Oggi a caccia di balene, 7 9 13, la giornata ė bellissima. Direzione porto di Rejkiavick. Spicca il municipio, la City Hall, che emerge; ė una casa costruita dentro il lago di Rejkiavick. Dal molo ci imbarchiamo per andare in alto Oceano; ė mattino presto e la giornata promette bene. Il nostromo dice che avvisteremo qualche balenottera ed almeno un branco di delfini.
Museo delle balene a Rejckyavick |
Dopo una buona mezz'ora di tragitto, infatti, un cucciolo di balena gioca e scappa, ci invitava a seguirlo, girando al largo intorno alla barca. Il nostromo annuncia in inglese, "a ore undici" tutti girati a ore undici, pronti ad immortalare l'avvistamento. E lei c'ė, passa qualche altro minuto, nel frattempo la gente inizia a chiacchierare, si formano i gruppetti, saremo un centinaio, ad un tratto irrompe ancora il nostromo, avvistamento ad ore 13,00, tutti interrompiamo per rendere omaggio ad un branco di delfini che ci deliziano col loro canto e col cenno di saluto fatto con la testa.
Il sole ė caldo e riusciamo ad abbronzarci; tento di scattare una foto alla bandiera islandese, con lo sfondo azzurro che rappresenta il mare, la croce bianca che rappresenta i ghiacciai ed il rosso come la lava dei vulcani, ma non ci riesco, non c'è un filo di vento.
Alle 13,30 si rientra ed appena a terra, si va all'assalto dei ristoranti del porto, felici ma affamati.
Se ti perdi in una foresta islandese ė facile farti trovare, basta che stia in piedi. Qui ci sono pochi alberi e tutti bassi.
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