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venerdì 19 aprile 2024

Sebastiana Nieddu detta Soboedda


Sebastiana di Desulo è stata la prima donna italiana ad apparire sulla copertina del “Time” nel lontano 1927. La donna nacque a Desulo nel 1908 
apparteneva ad una modesta famiglia e viveva nel tranquillo e ridente paese del Gennargentu. A 19 anni, con tutta la sua innocente bellezza, Soboedda si affaccia sulle scene di Hollywood; era il 1927 ma già un anno prima, nel 1926, un’altra donna sarda, la scrittrice Grazia Deledda, veniva
 insignita del premio Nobel per la Letteratura, a Stoccolma. Il fotografo sardo, Guido Costa, uno studioso della storia e della cultura della Sardegna, utilizzava la macchina fotografica per documentare le sue ricerche ed i suoi lavori venivano esposti nelle conferenze che lui stesso teneva nei salotti dell’isola. Fu proprio lui a scoprire il volto di quella ragazzina tutto acqua e sapone avvolto nella cuffietta  tipica di Desulo che metteva in risalto il bellissimo viso di Soboedda. La sua immagine veniva riprodotta dal primo numero di “Mediterranea”, ma pian piano rimbalza su tante altre riviste, incluso il “Time”;

da li il passo è breve, così arrivarono per la ragazza tante proposte di lavoro che l’avrebbero portata lontano da casa ma la ragazza non si volle mai spostare dalla sua Desulo, aveva paura di sentire la nostalgia della famiglia. A Desulo un murale fatto in suo onore recita così: “L’indimenticabile Soboedda fu un tempo la donna più bella della Sardegna, una bellezza straordinaria, un volto puro d’angelo, un corpo snello ed asciutto di venere botticelliana. 

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