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venerdì 22 giugno 2012

New York - Manhattan - 2° parte.

Ieri notte a spasso per Manhattan, fatta di strade regolari, intersecate dagli Avenue, tutto ben numerato a caratteri cubitali, che anche la persona piu' clumsy (imbranata) della terra non puo' perdersi. Io sento di essere a completo mio agio, sara' per il carattere che mamma mi ha fatto, abbastanza gioviale con tutti, mi ritrovo in una terra che ho visto e rivisto in mille cartine topografiche, che non sento piu' sconosciuta. Si, mi batteva il cuore, quando il comandante dell'aereo ha annunciato che stavamo atterrando a New York, ma una volta posato piede a terra sono stata felice e tutte le paure dell'incerto sono svanite. Stamane, dopo una notte, anzi, un'alba comatosa, dopo aver preso un buon cappuccino da Starbucks, ed una bella fetta di torta, sono andata in giro a perdermi per Manhattan, a testa alta per ammirare le centinaia di grattacieli che la popolano. Ieri, per arrivare dall'aeroporto fin qui' siamo passati attraverso un tunnel subacqueo tutto in acciaio. Manhattan e' un'isola di New York e la si puo' raggiungere tramite i cinque ponti o tramite il tunnel sott'acqua. Stamane al crocery shopping, ossia al supermercato, ho conosciuto una signora di mezz'eta che sembrava americana invece era di Tel Aviv, israeliana; con lei abbiamo parlato di NY e mi ha detto che il bello da vedere e' qui a Manhattan, nelle altre isole c'e ben poco. Qui' sui cartellini dei prodotti in vendita occorre aggiungere il 10% di tasse. Cosi' pure nei locali e negli alberghi. Per non parlare delle mance, che servono per arrotondare gli stipendi dei fattorini.

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