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mercoledì 2 ottobre 2024

La frutta e verdura di ottobre 🎃

Ciao Rita, Il mese di ottobre è sinonimo di autunno 🍁 Le foglie cambiano colore e si profilano nuove varietà di frutta e verdura.͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ ͏‌ 

martedì 20 agosto 2024

Viaggio a Boston - Massachusetts - Harward 5)


 


Harward si trova a Cambridge, nel Massachusetts, nell’area metropolitana di Boston. È la più famosa università degli Stati Uniti ed una delle più prestigiose. Harward fu fondata nel 1636 da  John Harward, la cui grande statua di bronzo troneggia all’interno del grande giardino del campus; qui si nota l’internazionalità della struttura, infatti studenti, famiglie e visitatori, provengono da ogni parte del mondo; questa è la più antica università degli Stati Uniti ed è da tutti giudicata la migliore; i datori di lavoro preferiscono uno studente proveniente da Harward piuttosto che dalla Columbia o dalla Yale o da Stanford, un nome, una garanzia! Fare una passeggiata rilassante tra i giardini di Harward riempie l’animo e ti riporta il desiderio di tornare indietro nel tempo! È utile ed interessante fare una chiacchierata con gli studenti che lavorano in segreteria, sono tutti molto bravi, ragazzi per bene, eleganti e molto gentili, nei modi e nelle parole, sembrano giovani di altri tempi.



John Harward il fondatore



Alcuni di essi sono già laureati e l’università li ha trattenuti all’interno del Campus offrendo loro un buon lavoro, altri, ancora studenti, danno le dritte ai visitatori al fine di rendere più piacevole la visita alla tenuta. Se vi capita di essere accompagnati in un tour ad Harward, non dimenticatevi, alla fine di offrire la mancia al ragazzo o alla ragazza che vi accompagnerà! Potete visitare tanti musei, io ho scelto il museo Peabody di Archeologia ed Etnologia, dagli imponenti totem dei nativi americani alle sculture Maya, ai tessuti finemente intrecciati, ai video testimonial del nuovo status dei nativi: storie toccanti di intere famiglie che sono state costrette ad abbandonare le loro terre e tutto il resto, questa è storia. 
Continuo la mia passeggiata nei giardini di Harward, vedo un insieme di edifici rivestiti da mattoncini rosso/ bordeaux che si susseguono in questo che sembra un paesino di altri tempi. All’interno di Harward, la più gettonata è la biblioteca, tutti vorrebbero vederla ma l’accesso è consentito esclusivamente agli studenti, ed al personale dipendente, dietro esibizione della tessera. Una visita al campus in solitaria si può fare perché non è necessaria la guida. Harward ha più di 360.000 studenti in tutto il mondo ed un fondo di 7 milioni di dollari l’anno da destinare ai suoi laboratori di ricerca e sviluppo. Chi si laurea ad Harward ha un accesso privilegiato nel mondo del lavoro, grazie ad un mix di formazione a contatto con le migliori menti del mondo.


Il museo
















Ha peró il tasso di ammissione minore, ossia solo il 4,5% degli studenti che ne fanno richiesta, vengono accettati. La tassa scolastica è di 52.000$. l’anno, alla quale si sommano le spese aggiuntiva di 4.500$. ed il costo per vitto ed alloggio, ossia altri 20.000$.. Ogni anno il costo per ciascuno studente è di 76.000$. Per un giovane italiano entrare ad Harward è molto difficile perché occorre avere un curriculum scolastico eccellente, ottima padronanza della lingua inglese ed ottenere buoni risultati nei test di ammissione. Persone famose come Bill Gates, John Fitzgerald Kennedy, Henry Kissinger, il re Federico X di Danimarca, Barak Obama, Mark Zuchemberg, gli attori Natalie Portman e Matt Demon si sono laureati a Harward. 

martedì 6 agosto 2024

Viaggio a Boston - Boston Tea Party - Il pretesto che scatenò la guerra d’indipendenza americana 4)

I bimbi rappresentano i coloni americani 

L’episodio che racconto è successo 250 anni fa e fu il pretesto per lo scoppio della guerra d’Indipendenza americana. Il 16 dicembre 1773, 342 casse di te furono gettate in mare dai coloni americani per protesta contro il Parlamento britannico che aveva approvato il “Tea Act”, una  legge che autorizzava la Compagnia delle Indie Orientali a vendere direttamente il te proveniente dall’Oceano Indiano nelle sue colonie americane, tagliando fuori gli intermediari americani che fino ad allora godevano di un ampio giro d’affari.
Il cantastorie

La scenografia








L’obiettivo del “Tea Act” era di vendere a costi inferiori le grandi quantità di te stoccate nei magazzini londinesi e di combattere in quel modo il contrabbando nelle 13 colonie americane. Come reazione al Tea Act i commercianti americani boicottarono il te inglese, infatti alcuni giovani travestiti da indiani Mohawk assalirono le navi inglesi ancorate nel porto di Boston e gettarono in mare le 342 casse della preziosa
merce del valore di 90.000 sterline (104.000 €.), l’episodio, passato alla storia col nome di “Boston Tea Party”, scatenò la reazione immediata di Re GiorgioIII^ e del governo di Londra che disposero la chiusura punitiva del porto di Boston dal primo giugno 1774 fino a quando non fosse stato risarcito il danno economico di quella distruzione. L’episodio fu il pretesto che fece scoppiare la guerra d’Indipendenza americana (1775 -  1783).

Viaggio a Boston - Massachusetts - Boston Fire Museum 3)


Il Boston Fire Museum presenta una collezione di attrezzature antincendio antiche e moderne adottate in passato dai vigili del fuoco della città. Il museo è situato in un’ex caserma dei pompieri risalente ai tempi delle autopompe trainate dai cavalli, vicino al Boston Childen’s Museum ed al Boston Tea Party Museum. All’interno vi sono esposte anche le vecchie autopompe per mettere in evidenza l’evoluzione delle attrezzature nel tempo. Il museo evidenzia anche le date storiche dei vigili del fuoco come “the Great Fire of Boston” del 9 novembre 1872, data in cui un terribile rogo scoppiò nel centro di Boston riducendo in cenere centinaia di palazzi, causando danni per milioni di dollari; oggi è ricordato come il “Grande Incendio di Boston”. Dopo la guerra di secessione americana combattuta tra il 1861 ed il 1865, la città di Boston era di nuovo in espansione, furono ricostruiti nuovi edifici civili e commerciali ma le infrastrutture rimasero quelle vecchie e la rete idrica non era stata adeguata alle esigenze della popolazione, insieme all’epidemia di influenza che portò alla moria dei cavalli, furono queste le cause principali che portarono all’incendio del 1872. Il sabato sera in cui esso accadde iniziarono ad uscire fiamme e fuoco dal seminterrato di un magazzino commerciale in Summer Street, nel centro di Boston. Le fiamme si propagarono velocemente ai palazzi vicini; gli uffici telegrafici il sabato sera erano chiusi e molti cavalli per divulgare la notizia, non erano più disponibili; ci vollero così ben 12 ore per domare le fiamme.

Le vittime furono circa 20 ma il fuoco colpí 776 edifici e ben 26 ettari della città andarono in fumo insieme a decine di milioni di dollari di beni e proprietà. Altre cause di quell'incendio furono i tetti delle case in legno ed i materiali di rivestimento dei palazzi altamente infiammabili, inoltre la presenza di sostanze infiammabili nei magazzini, il sistema idrico con pressione dell’acqua troppo debole per far arrivare abbondante acqua  sui tetti per spegnere rapidamente l’incendio, visto che gli edifici troppo alti impedirono l’arrivo delle scale antincendio dei vigili del fuoco ai piani alti. Il centro finanziario di Boston era ridotto in fumo, con esso  centinaia di attività commerciali che causarono la perdita del posto di lavoro di migliaia di bostoniani; dozzine di società  assicuratrici fallirono perché non riuscirono a risarcire i danni. Mille persone restarono senza una casa e 20.000 senza lavoro. Nonostante non fosse vasto quanto l’incendio di Chicago dell’anno precedente, l’incendio di Boston fu il più costoso in termini di danni alla proprietà privata in America.
Le colpe dell’incendio furono addossate al capo dei vigili del fuoco di Boston il quale si difese dicendo che i funzionari preposti erano già stati avvisati del pericolo imminente; John Damrell venne comunque sostituito nella sua carica.
















Il personale del museo è fatto da vigili del fuoco in pensione che illustrano e raccontano con tanto entusiasmo e tanta commozione i loro interventi, le loro storie, anche quelle tramandate, con dovizia di particolari a noi adulti ma anche ai bambini e ci spiegano le acrobazie che facevano ogni volta che intervenivano il più celermente possibile per spegnere gli incendi e salvare le persone in pericolo, mettendole in sicurezza. Un lavoro non facile e degno di tanto rispetto ed ammirazione!
All’interno del museo tante immagini delle notizie apparse sui giornali del tempo. 
Un altro incendio tristemente famoso fu quello del Cocoanut Grove, il più spaventoso d’America; quasi 500 persone morirono intrappolate tra le fiamme del night di Boston. 
La notte del 28 novembre 1942 ben 166 persone rimasero ustionate gravemente. Successe il sabato successivo al Ringraziamento mentre si cercava di dimenticare gli orrori della guerra con un buon drink e musica da ballo. Nel locale vi erano soldati che festeggiavano il loro congedo, alcune stars del cinema che brindavano alla fine del Ringraziamento; ben più  di 800 persone, mentre il locale era omologato per contenerne non più di 460. Verso le 22,00 le pareti diventarono incandescenti ed in un quarto d’ora si fece buio all’interno del club mentre centinaia di persone, prese giustamente dal panico cercavano di scappare verso l’unica porta girevole di accesso del locale per mettersi in salvo. La porta si bloccò per l’enorme afflusso di gente, così il Grove diventò una trappola infuocata. Forse un cerino spento male fu l’innesco dell’incendio ma tuttavia la scioccante esperienza vissuta a Boston, ha permesso l’aggiornamento dei codici di sicurezza e del protocollo di Pronto Soccorso sul trattamento medico delle ustioni.