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lunedì 27 luglio 2015

Viaggio in Islanda - VIII parte - La Pompei del Nord.



Qui la terra quando trema, si apre come una cerniera. L'arcipelago a sud dell'Islanda, ha diverse isole tutte di origine vulcanica e tutte disabitate, tranne una,  il suo nome ė Heimaey, nell'arcipelago Vestmannaey Jar, detta anche la Pompei del Nord.  


Il 23 Gennaio1973, da un crepaccio iniziò a fuoriuscire la lava, che per diversi mesi ricoprì tutta l'isola. Le persone cercarono riparo scendendo verso il porto, ma su 5.000, almeno 1000 di esse persero la vita. Da quel crepaccio si formó un vulcano. Al momento dell'accaduto, la gente stava lavorando.

Oggi il paesaggio non ė cambiato molto da allora, i tetti delle case sono tutti colorati, i giardini sono ricoperti di ghiaia lavica, mentre i muretti a secco, sono stati ricavati dalle pietre laviche completamente nere. Anche i marciapiedi ed i giardini, sono fatti di materiale lavico, ma perfino i gioielli hanno incastonate le pietre laviche lucidate e costano pure tantissimo. Questo popolo ė riuscito a tirarne fuori un buon business e trasformare una disgrazia in una fortuna, che ha dato da lavorare a tutti.


Le donne ancora oggi lavorano la lana prodotta dalle loro pecore, il loro mantello ė beige spruzzato di marron; esse fanno calze, maglioni, scialli, poncho   e giacche; la loro lana ė piuttosto ruvida, ma loro dicono che fa bene alla circolazione, perché così uno si gratta tutto il giorno ed il sangue circola meglio. Mah! Lavorano anche i souvenir fatti di pietra lavica, costano pure parecchio, vendono anche le pietre nere in barattolo. Le donne seguono i figli a casa ed a scuola, qui non tutte hanno la macchina, ma la bicicletta, si.


Gli uomini, si occupano dei lavori pesanti, del bestiame e se fanno i pescatori, devono controllare la barca e provvedere a preparare il pesce per la vendita oppure per la sua conservazione. Nelle isole fanno seccare i merluzzi, appendendoli al sole, sui pali di legno, fino a quando diventano stopposi, li faranno rinvenire poi nella minestra di pesce. La loro vita dipende dal vulcano, ma loro hanno sempre i numeri della fortuna, 7, 9, 13.

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