L'Ossidiana è un vetro naturale di origine vulcanica che già nell'era neolitica, veniva usato dall'uomo per la produzione di armi da taglio e vari utensili. Il magma che fuoriusciva dai vulcani, raffreddandosi molto rapidamente a contatto con l'aria e con l'acqua, dava origine all'Ossidiana, un vetro di colore nero o grigio scuro, azzurrognolo, verde scuro ma anche rossastro o con intrusioni bianche, detto "Fiocco di Neve", opaco ma lucido lungo i bordi, facile da scheggiare, era un materiale molto ricercato tra i popoli della preistoria.
La sua superficie nera e lucida, indusse i popoli neolitici a conferirle poteri magici. Oggi questo vetro naturale lo so trova nelle dorsali montuose dell'America occidentale, in Siberia, in Cina, Giappone, ma anche in Italia, a Pantelleria, Lipari, Palmarola ed in Sardegna, sul Monte Arci, nella piana del Campidano, in zona di Uras. L'Ossidiana risultava più efficace della Selce, nella fabbricazione delle armi e per questo il suo utilizzo attirava i popoli del Mediterraneo in Sardegna che contribuirono a rendere fiorente il commercio di armi in ossidiana sarda.
Pau, è l'unico territorio sardo che ha concesso di documentare, tramite i suoi resti archeologici e centri di lavorazione e trasformazione dell'Ossidiana, promuovendo la campagna a tutela dell'Ossidiana e Sennixeddu è uno dei siti più vasti di Monte Arci.
L'Oro Nero, così lo chiamiamo in Sardegna, si raccoglie lungo i greti dei torrenti, o nelle cave a cielo aperto sotto forma di grossi ciotoli e viene tutt'oggi utilizzato nella lavorazione di svariati gioielli, anche abbinato al corallo bianco, rosa e rosso.
Si dice che l'Ossidiana abbia i poteri nella guarigione di diversi mali, come il rafforzamento del sistema immunitario, cura sterilità ed impotenza, allevia le infiammazioni ed aiuta a combattere lo stress.
Proviamo ad appoggiare i piedi su due pezzi di ossidiana, entreremo in contatto con i lati più scuri della nostra personalità.
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