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venerdì 15 novembre 2013

Sole a catinelle - Recensione.

Checco Zalone, uno spassoso cameriere di 36 anni, si occupa di pulizie in un ristorante e nel giorno in cui la moglie Daniela viene licenziata,  rassegna  le dimissioni perché il suo lavoro è monotono e lui, appassionato com'è dell'alta finanza, ha bisogno di altri stimoli; così si fa assumere come venditore da una ditta di aspirapolveri. All'inizio il suo portafoglio clienti è molto  grosso, fatto da tutti i parenti che si trovano  sparsi qua e la; i guadagni sono alti e lui acquista a rate tanti piccoli elettrodomestici, per la felicità della moglie. Finito il giro dei parenti però, la Banca gli chiede di rientrare perché lui non riesce più a vendere ed a pagare le rate, così l'Istituto di Credito, gli pignora tutto. La moglie amareggiata, lo caccia di casa e per giunta, lui in una conversazione al telefono col figlioletto, molto intelligente, gli fa una promessa: "Se prendi tutti dieci nella pagella, papà ti regalerà una vacanza da sogno". Purtroppo per lui, il ragazzino si impegna così tanto da riportare tutti 10 in pagella. Dopo aver parlato inutilmente con la maestra per far abbassare qualche voto in pagella, Checco  deve mantenere la promessa fatta al suo piccolo e lo porta in Molise, a casa di una vecchia zia spilorcia. Il ragazzino qui si annoia, non ci sono più bambini, solo vecchi; il padre lo asseconda, così vanno via. Sulla strada, incontrano un ragazzino che non parla, soffre di mutismo selettivo ma Checco col suo modo di fare lo diverte e lui inizia a parlare e diventerà amico del piccolo Nicolò Zalone. La madre del bambino, Zoe,  una ricca manager che detiene il 33% dell'azienda che vuole acquistare la finanziaria che perseguita Checco, per riconoscenza, li ospiterà nella sua lussuosa villa con piscina. Invitato alle feste degli amici di Zoe, Checco fa un po' lo spaccone e si esibisce in discorsi dell'alta finanza che lasciano tutti stupiti. I due ragazzini si divertono da matti e così pure Checco che prima o poi dovrà risvegliarsi e tornare con i piedi per terra ad affrontare le difficoltà di tutti i giorni. Zalone non si è smentito, neanche questa volta, i suoi film sono sempre campioni d'incasso e se lo merita perché è un vero simpaticone!!

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