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domenica 9 ottobre 2011

La Spiaggia dei cagliaritani - Il Poetto ed i suoi Casotti..

        Il Poetto nasceva 6.500 anni fa insieme ai due cordoni costieri laterali di Is Arenas e quello appunto  del Poetto che  per mancanza di corsi d'acqua importanti, si sono chiusi, originando i due grandi stagni, quello di  di Molentargius e quello di Quartu. Negli ultimi decenni sono scomparse le dune che si estendevano alle spalle del Poetto, in prossimità di Marina Piccola, del Lido e del Margine Rosso, per lasciare il posto alle strade di accesso, ville ed altro.
Il nome dato alla Spiaggia del Poetto è forse da attribuirsi alla "Torre Aragonese del Poeta", visibile tutt'oggi sul promontorio oppure, secondo un'altra ipotesi, in epoca spagnola, la spiaggia veniva chiamata "Su Puertu", il Porto, poi, "Su Puetu" che italianizzato, è diventato "Il Poetto". Sino alla fine del XIX° secolo, il Poetto non era facilmente raggiungibile a piedi dai cagliaritani, e non tutti avevano la macchina, quindi era un luogo poco frequentato. I bagnanti preferivano andare a Giorgino, una spiaggia più vicina ai quartieri storici della città di Cagliari. Agli inizi
                       
                                                  La Torre aragonese
del '900, con la costruzione della linea tranviaria e dei primi stabilimenti balneari, il D'Aquila nel 1913 ed il Lido nel 1914, la sabbia candida e le acque cristalline e basse del Poetto, esercitavano un certo fascino nei cagliaritani, che iniziarono a preferirlo a Giorgino. Il Poetto è una spiaggia lunga 8 chilometri e parte dal Promontorio della Sella del Diavolo. Secondo la leggenda, questo luogo, si chiama così perchè Lucifero, precipitandosi sul Golfo, dove gli Angeli custodivano le bellezze di Cagliari, preso dalla furia di spadroneggiare a tutti i costi, cadde dal suo destriero e per volere degli Dei, la sua Sella, rimase impigliata a ridosso del monte; così da allora, il Promontorio, prese il nome di "Sella del Diavolo" e lì su, si può vedere l'incavo a forma proprio di sella;  il Golfo, continuò ad essere protetto dagli Angeli, infatti il Golfo di Cagliari, si chiama proprio così, "Il Golfo Degli Angeli". Tra le bianche dune del Poetto, furono costruiti i primi casotti in legno policromo che nei mesi estivi, ma anche nelle belle giornate
La Sella del Diavolo - Prima Fermata
autunnali, ospitavano numerose famiglie di Cagliari e dell'hinterland che li utilizzavano come seconde case. Ricordo quando da bambina, andavo al Poetto la domenica, con tutta la famiglia e quando incontravamo i cugini e gli amici era per me e per tutti una grande festa. Noi piccoli assistevamo alla preparazione della cottura del maialetto arrosto direttamente sulla spiaggia, mentre si giocava a palla che puntualmente il vento di maestrale ci portava via, avevamo così sempre la scusa per fare un bagno, dovevamo andare a riprenderla; all'ora del pranzo passava il signore delle angurie, sempre belle fresche e già affettate, insieme al "cocco bello, cocco fresco!!"; chi di noi potrà mai dimenticare quei frammenti di vita molto pittoresca? Dopopranzo finalmente arrivava il gelataio che ci portava le granite, con la sua bicicletta. Per 10 lire ci riempiva la tazzina di ghiaccio tritato al gusto preferito, arancia, menta, fragola, limone,  .....che tempi!!
Tutte queste belle e sane abitudini finivano nel 1985, anno in cui la Capitaneria del Porto di Cagliari, decretò la demolizione dei Casotti per problemi igienico - ambientali.
Col tempo però ci si accorse che le belle dune del Poetto, venivano trattenute, proprio da quei casotti, che non ci sono più, facevano da barriera al vento di maestrale che in poco tempo ha eroso buona parte dei cumuli di sabbia; come se non bastasse, ci fu un prelievo massiccio di sabbia per essere utilizzata nell'edilizia. Preleva oggi ed anche domani, l'arenile andava sempre più restringendosi, così che nel 2002, il Presidente della Provincia di Cagliari, ebbe la brillante idea d fare un ripascimento, della sabbia, andando a pescarla al largo, dai fondali del Golfo di Cagliari. Alla fine del 2002 iniziarono
I casotti e le dune di sabbia al Poetto
i lavori e con un sistema di draghe e pompe, veniva ripescata la sabbia bagnata,  sputata letteralmente sul bagnasciuga; la nuova sabbia era però molto scura e ricca di conchiglie sminuzzate, oltre che di fastidiose e ruvide pietre. Tutto questo costoso e faticoso lavoro, permise si, di allargare l'arenile, ma si ottenne un look, completamente diverso, che  deluse i cagliaritani, tanto che costò un lungo processo al Presidente che fu in seguito assolto in appello. Oggi siamo abituati a vedere così la spiaggia che è pur sempre bellissima, e che molti turisti ci invidiano; i nostri figli che non hanno conosciuto il Poetto com'era allora, lo adorano e non perdono occasione, in estate, ma pure in inverno, per incontrare le loro comitive di amici, con cui organizzano di tutto; si fermano a pranzo o a cena in uno dei numerosi locali del lungomare, fanno gare di windsurf, si danno appuntamento per disputare tornei di calcio o di basket sulla spiaggia, vanno all'Arena per ascoltare i concerti oppure musica dal vivo, in discoteca, insomma, le occasioni per divertirsi non mancano.
La spiaggia del Poetto è divisa in zone che prendono il nome secondo le fermate che un tempo vi faceva il tram. Prima fermata, seconda fermata...e
così via fino alla sesta, che era quella dell'Ospedale Marino. Più avanti vi era la Bussola, un famoso Ristorante - Pizzeria, dove si riunivano i giovani fino agli anni ottanta. Oltre si sviluppa la spiaggia di Quartu S.Elena.


Oggi il ruolo del Poetto è cambiato; infatti esso è il luogo ideale per praticare lo sport all'aria aperta, grazie alla creazione dell'isola pedonale ed alle piste ciclabili, un'oasi ideale che va bene per tutte le età, lontana dal traffico e dallo smog. 

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