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domenica 8 aprile 2012

Due antipasti di cozze pasquali.

Le cozze ricordiamoci di comprarle sempre dal nostro rivenditore di fiducia, così come tutti i frutti di mare. Adesso riportano, per legge, sul sacchetto, la data di confezionamento. Controlliamola sempre! Devono essere state confezionate un giorno prima, non di più. Apriamo la retina e notiamo che
le cozze sono tutte ben strette all'interno, questo per evitare che col cambio delle temperature, si aprano.       Puliamo adesso i mitili, levando i bissi   
(filamenti marroni) sotto l'acqua corrente e li sistemiamo per la cottura in un tegame, a fuoco lento.

Aspettiamo che ad una ad una si aprano, copriamo col coperchio e lasciamo non più di 4 minuti, il tempo che occorre alla cozza per rapprendersi. Spegniamo ed appena intiepidite separiamo i frutti  e li disponiamo in un piatto. In un tegame facciamo imbiondire  uno spicchio d'aglio, aggiungiamo un pò di Vernaccia della Valle del Tirso, senza esagerare e stiamo attenti che non ci schizzi; aggiungiamo ora le cozze giriamo col cucchiaio di legno, uniamo anche un mezzo pugno di pane grattugiato e spruzziamo un mezzo limone. Giriamo bene e spegniamo il fuoco.


Si possono servire anche fredde, come antipasto. Essendo tante  quelle che ho cucinato, una parte tra le già rapprese, le ho servite fritte in una pastella con  latte,  uovo    e    farina e disposte su un piatto di portata, guarnito   con   rotelline di   carotine e fettine di limone Ricordiamoci che   nel   cucinare  le cozze non dobbiamo mai adoperare il sale.

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