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martedì 4 ottobre 2011

La Zanzara in Sardegna ed i suoi danni a Persone ed Animali.

Questa non vuole essere una lezione di zootecnica, ma vorrei fare alcune osservazioni su quest'insetto detto Culicide, così piccolo ma che in passato ed ancora oggi procura danni  tanto gravi alla popolazione sarda ed agli animali.
La zanzara è fra gli insetti più conosciuti fin dall'antichità; se ne conoscono ben 2500 specie in tutto il mondo, in Italia ve ne sono circa 60 tipi. Fin dall'ottocento ci si occupò della  Malariolologia, una disciplina specifica  che permetteva di studiare la terribile malattia veicolata dalle zanzare. Queste hanno un apparato boccale succhiatore e........
perforante, inoltre il suo stadio larvale cresce e si sviluppa nell'acqua, da cui prende il volo verso i luoghi asciutti. La zanzara  si alimenta assumendo succhi vegetali, sostanze liquide zuccherine e soltanto le femmine sono "vampire"; esse hanno necessità di succhiare il sangue per riuscire a depositare le uova nell'acqua. La specie più pericolosa, l'Anopheles", nota in quanto vettore nella trasmissione della Malaria  di cui non dimenticheremo mai il "flagello" fatto in Sardegna prima e dopo la seconda guerra mondiale, alla fine della quale fu necessario l'intervento degli americani, che tramite i loro aerei spruzzarono il DDT per poter arrivare a disinfestare all'interno delle zone più impervie. I danni provocati dalle zanzare, oltre alle punture, che potrebbero provocare allergia, sono di tipo sanitario e colpiscono sia l'uomo che gli animali. Tra le malattie conosciute, oltre alla Malaria,  ricordo la Filariosi, la Leishmaniosi, la Febbre Gialla, la Febbre Rompiossa e le Encefaliti. La Sardegna ha vissuto sulla pelle dei suoi  abitanti il grande flagello della Malaria, che causò la morte di migliaia di persone. Nel 1939, questa Regione  era la terza zona malarica nel mondo. Nella provincia di Sassari ogni anno si ammalavano 164 persone su 10.000; in provincia di Nuoro e Cagliari, invece erano 384 e la media sarda era 30 volte  superiore a quella del Continente. La lotta contro la Malaria fu condotta su tutti i fronti, sia con opere di bonifica  agraria sia tramite il controllo dell'Anophele .
Ma quali accorgimenti dobbiamo adottare oggi per non farci pungere da quest'insetto? La Zanzara femmina  ci scopre grazie a misteriosi segnali che noi stessi emettiamo.  Il trucco sta nel disturbare questi segnali. Grazie ai numerosi studi si è scoperto che preferisce  trovare l'epidermide da pungere, bella calda, possibilmente al di sopra dei 32 gradi centigradi; la nostra pelle ha una temperatura, in estate, che varia dai 30 ai 35 gradi.  Il suggerimento degli Entomologi, gli studiosi dell'insetto,  è di fare numerose docce fredde, ogni tre o quattro ore, in modo tale da tenere la pelle sempre al di sotto della temperatura  desiderata dall'insetto; evitare le bevande alcooliche e moderare l'esercizio fisico all'aperto. Meglio indossare indumenti chiari, giacchè le zanzare sono  attratte dai colori scuri. L'Anidride Carbonica richiama le zanzare, così pure il respiro  pesante del sonno notturno. Questo spiega  perchè loro ci pungono spesso in testa e perchè è meglio non agitare le braccia per cacciarle via . La vita media della zanzara adulta, va dai 17 ai 30 giorni  ed essa succhia il sangue ogni due o tre giorni e contemporaneamente,  inietta una sostanza anticoagulante che crea la rossastra e pruriginosa bolla, causa del prurito. Le zanzare sono veicolo di alcune malattie anche per gli animali domestici. La più comune fra esse è la Filariosi  Cardiopolmonare, che colpisce il nostro cane, la cui patologia, se trascurata, può provocarne la morte; questa subdola malattia colpisce anche le Volpi, i Furetti ed i Gatti. Altra malattia è la Filariosi Cutanea, che può colpire anche l'uomo, che dovrà evitare di entrare in contato con l'animale infetto; inoltre la Leishmanosi, inoculata grazie alla Zanzara Killer, sia sull'uomo che sul cane, molto  pericolosa; il cane deve curare con un preparato nuovo, che dopo qualche ciclo, può portare alla guarigione;  il preparato è costosissimo, e può causare effetti collaterali.  Per il Coniglio la malattia più comune è la Mixomatosi, che va curata a dovere per evitare il decesso dell'animale. Nemmeno il Cavallo può sottrarsi alle fauci della zanzara , infatti a loro viene trasmessa la West Nile Disease, detta anche la Febbre del Nilo, che potrebbe colpire anche gli uomini.

Le cronache di questi ultimi giorni segnalano diverse perdite di esemplari nell'ambito dei maneggi, nella provincia di Oristano prima, a Cagliari poi,  colpiti proprio dalla  WND, veicolata dalla zanzara.  E' una perdita rilevante, se si pensa che  i nostri cavalli sono molto apprezzati, nell'ambito delle varie manifestazioni sportive. Fortunatamente non si hanno notizie di contagio alle persone. 

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