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martedì 24 aprile 2012

L'Oloturia, ottima esca.

Si avvicinano la vacanze e chi viene in Sardegna non può fare a meno di partecipare almeno ad una battuta di pesca con l'Oloturia. E' chiamata anche cetriolo di mare e con altri pseudonimi degni di censura, dati dalla sua forma a tubo lungo e molliccio, simile all'organo riproduttivo..............................
maschile. L'oloturia è una delle migliori esche di questo periodo che ripaga adeguatamente l'appassionato pescatore, delle difficoltà incontrate nel trovarla e nel prepararla, con prede importanti, quali orate e saraghi. Questi ultimi amano il suo gusto forte ed intenso  di mare.


L'oloturia appartiene alla famiglia degli echinodermi, come i ricci e le stelle di mare e vive nei fondali misti di sabbia e roccia, da pochi metri e fino ad elevate profondità. I due tipi più comuni sono la bianca e la nera. La procuriamo immergendoci in acqua e semplicemente raccogliendola.

Ciò che si innesca dell'oloturia è una sottile membrana che rimane, dopo aver levato la pelle, coriacea e gli intestini. La si fissa con due chiodini su una tavoletta di legno, va bene un tagliere, la si taglia longitudinalmente a piccole strisce che potranno essere anche conservate nel tempo, mettendole sotto sale. Gli ami da usare con l'oloturia,  saranno del tipo "Strong".

1 commento:

  1. Oggi al porto di Cagliari, le Guardie di Finanza, hanno sequestrato tre tonnellate e mezzo di oloturie di mare, destinate al mercato sassarese, per inosservanza delle norme igieniche. Le Oloturie o cetrioli di mare, sono state rigettate in mare.

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