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giovedì 7 agosto 2025

Viaggio in Giappone 2- il castello di Kanazawa










Durante il mio itinerario in Giappone, Kanazawa mi ha accolta con una grazia silenziosa e un’eleganza discreta. Tra le sue meraviglie, il Castello di Kanazawa è un luogo che lascia il segno.
Camminare tra le mura bianche e i tetti grigi di questo castello è come entrare in un antico racconto, fatto di samurai, strategie difensive e raffinatezza architettonica. Distrutto più volte dagli incendi, è stato ricostruito con pazienza e rispetto, utilizzando metodi tradizionali che parlano di fedeltà alla memoria.
La sua struttura è imponente, ma mai opprimente: ponti, torrette, pietre posate con precisione e larghi cortili si fondono con la natura circostante. E c’è sempre un angolo d’ombra dove fermarsi a contemplare.
Non è solo un castello da ammirare: è un luogo che racconta la perseveranza del Giappone, il valore del restauro, l’armonia tra potere e bellezza. E visitarlo, per me, ha significato fermarmi un attimo e sentirmi piccola davanti al tempo, ma parte di una storia più grande.

Viaggio in Giappone - 24) Kanazawa tra samurai e giardini


Spade dell’epoca dei samurai, ancora oggi affilatissime














Kanazawa mi ha accolta con la grazia di una città che custodisce il proprio passato come un bene prezioso. Meno frenetica di Tokyo, meno turistica di Kyoto, eppure piena di fascino, arte e memoria. Camminare per le sue strade è come entrare in un Giappone più riservato, dove la bellezza si rivela con discrezione.
 






Qui ho visitato uno dei giardini più belli del Giappone: il Kenroku-en, un’opera d’arte vivente dove ogni pietra, albero e ruscello sembrano messi lì con gentilezza e saggezza. In ogni stagione, il giardino cambia volto, ma resta fedele alla sua armonia: equilibrio tra l’uomo e la natura, tra pieni e vuoti, tra silenzi e sussurri d’acqua.








                    Rione gheisce









 
















A Kanazawa ho anche passeggiato nel quartiere dei samurai Nagamachi, con le sue antiche dimore in fango e legno, e tra le vie acciottolate del quartiere delle geishe Higashi Chaya, dove il tempo sembra sospeso.
Non potevo lasciare Kanazawa senza aver visto le opere del 21st Century Museum of Contemporary Art, né senza aver assaggiato il pesce fresco al mercato di Omicho. È stata una tappa intensa e rilassante allo stesso tempo, come una tazza di tè bevuta lentamente davanti a un giardino.