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giovedì 10 novembre 2011

Guida alla foto subacquea - 1 articolo - 500 parole

Nascosti nei nostri mari, vi si trovano gli stessi colori che vediamo sulla terra illuminati dalla luce del sole. Occorre   quindi dotarsi di un flash, capace di far registrare alla nostra pellicola i reali colori dei meravigliosi fondali. Non esiste una vera e propria guida, bensì occorre fare affidamento sul proprio intuito e     sulla propria    capacità di   catturare l'immagine. Le tecniche più adeguate le      scopriremo   di volta    in volta durante   le nostre    immersioni; non scoraggiamoci, dunque, diventeremo bravi artisti a suon di sconfitte, facendo quindi tesoro dei  nostri errori. Con un pò di pazienza diventeremo ogni volta più sicuri e quindi più bravi nella nostra espressione artistica. Ricordiamoci che l'ambiente sotto marino è spesso povero di luce, pertanto i contorni delle nostre foto non saranno mai nitidi come li vorremmo vedere, pertanto dotiamo la nostra attrezzatura di un buon flash, se sono due è meglio od un   buon faro   da 50 Watt così le nostre foto saranno più brillanti e suggestive. Se abbiamo    questa   passione,   dobbiamo   riuscire a suscitare la giusta suggestione conferendo un'adeguata profondità all'immagine. Oggigiorno, darsi   alla   fotografia   subacquea   non   è difficile, ma se si vogliono raggiungere risultati soddisfacenti, occorre munirsi della giusta attrezzatura professionale.   Si devono usare fotocamere in custodia stagna o macchine fotografiche progettate per uso sottomarino.  Occorre   informarsi bene sulla profondità a cui può arrivare la macchina. Infatti non tutte possono scendere a 50 metri ed oltre;   richiediamolo   perciò al venditore, oppure lo leggiamo sulla scatola o sulle istruzioni. Ricordiamoci inoltre che l'acqua è in   continuo   movimento, pertanto è torbida e questo è causa della riduzione della profondità di campo. L'obiettivo da usare, sarà quindi un grandangolare da 24 o 20 mm..
Le macchine digitali presenti nel   mercato   sono in   grado di    offrire ottime prestazioni e le loro custodie a tenuta stagna, dette "Scafandro", sono costruite molto bene.   La   fotocamera   si inserisce   bene nella sua protezione; occorre controllare accuratamente la guarnizione, ingrassarla con un leggero filo di grasso siliconico, fornito direttamente dal produttore   e   lo  si trova in dotazione all'interno della custodia stessa;   chiudere   quindi   la   custodia   subacquea. L'operazione da eseguire è semplice e non richiede più di 5 minuti.   Al   momento dell'acquisto della macchina fotografica, occorre controllare l'autonomia della batteria.   Una   buona   custodia a tenuta stagna, arriva a costare dalle 100 ai 300 euro a seconda della profondità a cui la si vuole portare.   Le   fotocamere   per   uso  subacqueo sono di due tipi, quelle anfibie e quelle scafandrate. Qelle anfibie sono ad uso esclusivamente acquatico, montano un mirino a sistema galileiano, sono analogiche e presentano uno scarso ingombro. Per   le   fotocamere  scafandrate   esistono   diversi modelli che ne consentono un uso in immersione fino a notevole profondità. Nella realizzazione di dette custodie, vengono usati diversi tipi di materiali, come le resine acriliche, le fibre di carbonio, policarbonati ed altro  ; vi    chiederete  adesso come si fa a comandare la  macchina fotografica inserita dentro lo scafandro; semplice, tutti i comandi dell'apparecchio  sono riportati all'esterno della custodia attraverso un sistema di leve ed ingranaggi.   La   tenuta stagna è realizzata tramite particolari guarnizioni che hanno la capacità di aumentare la tenuta stagna con l'aumento della pressione. A detta degli specialisti in materia i risultati migliori   si ottengono   con le reflex,   infatti esse,   sott'acqua,     riescono a conferire tutta una serie
di vantaggi avendo una vasta    gamma  di     ottiche e relativi   accessori; 


 però risultano, molto ingombranti e lo scafandro, essendo pieno d'aria, tenderà ad ondeggiare.

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