Ieri, dopo un'ora e quaranta minuti di treno, sono arrivata ad Helsinki. Il treno era di una comodità unica, sono riuscita a caricare il cellulare con le prese accanto al mio sedile ed a pagare il biglietto con l'iPhone. Divertente e cool, come dicono qui! Sono scesa alla stazione di Helsinki, in pieno centro città; la giornata era soleggiata e col trolley mi sono diretta verso l'albergo, passando per le strade principali, allungando un po'.
In giro c'era tanta gente e tanti stranieri, molti russi e molti lapponi, ma anche tantissimi cinesi che sfoggiavano i loro ombrellini mignon. Per andare in Finlandia non occorre il passaporto, basta la carta d'identità e proprio quella ho consegnato in albergo. Ho posato i bagagli, mi son cambiata e sono uscita alla conquista di questa città metropolitana. Mi sono inoltrata verso la Cattedrale e la piazza del Senato, con le costruzioni intorno, in stile neoclassico. L'architetto Carlo Ludvig Engel ha progettato la Cattedrale e nella stessa piazza, il Palazzo del Governo, l'Universita' e la Biblioteca Nazionale, con un gran via vai di studenti.
La Cattedrale e' imponente, colorata sul bianco e verdino, ma quando il cielo e' plumbeo, il verde diventa grigio. All'interno della cripta vengono organizzati dei concerti, e' una cattedrale Luterana consacrata a metà del 1800. Il suo interno è scarno, così come predicava Martin Lutero, la chiesa dev'essere ridotta all'essenziale, bando agli orpelli ed al lusso, dentro la chiesa.
Mi sono seduta sui gradini della maestosa scalinata tutta bianca antistante la chiesa ed ho provato ad immaginare come cambiasse il colore di quella bella piazza ad ogni stagione. Scendendo dalla Cattedrale, camminando un po' si arriva nella Piazza del Mercato, da cui nasce il passeggio Esplanadi, con il suo parco, e' il cuore pulsante della città di Helsinki.
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