionato in tre elementi: uno verso terra, uno centrale maggiore (128 m) ed uno più piccolo e sottile a mare.
Pedra Bianca

Tra Padru e Alà dei Sardi, a circa 35 chilometri da Porto Rotondo, vi sorprenderà Pedra Bianca, un piccolo sito con i suoi ciclopi granitici, che dalla superficie si inabissano nel mare color smerldo, con i suoi paesaggi subacquei, dalle candide scenografie, rese tali dai colori di queste rocce.

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