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giovedì 11 agosto 2011

Vacanze in Scozia - Prima parte. Edimburgo - la gente - la vita - il Castello

  29 Luglio 2011
Arrivo ad Edimburgo col taxi, il tempo è buono, la temperatura più bassa di quella lasciata a Pisa; maniche corte.
Noto subito che i palazzi di non più di due o tre piani, hanno un unico colore predominante, il grigio. Sia nella parte vecchia, Old Town, che in quella Nuova, New Town, solo le insegne dei negozi, danno un tono colorato alla città. tra una villetta e l'altra, spunta ogni tanto qua e la, un alto
 campanile dalla torre Medioevale. La città, al primo impatto sembra piccola e raccolta. La presenza della gente in città non è così forte, gli abitanti non sono più di 470.000,
e forse sono tutti presi dal lavoro che qui non manca, e questo si avverte. Lavorano bene perfino i Pakistani, gli Indiani ed i Cinesi, a cui il governo ha voluto dare una decorosa sistemazione trovando loro casa e lavoro e mandando i loro figli a scuola. Tutte le persone incontrate, dal taxsista all'addetto al ricevimento dell'albergo, si sono adoperate per fornirci quante più informazioni possibili per rendere il nostro soggiorno più piacevole e divertente. Anche la cameriera spagnola si è offerta di aiutarci quando il cellulare non voleva saperne di farmi telefonare a casa; ho risolto il problema con una carta prepagata.
La cena di ieri, sabato 30 luglio l'abbiamo consumata in un pub caratteristico scozzese, dove vendevano più di 100 tipi di whisky. La cena era a base di zuppa di pomodoro con verdura, quali sedano e carote, molto saporita, molto calda e molto pepata, nella quale ho inzuppato due fettine di ottimo pane. Per secondo, petto di pollo con salsa nocciola, patate arrosto e verdurine di contorno; il tutto innaffiato da una pinta di Guinnes.
Finalmente ho potuto bere di nuovo quella fantastica birra, un'autentica squisitezza che avevo assaggiato per la prima volta a Dublino due anni fa. A cagliari la si può trovare nelle grosse catene alimentari, ma non è la stessa che ho bevuto in Gran Bretagna. La Guinnes ha appena tre gradi e non da gli stessi effetti collaterali delle altre birre, è buonissima ed è molto gradevole pasteggiare con lei. La Guinnes è fatta con  una buona concentrazione di malto ed orzo e per questo purifica il sangue da tutte le tossine. é una birra molto leggera, quindi coloro che sono abituati alle birre così dette "strong", ossia forti, la disdegnano.
Nei pub scozzesi, si trovando tantissimi tipi di birra; sarà difficile trovare un bicchiere d'acqua, ma non certo una gamma di buona birra e di buon whisky.
       
Per far pratica con la lingua inglese chiedo un'informazione alla cameriera, a cui basta poco per impostare una piacevole chiacchierata in inglese. La città è piccola e sono sicura che rincontrerò quelle stesse persone nei giorni seguenti. La responsabile dell'hotel finisce oggi il suo lavoro qui al Ballantrae per andare a Glasgow a fare la musica-terapista. Lei con l'aiuto della musica riesce ad interagire con le persone handicappate dando loro la possibilità di migliorare le proprie reazioni. è una nuova tecnica di riabilitazione che in Italia non è ancora arrivare, ma che qui in Scozia funziona e da ottimi risultati. Quante cose si apprendono anche solo parlando con la gente! In ricordo di Clear, la responsabile dell'albergo andata via, ho scattato una foto accanto a lei nella all dell'albergo. Alle nostre spalle si intravede una sontuosa scala in legno e ferro con i pomi dorati e la guida rosso porpora. L'albergo ha solo due piani e per questo è privo di ascensore, ma è ugualmente molto grande, infatti ha 16 stanze.                                  
La colazione "continentale" è ricca e molto varia, include cereali, prosciutti, formaggi, pane tostato, succhi di frutta, frutta fresca e frutta sciroppata, ma gli italiani trovano sempre il loro caffè e latte caldi. Il caffè è abbastanza lungo come un po' in tutti i paesi anglosassoni. In oltre la frutta fresca è sempre ben esposta nelle fruttiere e forma una piacevole macchia di colore sulle tavole tonde. Le sale da pranzo sono sontuose, i soffitti molto alti, dai quali pendono enormi lampadari di cristallo a "goccia"; le pareti sono stuccate con vari fregi e conferiscono un tono antico ed austero a tutto l'albergo. Un altro tocco di colore che mi ha colpito in città è quello dato dalle porte agli ingressi delle palazzine medievali che sono all'inglese e tutte colorate. In molte di esse esiste anche un sotto piano, attrezzato in genere ad ufficio o negozio, al quale si accede tramite una piccola scala nera di ferro battuto.
 I sottopiani sono abbelliti da un giardinetto a vista, elegante e molto signorile, spesso addobbato con diversi tipi di piante da fiore. Si nota subito che piove spesso a Edimburgo. Infatti gli alberi a alto fusto la fanno da padroni ed in qualche parte avevo letto che al turista pareva di trovare una città immersa in una florida foresta. E' proprio così, e perfino il sottobosco è molto irridente. In questa città puoi trovare perfino gli scoiattoli. Mi è capitato quando ho fatto visita al "pet cementary", ossia il luogo in cui sono stati sepolti gli animali domestici dei soldati durante la guerra; qui le tombe sono naturalmente senza croci e mentre leggevo la scritta su di una lapide, ho visto un rapido movimento nel vicino albero. Era uno scoiattolo con un morbido codone, che si avvicinava a me in cerca di cibo. Appena l'ho chiamato si è avvicinato di più con le narici inarcate, cercava di acuire l'olfatto; non avevo con me cibo da dargli, non si è perso d'animo ed è andato oltre. Erano già le sette e temevo di restare chiusa dentro il Cimitero, così ho pensato di andare via e cercare un Pub dove cenare.
Ad Edimburgo ci sono tantissimi pub e la gente entra ed esce a fiumi, e pure a fimi è la birra che ordinano nei tavoli!! La gente del posto, lavora benissimo in questo settore, ed investe tanto allo scopo di intrattenere i turisti, dimostrando una notevole maestria. E' un popolo che ci sa fare, con i turisti, ed ha capito bene, il segreto per accattivarsi la loro stima.
31 Luglio 2011
Stasera visita al Castello di Edimburgo.


 Il Castello sorge su una collina altissima e verdissima e domina tutta la città, conferendole un aspetto cupo ed un pò tenebroso! Anch'esso riporta il colore grigio umido delle case che si snodano ai suoi piedi. La vista da quassù è molto suggestiva, mozzafiato!! Nella corte, si affacciano un insieme di piccole porte, dalle quali si accede su per le torri. Un insieme di tanti piccoli Castelli appaiono con le cime "smerlettate" che riportano al tempo delle guerre fra Scozia ed Inghilterra. Un accesso inquietante porta alle prigioni. Qui i prigionieri, svolgevano tanti lavori manuali; infatti essi costruivano tanti piccoli velieri, delle scatole ricavate lavorando le ossa che avanzavano dai pasti, ornavano le vele delle navi, lavoravano piccole scatole per custodire gioielli. Questi vari oggetti, esposti al Museo, venivano pi venduti alle aste pubbliche, per avere in cambio il cibo ed i vestiti per i detenuti stessi. L'accesso al Castello di Edimburgo, è costituito da due entrate, più larghe delle altre, che portano a due sale principali, Una è la "Great Holl", Grande Sala,

dove sono esposte tutte le armi i dotazione all'esercito; una fila di spade, di ogni genere, fodera tutte la pareti della sala, rivestendola per quasi tutto il perimetro. Vi sono inoltre diverse armature, che i soldati indossavano all'epoca, intorno al XVIII° secolo. Osservando bene questa sala, si notano i vetri delle grandi finestre, poste in alto, disegnate con vetri colorati, rappresentativi di scene di guerra; sullo sfondo della sala, troneggia un grande camino in cui veniva cotta la carne per i banchetti conviviali, per tutti gli ospiti della Regina. Le travi di legno del soffitto, a vista, sono a sbalzo originale del 1500. Nell'altra grande sala, è il luogo in cui la Regina incontrava i suoi ospiti, in cui sono esposti tutti i ritratti della famiglia Reale. Nelle altre sale, più piccole, vi sono rappresentate, scene di battaglie vinte dall'esercito  Scozzese. Gli Scozzesi hanno uno spirito patriottico molto spiccato e le loro imprese, non puoi confonderle con quelle degli altri eserciti!!!!
    

Da non perdere nel Castello, è il " Royal Palace" costruito nel XV° secolo, dove una serie di pannelli, conduce ad una camera blindata, in cui viene scrupolosamente custodito, " the Honours of Scotland" la Corona di Scozia, spada e scettro che sono i gioielli più antichi d'Europa. La corona è rappresentata da un diadema in oro del 1300. Quì è esposta anche "the Stone of Destiny", la pietra del destino.

         

 La pietra proviene dalla Terra Santa, ed i re scozzesi, al momento della loro incoronazione, vi appoggiano sopra i piedi, e non il sedere, come fecero gli inglesi!! La pietra fu sottratta dagli inglesi agli scozzesi, ed a Londra, nell'Abbazia di Westminster, vi rimase per sette secoli, a simboleggiare la sottomissione degli scozzesi agli inglesi. La pietra fu restituita alla Scozia nel 1996, nel tentativo di far riacquistare popolarità al partito conservatore, in vista di un'elezione generale. Gli Scozzesi ringraziarono, ma destinarono i parlamentari conservatori, all'oblio. Dopo aver appreso queste storie, ho finalmente capito l'antagonismo tra Inglesi e Scozzesi, e lo spiccato patriottismo di questi ultimi. Se si visita il Castello di Edimburgo alle ore 13,00, non spaventatevi, perchè un cannone,

          

spara tutti i giorni il suo colpo, tranne la domenica. Ricordo che dalla New City, si arriva in taxi in 10 minuti, con la modica spesa di 6 Sterline, l'equivalente di circa 8 Euro, l'ingresso al Castello, costa invece, 15 Sterline.

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