Tituba è una figura storica che è diventata famosa soprattutto in relazione ai processi alle streghe di Salem che ebbero luogo nel 1692 nella colonia del Massachusetts.
Tituba era una schiava afroamericana originaria delle Indie Occidentali, portata in America come schiava dalla famiglia di Samuel Parris, il ministro di Salem Village. Fu una delle prime persone accusate di stregoneria durante il famoso periodo dei processi alle streghe di Salem. Anche Rebecca Nurse fu accusata di stregoneria ed impiccata.
Nel 1692, Salem Village (l'attuale Danvers, Massachusetts) fu scosso da una serie di accuse di stregoneria che portarono a numerose confessioni e condanne a morte. Le accuse di stregoneria erano spesso alimentate dalla paura e dall'isteria di massa, e molte persone venivano accusate ingiustamente di essere streghe, spesso per motivi personali o sociali.
Tituba giocò un ruolo cruciale in questi eventi, ed è stata una delle prime a essere accusata di praticare la stregoneria.
Tutto ebbe inizio nel gennaio del 1692, quando alcune ragazze di Salem Village, tra cui Abigail Williams e Betty Parris (figlia e nipote di Samuel Parris), cominciarono a mostrare comportamenti strani, come convulsioni e grida inspiegabili. Le ragazze additarono alcune donne della comunità di essere le responsabili dei loro malesseri, accusandole di stregoneria.
Tituba, che viveva nella casa dei Parris, divenne una delle prime sospettate e fu arrestata e interrogata. Durante l'interrogatorio, confessò di essere una strega, sostenendo di aver fatto un patto con il diavolo e di aver visto altre streghe a Salem. La sua confessione fu probabilmente una mossa per evitare torture o punizioni più severe, ma la sua testimonianza alimentò l'isteria e le accuse che seguirono. Inoltre, Tituba raccontò storie su presunti incontri con il diavolo e sulle sue "visite" in forma di animali come un cane nero e una pecora, accrescendo la paura nella comunità.
Tituba, che viveva nella casa dei Parris, divenne una delle prime sospettate e fu arrestata e interrogata. Durante l'interrogatorio, confessò di essere una strega, sostenendo di aver fatto un patto con il diavolo e di aver visto altre streghe a Salem. La sua confessione fu probabilmente una mossa per evitare torture o punizioni più severe, ma la sua testimonianza alimentò l'isteria e le accuse che seguirono. Inoltre, Tituba raccontò storie su presunti incontri con il diavolo e sulle sue "visite" in forma di animali come un cane nero e una pecora, accrescendo la paura nella comunità.
La sua confessione giocò un ruolo fondamentale nel creare una spirale di accuse, portando alla morte di molte persone e Tituba fu una delle prime a subire questo destino. Sebbene ella fosse tra le prime accusate, non fu mai giustiziata. Dopo aver confessato, fu imprigionata, ma non venne mai condannata a morte come molte altre accusate. La sua testimonianza venne utilizzata come base per altre accuse di stregoneria e, nel giro di pochi mesi, centinaia di persone furono coinvolte nelle indagini.
Tituba venne incarcerata per circa un anno, ma alla fine fu rilasciata senza essere giustiziata. La sua sorte successiva è incerta. Alcune fonti suggeriscono che fu liberata e venduta ad un altro padrone dopo la sua prigionia. Non ci sono documenti storici definitivi su dove finì Tituba dopo la sua liberazione. È possibile che sia vissuta ancora in America o che sia tornata nelle Indie Occidentali.
La donna è diventata un personaggio simbolico nelle storie legate alla stregoneria e ai processi di Salem. La sua figura è stata interpretata in numerose opere letterarie, teatrali e cinematografiche, spesso come una figura tragica che simboleggia le ingiustizie sociali e razziali del suo tempo. Nelle foto vedete il cimitero dove riposano le streghe di Salem.