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giovedì 23 febbraio 2012

Giovani italiani come i giovani americani?

Nel periodo scolastico, i giovani americani, sono spesso occupati in lavori stagionali che danno loro la possibilità di comprarsi i testi per studiare. Guai a pretendere che i  nostri studenti lavorino durante il periodo scolastico! Arrivederci rendimento! Essi ce la fanno  a mala pena a studiare, quando riescono a staccare il pollice dal cellulare allenato a mandare valanghe di SMS ed a sollevare la testa da Facebook a cui spesso e volentieri si concedono, sebbene i loro genitori, siano convinti della loro serietà nello studio. Il ragazzo italiano deve sapersi organizzare tra palestra, scuola di musica e di lingue, discipline a cui i genitori aspirano per fare dei loro figli i talenti, quelle stesse attività  in cui loro hanno fallito in passato. Al traguardo del diploma, i giovani italiani ricevono in regalo la loro prima macchina, poco importa se hanno ripetuto tre anni su cinque, però adesso possono assaporare la libertà agognata ed andare in giro a scorrazzare con gli amici, prima di decidere se e quando rimettersi a studiare per accedere all'università. Tanto paga papà! Molti di quei giovani, pur avendo conseguito la patente, spesso si dimenticano di osservare le poche e buone regole per stare al volante senza pericoli; infatti, nonostante in Italia si prenda la patente più tardi che in America, i nostri ragazzi sono sempre più spesso vittime di incidenti stradali, dove, quando non perdono la vita, rimangono bloccati su una sedia a rotelle. Le stragi stradali avvengono sopratutto il sabato sera ed aprendo il giornale della domenica, si apprende che ciò è avvenuto all'uscita della discoteca, dove hanno consumato alcool e droghe in dosi eccessive. Si sa che dopo aver fumato e bevuto, non si è mai sobri per mettersi alla guida, e decidere, stanchi di voler gareggiare a luci spente nella notte. In questi casi in America esiste una figura, "the designated driver", un giovane che rimane sobrio sino alla fine della serata, che riaccompagnerà in macchina il gruppo a casa. Quì in Italia, il problema dei giovani che la notte bevono, si è presentato di recente, ragion per cui, le campagne di sensibilizzazione, sono appena iniziate. Credo che sia un compito anche di noi genitori, esortare i nostri figli a prestare la massima attenzione alla guida ed insistere che si riprendano dall'eventuale sbornia con un caffè doppio, e solo dopo l'effetto, si rimettano alla guida.
Una volta terminati gli studi, i ragazzi italiani , iniziano a pensare di trovare un lavoro, si fermano a sperare di trovare un posto fisso che oggi è un'utopia per tutti, figuriamoci per un ragazzo fresco di studi! Ai nostri giovani non piace fare i lavori pesanti, per quello ci sono gli extracomunitari; disdegnano i turni, troppo faticosi, quando si può dormire fino alle 11 nella casa confortevole di mamma e papà. Se per fortuna, riescono a trovare un lavoro, non vogliono sentire parlare di eventuale trasferimento, nemmeno se si paventa l'eventualità di guadagnare di più. Bene, in America, i trasferimenti da una città all'altra sono sempre ben visti dai giovani, essi riescono ad intravvedere sempre un miglioramento nella loro situazione finanziaria.
Anche i giovani americani, praticano lo sport come i nostri ragazzi. ma esso viene svolto all'interno delle strutture scolastiche e le ore  non sono solo due come in Italia, ma molto di più, tanto da consentire l'organizzazione di veri e propri tornei competitivi, durante i quali, i giovani studenti, lavorano e si allenano insieme, si conoscono tra loro instaurando sane amicizie, al di la della competizione. Si parte dalla scuola materna per finire con i tornei universitari, al termine dei quali ai più meritevoli, vengono elargite sostanziose borse di studio.
Da un sondaggio fatto fra i giovani americani tra i 18 ed i 35 anni, emerge che essi sono consapevoli che i giovani di oggi, hanno una vita più difficile dei loro genitori, soprattutto per le aspettative di guadagno. Sette giovani su dieci, affermano che oggi è difficile risparmiare per il futuro, per pagare l'università ed ancora di più per comprare una casa. Il 50% di quei giovani ha accettato un posto di lavoro che non ama, non sente suo, lo accetta solo per potersi pagare le bollette; il 31% ha prorogato la data del matrimonio ed uno su quattro è ritornato a vivere con i loro genitori dopo aver vissuto da solo sentendo addosso il peso di un fallimento. Essi stessi affermano che l'età adulta inizia più tardi rispetto al passato.

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