Ieri era il mio onomastico, io porto il nome della Santa degli Impossibili, Rita, così ho deciso di farmi festa con una buona crema alle fragole. Non fragole coltivate e rese gonfie dal gas, bensì fragole di campo, piccole, turgide e profumatissime. Ora si trovano in cestino al mercato ed io ne ho comprato uno. Ho sbattuto un uovo intero con tre cucchiai rasi di zucchero a cui ho aggiunto un cucchiaio raso di amido di mais. A parte ho frullato le fragole, nettate e lavate, con un po' di latte e le ho aggiunte all'uovo sbattuto; ho allungato con circa mezzo litro di latte o poco più. Ho trasferito il tutto in un recipiente e messo sul fuoco. Per fare la crema utilizzo sempre il più piccolo dei quattro fuochi, lasciandolo al massimo. Con un mestolo di legno ho iniziato a girare, sempre nello stesso verso, in senso orario, fino a quando ho visto formarsi le prime bolle. Ho levato il recipiente dal fuoco, ed ho continuato a girare, fino a raggiungere la temperatura per poter versare la crema nelle tazzine, che ho tenuto in frigo sino all'ora di cena. La crema era soffice e delicata. Un piccolo trucco per non trovarci in bocca i semini delle fragole, è quello di colare il latte, prima di versarlo nel recipiente.
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