Se si sta utilizzando Internet Explorer premere, in alternativa al pulsante, il seguente link Copertina

Cerca nel blog

venerdì 30 settembre 2016

Storia di un'orchidea.

Aggiungi didascalia
Tempo fa, alla fine dell'anno scorso, una collega decise di portare in ufficio le sue due piante di orchidee. A casa sua non crescevano bene e facevano ogni anno, non più di due o tre fiori, così ha provato a portarmele in ufficio con la speranza che le piante riuscissero ad esprimere tutta la loro bellezza. Ho notato che i vasetti erano in plastica trasparente, le radici di un colore giallo pallido e le foglie tutte spezzate dall'incuria della cameriera. A primo acchito non mi sembrava godessero di ottima salute. Non ho mai avuto orchidee a casa perchè pensavo fossero molto delicate ed avendo fiori molto belli, mi sarebbe dispiaciuto perderle. Questa volta però, sono stata messa davanti al fatto compiuto e non  ho potuto tirarmi indietro.
Ho cercato di informarmi su internet, sentire diversi pareri, tutte le tecniche per ridare vita a quelle povere piante e mi sono messa all'opera. E' bastato sistemare i due vasetti davanti alla finestra, queste piante hanno bisogno di molta luce ma non diretta, una ricca innaffiata alle radici, lasciate a mollo per una buona mezz'ora, rimetterle nel porta vaso, sollevandole dalla base con una pietra ciatta, per evitare il ristagno dell'acqua e nel giro di una settimana, non solo le orchidee si sono riprese, ma hanno iniziato ad emettere nuove radici aeree. Pian piano il ramo principale si è allungato ed intorno sono spuntati ben otto boccioli. Una delle piante ha ancora i fiori aperti e turgidi di un bel color bianco panna. Chissà quanti mesi durano i fiori delle orchidee? Comunque nel frattempo che le due orchidee si sono ambientate, è spuntata anche una terza piantina. In realtà, una foglia si era spezzata e pian piano, staccata dalla pianta madre, così mentre la mia collega mi consigliava di buttarla, io ho provato a tenerla a mollo nell'acqua. Al rientro dalle ferie, ad agosto, mi sono accorta che nella bottiglia dove tengo le piante a radicare, il verde si faceva più fitto, così un giorno che sono andata ad innaffiare, mi sono ricordata di quella piccola pianta di orchidea.
Le radici si sono allungate a dismisura, così in questi giorni mi sto preoccupando di trovare un vaso adatto a lei. Stamane, in un centro commerciale ho acquistato un portavivande di plastica trasparente ed il terriccio per le orchidee. Arrivata a casa, dovevo praticare i fori per consentire alla pianta di eliminare l'acqua in eccesso. Spesso le radici delle orchidee fuoriescono dal vaso, quindi i fori devono essere abbastanza larghi per consentirle che ciò avvenga e grazie ad un sottile cacciavite incandescente, ne ho praticato ben tredici, speriamo che porti fortuna!  Il terriccio  adatto per queste piante è formato prevalentemente da materiale vegetale che non deve attaccarsi alle radici, ma consentire che esse si nutrano dei sali minerali, quindi va bene la corteccia, poca argilla, polistirolo sbriciolato e pezzetti di spugna; la terra comune non va bene, sporca le radici, soffocandole. Adesso ho tutto ciò che mi occorre e lunedì mi metterò all'opera
La nuova piantina di orchidea

Aggiungi didascalia

Nessun commento:

Posta un commento